Osservazioni

che bello mi sento proprio io che sventolo,smack,lilli

attenta ai venti che slabbrano i temerari vessilli, ma non rinunciarci preventivamente, mai!

Un dolcissimo kisss e buona settimana PhiIa:))

tanti teneri auspici a te

Avere solo il cuore... e donarlo... quel forse lascia molti dubbi. Buona settimana Phil!

quel "forse" è la radice della nostra in-finita umanitudine, non siamo deità siamo umani con tanti forse, forse che vien messo a tacere dalla volontà che insegue l'inumano perdurare, inganno promosso dalla staticità cosale che non conosce la morte, ma noi siamo mortalissimi e quel forse ha proprio la funzione di non rinchiudeci precludendoci l'accesso all'inconoscibile divenire che non è rinchiudibile in nessun pensiero chiaro, netto e finito

Il forse è lo spiraglio, è la porta lasciata aperta dalla quale entra quel filo di luce che si chiama speranza. Buona notte, Phil

termine ambiguo speranza, è proprio nell'intento sperante che si annidiano le liturgie ripetitive e cristallizzanti, rifiuto dell'in-finita umanitudine che ci fa volgere lo sguardo in quel piccolo spiraglio chiamato speranza, si spera che l'attimo si cristallizzi cosalmente ripetendosi sempre medesimo, per bellissimo che sia quell'attimo, si tradurrebbe in una prigionia ripetitiva, priva di stupore --- siamo così stolti da rinunciara a tanti attimi per imporne uno solamente

Dovremmo quindi rinunciare a sperare? Quanti miti crollerebbero, in tal caso...a cominciare dalle fedi religiose, per finire con le più piccole cose del quotidiano. Lasciamo quindi lo spiraglio della speranza, e apriamo un'altra porta al quotidiano, alla realtà, al vivere, alla curiosità!

non possediamo l'ubiquità biologica, scegliere di percorrere biologicamente una via preclude di percorrere contemporaneamente tutte le altre, per il pensiero è differente, la fantasia concede di percorrere contemporaneamente una quantità inverosimile di vie, conseguentemente è possibile percorrere conteporaneamente la speranza e la dis-perazione, lo stupore con il dis-incanto, i problemi giungono quando si ha la pretesa di tradurre ciò in realtà, lo scontro tra le differenti fedi, quella dei sensi con quella della fantasia è inevitabile, solitamente primeggia la fede nei sensi, ma essendo una fede, non realtà, ma proprio una fede, è indirizzabile dalla cultura, dall'illusione e dalla volontà --- gli attimi in cui è molto difficoltoso pervenire alla e nella molteplicità appartengono ai momenti in cui interagiamo con chi o cosa è fuori di noi, più è stringente l'interazione che ci obbliga ad un'attenzione estrema più siamo vincolati all'unicità biologica e di pensiero, vi sono anche tutta una serie d'interazioni che ci concedono d'interagire con il fuori ed il dentro, sono questa tipologia d'interazioni che permettono la molteplicità nell'unicità, le interazioni emozionali, non esiste un solo spiraglio riconducibile alla speranza perchè anche la speranza è un prodotto del nostro essere biologico, il pensiero fede è un pensiero biologico prima che culturale, costruito dalle prime interazioni con le nostre percezioni ed i nostri desideri, le fedi religiose, politiche, ecc. ecc. non fanno altro che sfruttare questa nostra predisposizione che chiamiamo

© speranza e\o dis-perazione ®

Siamo quindi vittime di tutte queste sensazioni e di tutti questi sentimenti, mentre pensiamo di essere in grado di gestirli, essi gestiscono la nostra vita interiore, e non solo. C'è da penasrci. Molto. Felice notte, Phil.

vittime solo se crediamo, se pensiamo lo siamo meno, tanto o poco ce lo dicono i gesti compiuti per scegliere di assecondare o meno le nostre sensazioni, ma anche il nostro pensiero non è tutto nostro, altri ci hanno insegnato come cosa e quando, non possedendo altri pensieri pensati, utilizziamo i pensieri che crediamo nostri --- devo riconoscere che la donna possiede pensieri più suoi dell'uomo per un naturale fattore biologico, fattore ineludibile e insormontabile, perciò quasi tutte le religioni non concedono alla donna l'esercizio al pari dell'uomo, illuminanti sono le parole di Alda che recitano:
gesù, sei certamente un poderoso mantello
sei una spiaggia illimitata
sei un prato che non ha mai agonie
sei un fiore che si risveglia ogni mattino
sei un canto
sei il mio stesso sguardo
molti mi guardano negli occhi
e rimangono estatici
perchè capiscono che io ti ho visto
che ti ho sentito
e che perlomeno qualche volta
ti ho anche tradito

verbo che rivela la lotta intestina tra il pensiero innato ed il pensiero innestato, pensiero che non deve per forza essere religioso ma sicuramente è sociale, usi e costumi codificati da altri che ®crediamo nostri©

Li abbiamo fatti nostri perchè ci credevamo, oppure solo perchè siamo cresciuti con loro? Riusciremo a capire e a scindere le cose?

quei fogli sono cambiali che paghiamo a noi stessi....... troppo facile sarebbe non aver ricordi, e troppo semplice non ricordarsi da dove veniamo....... siamo oggi il risultato di ieri e siamo oggi l'investimento di domani...... e chiedersi "forse" è giusto, perchè il modo di amare è per ognuno diverso e per ognuno giusto, ed è quel "forse" che ci permette di capire o quantomeno ci mette in discussione con noi stessi...... Credo che nessuno abbia la ricetta esatta dell'amore...... che sia amore fraterno o amore....... deve sempre partire tutto da un profondo rispetto........ Buona serata...... :-) Susy

rispetto di chi o di cosa?
della persona o di convincimenti assurdi a cui le persone molto assurdamente si abbarbicano e ne fanno dei dogmi da imporre anche agli altri, sono solito rispettare la persona che si abbarbica, il mio rispettare necessita di ugual rispetto che richiede di non esser fatto oggetto di mire impositive, va da se che l'interazione si posizionerebbe nei due estremi, i vuoti convenevoli tanto in voga ma potrebbe anche addivenire ad un un sano ed alto confronto, mostrandosi nudi all'altro con in mano la pelle dell'altro e la nostra nelle sue per poi restituircele un po rammendate ed andare in giro fieri di quelle toppe come fosse un abito del miglior sarto in circolazione, ma solo fino al prossimo sarto

un abbraccio...

un pizzicotto a te

Buongiorno, Incantatore... *

non è possibile possedere nulla senza il suo opposto
l'opposto dell'incantatore è il dis-incanto

Ed in effetti tu puoi esserlo... ma preferisco Incantatore...sì... Incantatore...

....quelle braccia incrociate sul cuore. Come un voler tacere, un non muoversi. Sapendo invece che vorresti fuggire via lontano. E per sempre.

è l'imperativa richiesta d'unicità che disvela la profonda similarità femminile, non si potrebbe addivenire spontaneamente ad una interpretazione di genere racchiusa nelle perfetta ® singolarità ©

.....Singolarita'... che accarezza il cuore. Grazie...

il cuore avverte la dolcezza che l'anima trasmette alla mente prima di aver finito la lettura di un verso....vieni sempre a trovarmi ma non ho capito ancora cosa sente l tuo cuore.....ciao

sto sorridendo, ebbene si lo ammetto, capita anche al mio cuore di soggiacer all'inganno semantico della cosa, non è semplice scrollarsi di dosso secoli di logica volta alla cosa, così tra il riflessivo ed il divertito lo rimbrotto rammentandogli di volgere l'ascolto verso il chi piuttosto che la cosa

Mi è venuto in mente Balzac, che scriveva su commissione per pagare i conti. Ed è poi bella l'immagine di lei, la si può scorgere. Sono arrivata tardi per partecipare al concorso, e mi dispiace..

l'esposto o post che dir si voglia, contiene sia la tesi che l'antitesi, tesi racchiusa nell'invito editoriale e supportata dall'esemplicativo ma non specificatamente tematico verbo sottostante, antitesi racchiusa nelle parole di Alda supportate dalla multieditorialità della pagina web --- tesi: scrivi tematicamente, antitesi data dalla prigionia dello scrivere, gli impegni con l'editore mal tollerano il calo d'ispirazione --- non sei in ritardo, il bando è stato prorogato fino al 30 / 06

Questo concorso mi attira, ma dato che permette soltanto due liriche, si presuppone che siano liriche lunghe, ed in genere la mia poesia è breve..ci penserò. La tesi e l'antitesi mi sembrano entrambe nella prima poesia, non risco a vedere un nesso con la seconda..Buon fine settimana.

ciao phiIalethes :)

ciao a te Sylvia