"Mi chiamo Matteo Caccia.Sono nato il 24 luglio 1975.Ho trentatre anni.Vivo a Milano.Non so se qualcuno si ricorda di me.Io no."Questo è l'incipit di Amnesia, il programma radiofonico condotto da Matteo Caccia su radio2.Un anno fa Matteo si trovava all'Auditorium di Milano per assistere ad un saggio di pianoforte, quando all'improvviso apre gli occhi e non ricorda più nulla: non sa più chi è né perché si trovi lì in quel momento."Amnesia retrograda globale", diranno i medici: in pratica ha ancora la memoria fisica e la memoria semantica, ma non ha più la memoria episodica, i ricordi della sua vita, e in Amnesia Matteo racconta la sua vicenda, quella di un uomo che rientra nella sua vita come fosse un estraneo.Al di là del dubbio se sia tutto vero o si tratti solo di una trovata commerciale, la storia di Matteo mi ha dato lo spunto per riflettere sull'importanza dei ricordi: come sarebbe aprire gli occhi e non ricordare più nulla?
Amnesia
"Mi chiamo Matteo Caccia.Sono nato il 24 luglio 1975.Ho trentatre anni.Vivo a Milano.Non so se qualcuno si ricorda di me.Io no."Questo è l'incipit di Amnesia, il programma radiofonico condotto da Matteo Caccia su radio2.Un anno fa Matteo si trovava all'Auditorium di Milano per assistere ad un saggio di pianoforte, quando all'improvviso apre gli occhi e non ricorda più nulla: non sa più chi è né perché si trovi lì in quel momento."Amnesia retrograda globale", diranno i medici: in pratica ha ancora la memoria fisica e la memoria semantica, ma non ha più la memoria episodica, i ricordi della sua vita, e in Amnesia Matteo racconta la sua vicenda, quella di un uomo che rientra nella sua vita come fosse un estraneo.Al di là del dubbio se sia tutto vero o si tratti solo di una trovata commerciale, la storia di Matteo mi ha dato lo spunto per riflettere sull'importanza dei ricordi: come sarebbe aprire gli occhi e non ricordare più nulla?