Messaggi del 05/03/2006

Riassunto della prima puntata

Post n°6 pubblicato il 05 Marzo 2006 da georgeorwell1984
 
Foto di pgg1969


In un tranquillo paesino della bassa padana è da poco arrivata la nuova maestra. E’ Mara Gualtieri, alta, mora, trentenne. Si lascia alle spalle un passato doloroso di cui ancora non conosciamo i particolari. Sappiamo per il momento che a causa della morte del padre si è trovata in difficoltà economiche e ha dovuto abbandonare gli studi universitari a pochi esami dalla laurea in lettere antiche. Per Mara l’incarico annuale presso la scuola elementare del nostro paese costituisce l’occasione per ricominciare a vivere dopo essersi lasciata alle spalle delle situazioni che hanno turbato la sua infanzia. Quali siano ancora non ci è dato saperlo.
Mara è alloggiata presso l’albergo gestito da Margherita Rossi di cui per il momento sappiamo che ha un figlio ventiduenne, Andrea, avuto all’età di 18 anni. Un figlio che i genitori della giovane non volevano perché frutto di una relazione “misteriosa” di cui non conosciamo ancora i dettagli.
Andrea è tornato da poco in Italia dalla Svizzera dove ha vissuto per circa due anni convivendo con una sua coetanea. Quando il rapporto tra i due è finito a causa del tradimento della ragazza, il giovane, per dimenticare il grande amore della sua vita, ha deciso di andare a vivere dalla madre e di aiutarla nella gestione dell’albergo.

Tra gli abitanti del paese c’è anche Jamie, diciottenne figlio di madre italiana e padre inglese che ha perduto i genitori in uno strano incidente in cui lui è riuscito miracolosamente a salvarsi. Jamie è un ragazzo molto sveglio ed è a conoscenza di un segreto. Quale? Ancora non lo sappiamo. Da ciò che abbiamo finora letto quello che tutti considerano un paesino tranquillo in cui non succede mai niente in realtà nasconde non pochi segreti. Ci sono relazioni extraconiugali tenute accuratamente nascoste e poi c’è una strana vecchia signora dall’aspetto non poco inquietante…

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 05 Marzo 2006 da bettyshort

Intanto nella vecchia scuola del paese tutti i bambini, i genitori e altro personale erano in fermento per l'arrivo della nuova maestra.
<< Cosa dici mamma,sarà cattiva?>> farfugliava Marco tutto pensieroso davanti a un panino con la marmellata. << Ma no tesoro stai tranquillo,soltanto dovresti metterti
un pò a dieta,sai...potrebbe darti del cicciottello!>>.L'ultima maestra era quasi fuggita
da questo scuola,ma soprattutto da questo paese.Pur che se ne dica,tra riforme ed altro,
i bambini di questa scuola erano soltanto 10 e quindi esisteva una pluriclasse, gestita da una sola insegnante,la quale avrebbe dovuto occuparsi di tutte le materie e dell'educazione di tutti i bambini....

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 05 Marzo 2006 da alessio_17a

creazione di un nuovo personaggio:

jamie:un ragazzo di 18 anni, abitante nel paese in cui s'è trasferita Mara,nasconde un segreto..........


il paese è un crogiuolo nel quale si fondono le storie di tutti:la professoressa che ha la storia con il professore,guai se ne viene a conoscenza uno studente perchè il segreto verrebbe siccuramente rivelato anche ai giornali locali, la cameriera zitella, chissà cosa combina il sabato sera quando esce, la vecchia che abita nella casa spettrale nella quale accadono stane cose inspiegabili.

Lampi, tuoni e fulmini.Sabato sera i ltempo sembrava essersi infuriato con le crudeltà del mondo perchè la pioggia era in grado di portarti via talmente era violenta. Jamie correva imprecando il suo professore di latino per il quale aveva dovuto svolgere una ricerca in biblioteca, verso casa.Non aveva con sè l'ombrello e si copriva con lo zaino;capelli fradici,vestiti zuppi la pioggia che scorreva sul volto. Jamie è nato a Londra 17anni fa da madre italiana e padre londinese morti in circostanze sconosciute in un incidente a Roma nel quale il ragazzo è riuscito a scampare miracolosamente rimanendone illeso.Ora Jamie abitava con i nonni, felice, seppur solo:nessun fratello/sorella,amico,nessuno........               La corsa continuava frenetica fino a che la stanchezza non lo costrinse a fermarsi di fronte ad una abitazione che aveva sempre cercato di evitare a causa delle dicerie che si dicevano in paese. Si bloccò come attratto sotto la pioggia e la porta si spalancò come per magia, di fronte a lui un'anziana signora.........

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 05 Marzo 2006 da zeppola89

creazione nuovo personaggio: Andrea, 22 anni, figlio di margherita.

Quando arrivò, lui era disteso sul letto in camera sua..pensava che aveva fatto bene dopotutto a tornare a casa..per troppo tempo era rimasto all'estero cercando fortuna, e l'aveva anche trovata poi. Ma come una magia era bastato un puf!una cosa  qualunque a mandare tutto in fumo..era partito appena compiuti 20 anni..all'inizio, dopo essersi stabilito in Svizzera, tornava a casa per le feste, a trovare la famiglia;poi all'improvviso si era fatto tutto più complicato..era difficile abbandonare il lavoro, così, poco a poco, aveva eliminato completamente le visite...aveva dato un enorme dispiacere a sua madre margherita, ma proprio non poteva partire ogni volta..quando poi aveva conosciuto Lei, la sola Lei che era riuscita a fargli perdere la testa, non si era più sentito tanto in colpa...

l'aveva conosciuta un giorno di pioggia, davanti un cafè. pioveva talmente forte che senza ombrello o altro per ripararsi era impossibile anche solo cercare d muoversi..poi l'aveva vista. gli occhi incrociarono i suoi, scuri, lucenti, belli. lei camminava con una finta disinvoltura, tipica delle persone timide, e forse un pò insicure..gli era passata vicino disperdendo il suo dolce profumo d rosa, invadente, penetrante...eccitante. andrea aveva sfidato le intemperie, le era andato dietro, l'aveva fermata e aveva ammiccato un sorriso..timido anche lui, che in quella situazione proprio non c si sapeva vedere..contrariamente a quanto aveva pensato, lei accettò il suo invito d tornare insieme a quel cafè, dove rimasero a chiacchierare per ore...lui rapito dalla sua voce, morbida, bassa ma chiara..sembrava una dolce musica per le sue orecchie...a quel caffè preso insieme ne susseguirono altri, e altri ancora, poi si passò a pranzi, cene, divertiti e affascinati l'uno dall'altra...passarono talmente tanto tempo insieme che dopo soli 4 mesi di frequentazione, seppur assidua, sembrò loro talmente naturale stare insieme l'intero giorno che lei si trasferì a casa di Andrea..lunghe notti di passione, quotidianità che però diventava importante all'improvviso, da quando c'era lei...

era trascorso poco più di un anno, quando Andrea si sentì dire che ormai era finita, lei aveva conosciuto un altro, mentre lui era così impegnato nel suo lavoro che lo portava ad assentarsi intere giornate e a lasciarla sola..ormai c'era poco da fare..lei amava l'altro, Andrea amava lei..non avrebbe resistito un solo giorno sapendola vicina nella stessa città, ma tra le braccia d un altro..molte volte era tornato davanti a quel cafè, sperando di vederla, all'improvviso, come la prima volta, ma lei non tornò mai. decise d lasciare il lavoro..il male del cuore t sconvolge la vita, più di ogni altra cosa, ti logora dentro piano piano, ti spegne quella luce che prima c'era, anche grazie a lei.. tornò al suo paese d'origine..Margherita nel vederlo varcare la soglia con tutti quei pacchi e valige quasi le scoppiava il cuore..

erano trascorsi tre mesi..aveva cominciato a lavorare dalla madre..dopotutto avrebbe potuto essere felice anche lì..certo, non c'era lei, ma in nessun altro posto l'avrebbe mai avuta indietro..doveva farsene una ragione..

assorto nei suoi pensieri, all'improvviso sentì aprirsi la porta della pensione, sua madre accoglieva i clienti..ma no, doveva essere una persona sola, c'era troppo poco rumore.. rimase in silenzio per cercare di capire di chi si trattava..poi la senti, una voce melodiosa, stanca, forse per il viaggio..doveva essere una donna più o meno della sua età..poi si girò a pancia in giù e curioso ma non più di tanto si addormentò nella convinzione che di qualsiasi persona si trattasse l'avrebbe conosciuta quella sera, a cena...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Prologo.

Post n°2 pubblicato il 05 Marzo 2006 da pgg1969
Foto di pgg1969

Creazione di due nuovi personaggi:

Mara Gualtieri, anni 30, insegnante elementare con incarico annuale. Laureanda in Lettere antiche. Ha dovuto sospendere gli studi universitari dopo la morte del padre. Per il momento non si conoscono altri particolari.

Margherita Rossi, anni 40, gestisce una pensione a conduzione famigliare. Per il momento non sono note altre notizie.



Era un tranquillo pomeriggio di settembre ed il treno attraversava pigramente la campagna assolata
.
Mara sedeva da sola nel vecchio scompartimento odorante di polvere. La tendina sbatteva continuamente contro il finestrino aperto mentre l’aria scompigliava i lunghi capelli bruni della ragazza intenta a leggere un romanzo. Il sole basso non sembrava infastidirla più di tanto quando, ad un tratto, si aprì la porta che collegava il vagone al precedente. Il controllore si accostò alla ragazza che cercò nella borsa il biglietto.  Mara si rivolse all’uomo chiedendo quanto mancasse al paese verso il quale era diretta. “Ancora mezz’ora signorina” rispose cortesemente il ferroviere prima di salutarla con un leggero cenno del capo. La ragazza chiuse il libro riponendo tra le pagine la cartolina che usava come segnalibro, sollevò gli occhiali da sole infilandoli tra i capelli, accavallò le gambe e guardò fuori dal finestrino. Pensò tra sé e sé che quella destinazione così distante da quella che era stata la sua casa per trent’anni e quell’incarico annuale l’avrebbero aiutata a voltare pagina, a tagliare con il passato. Aveva voglia di dimenticare, di ricominciare una nuova vita. Certo la scuola di un paesello così fuori mano, non era ciò che aveva sempre sognato, ma in quel momento era la sola cosa importante, era tutto ciò che aveva. Dopo la maturità classica, Mara si era iscritta a lettere antiche. Voleva fare l’archeologa. La lettura dei classici e soprattutto la storia antica l’avevano sempre affascinata. Sognava di battaglie, di imprese eroiche, di civiltà perdute e di città sepolte da riportare alla luce. Era stata conquistata  dai poemi Omerici tradotti alle superiori e già si vedeva come una novella Schliemann ad intraprendere spedizioni archeologiche in qualche recondito angolo del mondo. Le cose, come spesso accade nella vita, non andarono secondo i progetti della ragazza che ad un certo punto dovette abbandonare i suoi sogni a causa della morte del padre. Fu costretta ad abbandonare gli studi universitari e, preso il diploma magistrale, si era fino a quel momento arrangiata  impartendo ripetizioni di latino e greco e con qualche sporadica supplenza. L’incarico annuale presso la scuola elementare di quel paesello della bassa padana si presentava quindi non soltanto come un’occasione di guadagno, ma anche come l’opportunità di lasciarsi alle spalle un passato non troppo felice. Durante quell’anno avrebbe voluto riprendere gli studi e laurearsi dal momento che le mancavano appena quattro esami e lei fino a quel momento aveva mantenuto, nonostante le difficoltà, un’ottima media.
Mentre pensava queste cose il treno giunse a destinazione. Mara inforcò nuovamente gli occhiali, si alzò di scatto e, prese le tre pesanti valigie che aveva con sé, scese dalla carrozza.

Uscita dalla stazione cercò un taxi che la portasse fino in paese che era distante circa  un paio di chilometri  dal luogo in cui era scesa.
Giunta alla pensione che aveva prenotato la settimana precedente, entrò nella hall e suonò il campanello. Dopo qualche istante si affacciò la proprietaria, una donna sulla quarantina, di bell’aspetto che rivolgendosi cortesemente le disse: “Buona sera, signorina, ben arrivata, lei dovrebbe essere l’insegnante che ha telefonato qualche giorno fa per prenotare la stanza”. La ragazza si presentò ricambiando il sorriso. “Piacere sono Mara Gualtieri, ho parlato con lei l’altro giorno al telefono signora…” “Margherita”, rispose la donna, “mi chiami pure Margherita, non amo molto le formalità. Mara, non si offende se la chiamo per nome vero? Vedrà che qui da noi si troverà bene. E’ un paesello che non offre troppi svaghi per chi è giovane come lei, ma vedrà che se cerca un po’ di tranquillità, questo è il posto migliore del mondo”. Mara sorrise nuovamente. “Potrei vedere la mia stanza? Sa, il viaggio è stato assai lungo e non proprio comodo. Mi domando come al giorno d’oggi circolino ancora treni così vecchi. Sembrano usciti da un film del primo dopoguerra.” “Certamente vorrà farsi una doccia e disfare le valigie prima di cena,” rispose l’albergatrice. “Aspetti che l’accompagno, la sua camera è qui al primo piano. Come può vedere questa è una pensione a gestione famigliare  con poche stanze, ma confortevoli”
Le due donne si incamminarono per le strette scale e, giunte alla camera, Margherita aprì la porta facendo strada. “Qui da noi si cena alle otto. L’aspetto più tardi nella sala. Un’ultima cosa: fino a quando intende soggiornare qui da noi? Se dovesse decidere di rimanere, potrei farle un buon prezzo. Sa da queste parti di avventori ne vediamo di rado soprattutto fuori stagione”. Le due donne si salutarono cortesemente dandosi appuntamento per la cena. 




 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

REGOLAMENTO

Post n°1 pubblicato il 05 Marzo 2006 da pgg1969

Lo scopo è quello di creare un racconto o se volete un romanzo scritto a più mani. Ognuno è libero di inventare uno o più personaggi e di intervenire nella narrazione come e quando vuole con la massima libertà. I personaggi non appartengono a nessuno dei partecipanti, ma sono di tutti per cui ognuno può svilupparli come meglio crede. Lo scopo è quello di creare una o più vicende concatenate tra loro in cui lo svolgimento della narrazione viene determinato giorno per giorno dalla creatività dei vari scrittori.  Ad esempio partendo da una storia d’amore si potrebbe passare ad un altro genere come il giallo e così via. Secondo me “Inventa una storia” potrebbe essere una buona occasione per divertirci tutti insieme.

  1. Possono partecipare alla stesura del racconto tutti coloro che lo desiderano;
  2. Per poter partecipare è necessario aver letto la storia dall'inizio;
  3. Ognuno è libero di creare uno o più personaggi;
  4. Ogni volta che viene creato un nuovo personaggio è necessario inserire all'inizio del post una breve descrizione, indicando eventuali collegamenti con altri personaggi della storia. Esempio: Creazione di un nuovo personaggio: Mario Rossi di anni 50, imprenditore, amico di Paolo Bianchi. E' sposato con Francesca Verdi ed ha due figli, Riccardo di 10 anni e Paola di 7.
  5.  Nessun partecipante ha l'esclusiva su uno specifico personaggio. I personaggi appartengono a tutti coloro che contribuiscono alla creazione della storia;
  6. E' consigliabile l'uso dei commenti per poter discutere sullo svolgimento delle vicende, per ottenere chiarimenti o delucidazioni dagli altri scrittori o semplicemente per esprimere il proprio giudizio;
  7. E' possibile inserire immagini e file musicali.

    BUON DIVERTIMENTO!!!    
     
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei Blog preferiti

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

ambrosiadossi88vecchionetoninoviki76vsarduspater5staropolispettacolirodaangypippo7770antonella.a3concetta066angela.ricordavdalterioritalindaalexella005gtammaro75mr3ppp
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963