la favola mia

... anywhere...


Vado. Verso dove non so, non so come. Muovo passi e procedo vacillante e confusa, incosciente ed ansiosa, entusiasta e curiosa.Inseguo ogni sfarfallio di ali che fluttuano sinuose danzando nel vento, nel tempo, in me. Incontro nuove presenze evanescenti, che sfumano dal rosso acceso al nulla e svaniscono ad ogni alba nuova.Approdo a rive di fiume impetuoso e aspiro a rena di mare, sottile e sfuggente. Assaporo ed attendo, trattengo e difendo. Mai paga di andare. Altrove.Gioisco del nulla e rifuggo dal tutto, giocando alla voce che chiama ed attrae, seguendo l'ombra che al sole scompare.Grido. All'aria piena che mi colma di vita, al cielo terso che mi specchia il sorriso, al giorno nuovo che mi vede diversa, all'uomo nuovo che mi coglie serena.Intono il canto dell'eterno ritorno e strofe liete dell'eterna partenza, sui nastri lucidi d'asfalto del cuore e nei polverosi cammini del pensiero. Dove l'uno corre veloce, mentre l'altro incespica e resta.Osservo il punto che mi coglie improvviso di fronte agli occhi che spaziano intorno e vedo oltre, al di lą della linea, che indelebile fissa un mai ultimo arrivo. Scopro il varco che attende. Sembra immoto e lontano. Mi raccolgo e riparto.