IL TEMPO DI UN CAFFè

Robin Hood


A volte, quando la quotidianità diventa pressante ed insopportabile, fuggo...Basta poco, anche solo salire sulla metro e confondermi fra la gente, scendere nel centro di Torino e prendermi un caffè. Se lo dicessi, a casa riterrebbero inutile questa necessità...Se ci penso bene, rubo una parte del MIO tempo, del quale si sono appropriati altri: il lavoro (che pretende il massimo impegno senza garantirmi la continuità), il compagno di vita (che dà per scontato tutto ciò che faccio), lo stato (avrei dovuto scriverlo maiuscolo... Mi riservo di farlo in seguito, qualora ritenga che lo meriti)...Sono come Robin Hood, solo che rubo il tempo: ai ricchi (lavoro, marito, stato) per restituirlo al povero (io).(riflessione suggerita da una conversazione con un amico)