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AZZURRO NAPOLI, QUALE FUTURO?


Terminato il campionato sul parquet da otto giorni con l'ultima sconfitta di Mantova, ottenuta ancora in condizioni di emergenza e' gia' iniziata anche se sotto traccia e senza proclami, un'altra e sicuramente ben piu' importante partita per l'Azzurro Napoli, quella della sopravvivenza del club, con l'a.d, Fabio Muro, rimasto praticamente solo con il main sponsor, Givova, che potrebbe confermare anche per il futuro il suo impegno, a sostenere i costi in questi ultimi mesi davvero difficili della stagione, ma sicuramente deciso a non mollare anche per il futuro e a ristrutturare anche il club che ha bisogno di un nuovo general manager e che avra' sicuramente anche un nuovo presidente dopo l'"era" Balbi. Muro, che ha ribadito ultimamente che il basket cittadino di vertice avra' comunque un futuro, con la preziosa consulenza dell'ing Boldoni, da sempre vicino alle sorti della societa' partenopea, conta a breve di allargare la base dei soci e la relativa disponibilita' economica a disposizione, ripianare tutti i debiti esistenti, lodi in essere con tesserati e altro e comunque iscrivere regolarmente la squadra entro il 30 giugno al prossimo torneo di A2 unica, ma soprattutto dare una svolta definitiva alla situazione e risposte precise e concrete ai tifosi e ad un ambiente parso decisamente depresso per gli ultimi accadimenti, ma speranzoso di avere ancora il basket di un certo livello a Napoli. Sul parquet, la squadra targata Givova Flor do Cafe', ha concluso la sua tribolata e davvero poco fortunata stagione agonistica e che nei presupposti iniziali avrebbe dovuto avere ben diverso epilogo, all' ultimo posto della classifica in A2 Gold di basket maschile, con soli 11 punti (3 di penalizzazione) e sole sette vittorie. Ora, dopo il classico "rompete le righe", ci saranno sicuramente parecchi addii e piu' che probabilmente una rivoluzione radicale nel roster, che sara' conseguente al budget che si mettera' insieme per la prossima stagione: il divorzio da coach Marco Calvani e' la prima questione sul tappeto. Il coach romano ha un contratto biennale in essere e il pieno apprezzamento dei dirigenti, per il proficuo lavoro svolto, spesso, in condizioni molto precarie. Si tentera' di trattenerlo, proponendogli nuove prospettive, o ci sara' la separazione, che sembra per ora, la soluzione piu' probabile.