la favola mia

... perché non sia solo a Natale...


"Caro Gesù Bambino,… no, non ti sto scrivendo la letterina di Natale perché mi porti ciò che desidero (eppure ne avrei, come ognuno credo, doni da chiederti).Ti sto scrivendo una lettera perché, nonostante ti abbia cercato, non riesco a trovarti.Ho cercato prima di tutto dentro di me e ho trovato ricordi di infanzia, profumi e sapori, colori e luci, nenie e cornamuse, doni e volti sorridenti di persone care; ma quante di esse non ci sono più!Ma non era questo che cercavo.Sono uscita per le strade e ho visto gente indaffarata e un po’ nervosa, vetrine sfavillanti e preziose e negozi affollati, bambini capricciosi chiedere a gran voce il regalo desiderato e indicarlo con grande sicurezza ai genitori.Ma non eri tu a portare i doni ai bambini buoni?Qualche Chiesa invita ad entrare a visitare il Presepe, ma non c’è tempo, è tardi e bisogna mettersi in fila con tante altre macchine strombazzanti per le strade illuminate e raggiungere i negozi o le case di amici e parenti dove attorno ad un tavolo si mangerà tanto e si giocherà fin molto dopo la mezzanotte.Forse, ma non è certo, qualcuno guarderà l’orologio e stapperà una bottiglia di costoso champagne. Ma tu dove sei?Ho acceso la televisione e tra uno show pieno di lustrini e di donne e uomini seminudi che si dimenano freneticamente e un quiz dove si elargiscono milioni per aver risposto (ma non è necessario) a domande banali, ho intravisto per pochi momenti immagini surreali di villaggi bombardati, di bambini scheletrici e seminudi con le mosche appiccicate al viso, con gli occhi tristi e impauriti che non conoscono sorrisi, con gli arti amputati da bombe intelligenti. Ho visto, anzi non ho visto perché nascoste dai burqa, donne disperate e umiliate, ho visto uomini che nulla più avevano di umano, dare e ricevere morte come unico “dono” possibile. Ho visto grattacieli di potenza annientati in un attimo e dolore, rabbia, stupore, guerra, orgoglio e vendetta, impadronirsi degli uomini. Ho pensato a uomini, donne, bambini, morti in guerre dimenticate perché ormai non fanno più audience, a baracche di terremoti antichi dove vivono uomini e donne rassegnati e bambini che non hanno mai avuto una casa vera. Ho pensato ai bambini schiavi, costretti a lavori disumani e che non conoscono giochi, a bambini soldato che non giocano con armi giocattolo ma che uccidono e vengono uccisi da armi vere. Ho pensato a bambini sfruttati da uomini ricchi e “rispettabili” per le loro voglie inconfessabili. Ho pensato ai quartieri degradati delle nostre città …Basta! Gesù: pensavamo alla tua capanna come il luogo più povero che tu avevi scelto per essere uguale agli ultimi. Oggi gli ultimi sono ancora più ultimi. Non hanno neanche un po’ di paglia e un bue e un asino per riscaldarli.Qualche volta non hanno neanche una mamma perché li ha abbandonati in un cassonetto della spazzatura o su una spiaggia “al freddo e al gelo”.Ti prego, Gesù, non stufarti dell’uomo, non abbandonarci perché irredimibili.Nasci nel cuore di ogni uomo, ancora una volta, ancora.E non solo una volta l’anno. Ma fa’ che sia ogni giorno Natale".Rita Borsellino(grazie a Rita, che quest anno ho avuto l'emozione grande di incontrare e conoscere... e grazie all'amica, che ha voluto condividere questa riflessione e questo augurio:-)