Phoenix_182

Amnesia


"Mi chiamo Matteo Caccia.Sono nato il 24 luglio 1975.Ho trentatre anni.Vivo a Milano.Non so se qualcuno si ricorda di me.Io no."Questo è l'incipit di Amnesia, il programma radiofonico condotto da Matteo Caccia su radio2.Un anno fa Matteo si trovava all'Auditorium di Milano per assistere ad un saggio di pianoforte, quando all'improvviso apre gli occhi e non ricorda più nulla: non sa più chi è né perché si trovi lì in quel momento."Amnesia retrograda globale", diranno i medici: in pratica ha ancora la memoria fisica e la memoria semantica, ma non ha più la memoria episodica, i ricordi della sua vita, e in Amnesia Matteo racconta la sua vicenda, quella di un uomo che rientra nella sua vita come fosse un estraneo.Al di là del dubbio se sia tutto vero o si tratti solo di una trovata commerciale, la storia di Matteo mi ha dato lo spunto per riflettere sull'importanza dei ricordi: come sarebbe aprire gli occhi e non ricordare più nulla?
Ascolteremmo vecchie canzoni come se fosse la prima volta, ogni film sarebbe una prima visione, assaggeremmo il cibo scoprendo nuovi gusti: faremmo ogni cosa per la prima volta e ogni cosa sarebbe una nuova scoperta, guarderemmo il mondo con occhi nuovi, più ingenui ma pieni di speranza, vivremmo la nostra vita senza le scorie del nostro passato. Non avere un passato potrebbe essere l'occasione per avere un futuro.Ma non avremmo punti di riferimento e, soprattutto, non saremmo più noi: noi siamo la somma delle nostre esperienze, dei nostri ricordi; siamo le cose che portiamo con noi e le cose che abbiamo abbandonato; siamo tutto ciò che nel bene e nel male ci ha resi le persone che siamo oggi: senza il nostro passato avremmo lo stesso nome ma saremmo persone diverse.Perdendo i ricordi avremmo una seconda possibilità nella nostra vita al prezzo di perdere noi stessi... a volte però mi chiedo se in fondo è un prezzo così alto da pagare.On air: The Fray - Look After You