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© Giovanni Raboni Invecchiando il corpo vorrebbe un'anima Invecchiando il corpo vorrebbe un'anima diversa, ma come si fa? Non serve prendere calmanti, stordire i nervi e la mente, il problema, è proprio l'anima. L'anima che non vuole pace, l'anima insaziabile, ostinata che ferve per sempre più comicamente impervi labirinti o abissi e si sa che l'anima non solo è immortale, ma immortalmente immatura. Così temo, non resta che rassegnarsi, finchè non s'arresta la fontanella del respiro niente può cambiare, non è di questo fuoco spegnersi come gli altri a poco a poco. ☼ Che male t'abbiamo fatto che pena vuoi che scontiamo per appartenerti come cellule ad un cancro come inerti petali di rosa ad una rosa piena di spine Sanguinosamente o-scena la mia partria procuri indizi, reperti di archeologia criminale agli esperti d'altri millenni Prepari la scena di un processo incelebrabile si del sangue di tante stragi non c'è anima che sia monda e più invisibile degli occhi della giustizia più orribile di quelli della gorgone per quanti la sognano è la faccia dei mandanti _________________________ Ho diviso la poesia nei due momenti esplicati, il primo, la presa di coscienza delle problematiche esistenti, il secondo, il dolore dato dalla conoscenza di avere in se, le cellule cancerogene della .... faccia dei mandanti .... ________________________ écute ®