OsservazioniNon v'è pensiero tanto eccelso che: non supponga più verità di quante ne stabilisca |
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Post n°170 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da phiIalethes
♀ ♂ Affinchè tu mi senta le mie ♪ parole ♪ si fanno sottili, abbracciate al mio antico dolore, germinano le mie umide mura, fuggono dalla mia tana oscura. Prima di te hanno popolato la solitudine che riempi, e più di te sono abituate alla mia tristezza. ♂ ♀ |
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Perchè tu possa ascoltarmi...
Perchè tu possa ascoltarmi le mie parole si fanno sottili, a volte, come impronte di gabbiani sulla spiaggia.
Collana, sonaglio ebbro per le tue mani dolci come l'uva.
E le vedo ormai lontane le mie parole. Più che mie sono tue. Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.
Così si aggrappano alle pareti umide. E' tua la colpa di questo gioco cruento.
Stanno fuggendo dalla mia buia tana. Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.
Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi, e più di te sono abituate alla mia tristezza.
Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato.
Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.
Tempeste di sogni possono talora abbatterle. Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.
Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.
Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi. Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.
Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.
Tutto ti prendi tu, tutto.
E io le intreccio tutte in una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.