la favola mia

un bel naso rosso per il mio albero di Natale :-)


8 dicembre e, come tradizione da qualche anno a questa parte, oggi ho addobbato il mio albero di Natale.a metà dell'opera, più o meno durante la parte più "noiosa", che per me equivale ad infilare le palline e poi appenderle ai rami senza romperne una...  toh, una si rompe e resto lì come un'idiota a guardarla, col filo in una mano e mezzo beccuccio nell'altra...... la butto? non la butto?nella mia testa di assoluta casinista stordy, dove faccio fatica a mettere ordine in quasi tutte le cose (ahhhhhhhhhhhhhhhh il disordine mi attrae come un abisso!), c'è una piccola zona d'ombra, che s'illumina ogni volta (poche, per fortuna) che qualcosa di "programmato" grippa e mi costringe a cambiare i piani...ci vuole una pausa siga di riflessione, ehehehguardo il mio albero mezzo vestito e la pallina ribelle, mentre John Denver smiela come un folle dallo stereo (lo ascolto solo in questo periodo, lo giuro, mi fa troppo "feste natalizie") e mi viene un'ideona!!!avendo incautamente distrutto negli anni precedenti ogni sorta di punte di vetro ed altrettante stelle, decido che quest anno il mio albero avrà in cima un bel naso rosso modello clown, ovvero la famigerata pallina sbecchettata (t'ho fregato!)così sarà un albero ridente, ridicolo e felice (dici niente;-)di qui, però, in questa pausa siga lunga quanto un tir di philip morris, mi parte un'assoluta riflessione (altrimenti detta, in periodo non "consacrato", sega mentale) sul destino delle cose e, ovviamente, (dato che non esiste proprio che qui si stia coi piedi per terra) delle persone...... utili come? utili per cosa? utili fino a quando? inutili perchè?questa stupida pallina-naso (beh, stupida neanche tanto) mi fa pensare a come ogni cosa ed ogni persona abbia un ruolo, scelto o no, che gli si incolla addosso come una pelle e di cui sembra impossibile riuscire a fare a meno, senza cadere in crisi di utilità...penso a cosa sta succedendo ad alcuni amici riguardo al lavoro (e che potrebbe succedere anche a me - faccio le corna lunghe come quelle di un cervo! - in un futuro magari neanche troppo lontano)... alla paura di perderlo e di ritrovarsi "ad una certa età" di fronte all'immenso vuoto del mondo come ai tempi di finescuola... ora, però, con il peso degli anni in più e l'impressione di non saper fare altro che quello che fino ad ora si è fatto...... all'incredibile e devastante smarrimento del doversi reinventare...penso agli amori che finiscono e lasciano, dentro e fuori, il baratro delle abitudini, che sembra incolmabile...e poi continui a vivere e scopri ogni istante quante cose di te non sapevi, chi sei e quanta sei e quanto era tempo che lo realizzassi...alle amicizie che se ne vanno, per noncuranza o per destino, e danno un nuovo giro di chiave alla serratura del cuore e della sua sete di fiducia...e poi incroci nuove strade e tanto spessore e proprio non resisti alla voglia di fare duplicati...penso a mia madre, che quando sono uscita di casa e, finalmente, l'ho convinta che non era necessario che mi preparasse il pranzo e tutte le mattine io passassi a prenderlo prima di andare al lavoro (che già sono sempre in ritardo di mio!!!), ci è rimasta male quasi come se avesse perso la propria identità... (anche se ha subito rimediato, dandomi la sveglia tutte le mattine... beh, meno male che ci sei... grazie mimì)penso ad una persona, che mi è stata vicina in alcuni momenti di buio, e quando finalmente mi ha vista stare bene, davanti ad una birra, spiazzatissima, mi ha detto "e io ora a cosa servo?"beh, gli amici, e non solo loro, "servono" forse di più quando si sta bene... ma ho compreso il suo dubbio, perchè l'ho provato...penso che il mio albero è ancora mezzo nudo e che, come al solito, mi sono persa nei miei viaggi da sostanzeinsitenelDNA... così finisco di addobbarlo e lui ride, ammiccando col suo bel nasone rosso...mancano solo le luci... stranamente funzionano tutte, proprio tutte... e mentre mi accingo a sistemarne l'ultimo filo... storditamente calpesto una lampadina, naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! si è rotta...  ok ora la cambio...... e intanto penso che sono proprio un'ocafine della storia... comunque, il mio albero è bellissimo