la favola mia

rimbalzando pensieri


Sto qui seduta da un po', al riparo di un laborioso ventilatore a soffitto che mitiga l'aria e l'arsura. Divoro minuti come fossero ore, lasciando che scivolino via senza reazione alcuna, senza troppo rumore. La testa è una rotatoria di pensieri, che sfrecciano via, chi più lento e chi no, senza fare troppa attenzione alle precedenze... alcuni passano e vanno, altri si rincorrono in un circolo vizioso che non chiude e conclude.Assolutamente inconcludente.Potrei dire che è l'afa di questa estate scoppiata all'improvviso (che poi succede così tutte le estati e ogni volta la frase si ripete) e la pressione a due o l'età o la notte semi insonne o la luna o qualsiasi altro nonsoche di scusa.Potrei, ma neanche questo mi interessa.Assolutamente apatica a qualsiasi cosa, anche la più scontata. Anche la più dovuta.E' tutto un vivere di inerzia, di impulsi naturali sufficienti. Il meccanismo delle azioni che si snodano usuali, dei pensieri che non scuotono, delle parole che sempre meno risuonano sentite.Assolutamente silenziosa.Anche quando il desiderio di parlare rievoca un'ansia di contatti non più soddisfatta.Non so definire bene la sensazione.E' tutta riassumibile in un solenne e rigoroso "non so".Sciolgo nel nulla.