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GIVOVA SCAFATI, LE PAROLE DI COACH PUTIGNANO E DEL PIVOT BISCONTI...


 SCAFATI – Non fa drammi coach Putignano, dopo la settima sconfitta stagionale della Givova Scafati, in dodici giornate del campionato di serie A2 Silver. Sabato sera, sul neutro di Ferentino, i suoi uomini sono stati superati 68-72 dalla Remer Treviglio, quarta forza del campionato, al termine di una gara avvincente, nella quale il break subito nel terzo periodo ha condizionato il risultato finale, che le triple di Lestini e Zaccariello nelle ultimi azioni non sono riuscite a ribaltare. «E’ stata una partita dura e questo ce lo aspettavamo. Abbiamo provato a limitare Treviglio, eseguendo il nostro piano partita – ha dichiarato il tecnico scafatese – e per lunga parte del match ci siamo riusciti, facendoli giocare a metà campo. Nel terzo quarto, dove può sembrare dai numeri che abbiamo dato meno, abbiamo invece costruito molto ma, nonostante la scelta di buoni tiri, purtroppo non sono entrati. Contestualmente, siamo stati puniti dalla transizione degli esterni avversari, sebbene siamo riusciti a contenere Marino. Nel finale, dopo esser rientrati, non siamo stati premiati, facendo parecchia fatica a costruire, penalizzati anche dalle penetrazioni di Sabatini».E’ soddisfatto a metà il capo allenatore scafatese, che però riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche nell’ultimo scellerato possesso, gettato alle ortiche da Sanguinetti. «Analizzando i numeri della partita – ha continuato – devo ammettere che sono stati i dettagli a penalizzarci. C’è mancata solo un pizzico di fortuna ed un po’ di certezza in più. L’errore di Sanguinetti sulla sirena? Vorrei rivedere meglio l’azione, ma credo che ci sia stato un fallo su di lui. Peccato, meritavamo la vittoria, ma loro hanno dimostrato di essere più avanti di noi».L’addio di Hamilton e l’assenza prolungata di Ghiacci (infortunato), nonostante il recupero di Di Capua (in campo, anche se non al top), hanno sicuramente condizionato il rendimento di una squadra, che sta comunque continuando a crescere, settimana dopo settimana. «Ci manca una lira per fare cento. Stiamo facendo buone cose, ci alleniamo bene e con intensità, ma forse questo non basta e dobbiamo fare di più. Possiamo dire ancora tanto, ma non dobbiamo dimenticare dei problemi fisici e strutturali della squadra, che ancora ci penalizzano, anche se Di Capua si è mosso bene al suo rientro. Hamilton? Aveva difficoltà a giocare con gli altri, a prescindere dalle sue indubbie qualità. Non so se lo sostituiremo, perché dipende anche da cosa offre il mercato – ha chiosato – ma per ora lavoro con questo roster».Delusione e rabbia per lo scivolone del Pala Ponte Grande si appalesa anche nei volti degli atleti. «Siamo delusi, perché non ce va dritta una: potevamo vincere contro Treviglio e riprenderci un po’ in classifica. Siamo anche arrabbiati – ha dichiarato il pivot Bisconti – perché l’avversario non ci ha affatto demolito, ci ha superato solo per la mancanza di cinismo da parte nostra e a causa di alcune nostre piccole disattenzioni. Senza quel parziale subito nel terzo quarto, saremmo rimasti in partita e magari avremmo fatto risultato». La buona prova del lungo gialloblù non è bastata a conquistare un successo, che non pregiudica comunque il cammino dei gialloblù in questo campionato. «La mia prestazione passa in secondo piano, perché volevamo i due punti, che abbiamo regalato agli avversari. Non ci demoralizziamo, non siamo inferiori a nessuno ed abbiamo tutto il tempo per riprenderci, sperando che la fortuna ci assista un po’ in più – ha chiosato – e lavorando sodo negli allenamenti, perché la svolta può arrivare da un momento all’altro». Antonio Pollioso