OsservazioniNon v'è pensiero tanto eccelso che: non supponga più verità di quante ne stabilisca |
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Estoy aquí en años, el tiempo pasa y también pasan a...
Inviato da: mattino_disole
il 11/05/2010 alle 22:48
ben tornato, un bacione e un sorriso da michela ^___^...
Inviato da: mareintempesta11
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... "domanda inutile" ... :)
Inviato da: esse.enza
il 25/04/2010 alle 12:15
sei tornato..... finalmente posso leggere ancora le...
Inviato da: anthea40
il 20/04/2010 alle 09:37
A dire il vero mi hai fatta un po'preoccupare......
Inviato da: puppeapera66
il 11/04/2010 alle 16:44
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Post n°182 pubblicato il 30 Novembre 2008 da phiIalethes
♀ ♂ IO sono folle, ♪ folle, ♪ folle d'amore per te . gemo di tenerezza perchè sono folle folle di tua perdizione stamane il mattino era cosi caldo che in me questo tuo tormento dettava quasi confusione ♂ ♀ |
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non puoi mentirti così spudoratamente; rammenti?
tu non sei folle di nessuno,
sei folle di come sei te con il lui del momento,
non di lui, ma proprio di te, di come sei te con il lui del momento
chiamiamo follia tutto ciò che la logica non sa decodificare, ma chi è folle? la logica o l'essere?
ergo; la creatività necessita del rigore come il rigore necessita della creatività
la bravura di Alda in questo specifico pensiero risiede nella coniugazione degli incongruenti, la follia e la ratio
la sua voce che segue quella recitante della Melato, ci dice la sua motivazione della poesia, grazie a ciò; si possono cogliere i due momenti, nella poesia quello della follia dell'abbandono e quello della ratio nel suo seguente commento intervista
l'intensità della lirica poetica disvela che la poesia è stata vergata quando la ratio già avvolgeva teneramente la follia, difatti è nella ratio dell'intervista che la lirica si dispiega maggiormente, anche per lei vale il detto: la lingua batte dove il dente duole
nella poesia esprime teneramente il ricordo della follia, e sappiamo che il racconto del ricordo non è il momento della follia, ma solo il suo ricordo
ed il ricordo soggiace sempre al momento che si sta attraversando
il commento vocale che segue la poesia rappresenta il momento di Alda, ed è un momento analitico
la cosa che mi ha colpito nel suo commento è ciò che io amo chiamare "intento guida"
ossia quell'intento al quale tutti gli altri intenti devono soggiacere, compresi gli innamoramenti
tutti coloro che sono abitati da un fervore artistico, guardano il mondo attraverso delle lenti che evidenziano chi e ciò è confacente al fervore, difatti Alda definisce i suoi amori con delle funzioni "ispiratrici"
è un pò il destino di chi si innamora di un artista quello di fungere al fervore
con il senno analitico del poi, ciò che credeva follia e lo viveva come una follia, si rivela per ciò che effettivamente è: un momento logico figlio dell'indottrinamento socio-culturale rafforzato dalle innate predisposizioni soggettive
ma credere che siano follia è così bello che non sappiamo rinunciarci
il tuo "non so se questa" è un modo per dirmi che la mia definizione: "un momento logico figlio dell'indottrinamento socio-culturale rafforzato dalle innate predisposizioni soggettive" non ti piace?
accolgo volentieri ulteriori interpretazioni
la parola non tace mai, ancor meno quella rifiutata
il silenzio che nella profondità si libera è sempre popolato
l'importante è che il silenzio non ti distragga mentre fai la pastiera
si, questa follia di Alda è la classica follia dell'abbandono che divampa struggente per poi trasformarsi in cenere