Osservazioni

il riconoscere la propria stoltetezza apre universi "pregni" di sapere ^____^

Solo dopo che s'è assaggiata l'acqua marina, si è consapevoli della sua salinità.............. Questo è il paradosso implicito nella centuria di Bhartrhari............... E' utile, che il saggio mi porti a conoscenza della salinità, ma resta un dato privo di esperienza.

Spesso ho nostalgia delle cose che non sapevo..

Sono state scritte biblioteche intere su questo sentimento............Sono stati eretti poteri temporali, sull'atemporalità del sentimento ........... il "dolore" nostalgico, è dato dall'uscita dalla singolarità per interagire con l'altro, dalla consapevolezza dell'incompletezza del sè singolo, dalla ricerca del completamento nell'altro, il --- chi posside ciò di qui percepisco la mancanza, è una ricerca che solo casualmente porta a risultati rapidi e soddisfacenti, il naturale rifugiarci, porta a nasconderci dietro paraventi effimeri, sappiamo di non essere "completi" ma lo rifiutiamo.

Odio chi mi fa sentire scemo... NON riesci proprio a scrivere in "plain italian" eh? Un bel ragionamento consequenziale senza ingrifamenti astrusi e avvolgimenti su se stessi? :) Ma mi sei simpatico... porco giuda.

Ciao Merlino simpatico, sappiamo di conoscerci per "interposto volatile" , è verissimo, è una delle mie molte debolezze, (l'astrusità terminologica) ma ci sono affezionato, per superarla doveri compiere uno sforzo di volontà, ma come già dettoti, la fabula è equipollente agli alimenti, mi piace la pasta e fagioli con le cotiche come il sevruga, quindi sono certo che la simpatia da virtuale e per interposta, possa maturare nel "reale"

Qui è pronto: pasta e fagioli alla "puzzetta" e vino rosso.. forza alla carica :))

purchè sia il Cabernet Souvignon dei colli euganei, morbido e vellutato, per riequilibrare il palato violentato dalla pasta e fagioli

Poi si balla sul tavolo però.. A quest'ora io non penso a nulla, divento primordiale..!!! :)))

NON tentare chi: prova con la ratio ad esorcizzare il suo sè primordiale, proprio perche ne conosce la natura, si finirebbe col ballare su un tavolo infuocato, cucinare la pasta e fagioli con le mani, sorseggiare i nettari dalla fonte, discendere nei vortici senza tempo da cui è doloroso risalire