LE URLA SILENZIOSE... Come la morbida e lenta rugiada sento il sangue che scende ancora dal mio viso e dal mio corpo... Sono ancora qui, stesa in mezzo al prato dove quel mostro mi ha lasciata con il mio dolore, i miei lamenti... La mia vergogna... Sento ancora come macigni le sue mani su di me, il suo alito ansimante rimbomba nelle mie orecchie e glissa gli altri profumi... Come può un uomo bellissimo come lui trasformarsi in una belva feroce ed immonda, capace di possedermi con così tanta violenza. Che gusto c'è nell'avere una donna che grida e si dimena per respingerti e che non partecipa al tuo piacere... Ed io? Una ragazza qualunque di un paese di campagna verrò isolata ed additata da tutti... Lui è conosciuto, amato e rispettato da tutti ed io una ragazza chiusa e timida... Che dirà mio padre, crederà a sua figlia, quella figlia che lui disprezza per il semplice motivo di esser femmina o crederà al suo amico per lui uomo esemplare? ed i miei amici? come potrò dire di esser stata violentata da lui? Come potrò soltanto guardare in faccia un uomo se l'unico da cui ero attratta era lui? Io avrei voluto amarlo come un grande Amore... Invece mi rimangono gli abiti strappati e le ferite ancora sanguinanti... Un tormento che mi assilla: le sue minacce... " Se parli ti ammazzo... Se parli ti ammazzo... " Ma mi hai ammazzato già, non lo capisci? Mi hai ucciso con la tua vigliaccheria... Hai strappato da me la mia dignità... Torno a casa, nessuno saprà... I suoi sorrisetti sarcastici e maliziosi mi faranno male ed il suo silenzio e la sua indifferenza mi uccideranno ancora di più. Vorrei pagasse per tutto ciò che mi ha fatto e per tutto quello che passerò, ma invece continuerà a ridere di me che mi sono arresa e che continuo a sognare il vero Amore...
LE URLA SILENZIOSE...
LE URLA SILENZIOSE... Come la morbida e lenta rugiada sento il sangue che scende ancora dal mio viso e dal mio corpo... Sono ancora qui, stesa in mezzo al prato dove quel mostro mi ha lasciata con il mio dolore, i miei lamenti... La mia vergogna... Sento ancora come macigni le sue mani su di me, il suo alito ansimante rimbomba nelle mie orecchie e glissa gli altri profumi... Come può un uomo bellissimo come lui trasformarsi in una belva feroce ed immonda, capace di possedermi con così tanta violenza. Che gusto c'è nell'avere una donna che grida e si dimena per respingerti e che non partecipa al tuo piacere... Ed io? Una ragazza qualunque di un paese di campagna verrò isolata ed additata da tutti... Lui è conosciuto, amato e rispettato da tutti ed io una ragazza chiusa e timida... Che dirà mio padre, crederà a sua figlia, quella figlia che lui disprezza per il semplice motivo di esser femmina o crederà al suo amico per lui uomo esemplare? ed i miei amici? come potrò dire di esser stata violentata da lui? Come potrò soltanto guardare in faccia un uomo se l'unico da cui ero attratta era lui? Io avrei voluto amarlo come un grande Amore... Invece mi rimangono gli abiti strappati e le ferite ancora sanguinanti... Un tormento che mi assilla: le sue minacce... " Se parli ti ammazzo... Se parli ti ammazzo... " Ma mi hai ammazzato già, non lo capisci? Mi hai ucciso con la tua vigliaccheria... Hai strappato da me la mia dignità... Torno a casa, nessuno saprà... I suoi sorrisetti sarcastici e maliziosi mi faranno male ed il suo silenzio e la sua indifferenza mi uccideranno ancora di più. Vorrei pagasse per tutto ciò che mi ha fatto e per tutto quello che passerò, ma invece continuerà a ridere di me che mi sono arresa e che continuo a sognare il vero Amore...