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NAPOLI E SCAFATI, I POST PARTITA DEI DUE ALLENATORI, MILICIC E BONICIOLLI


 QUI NAPOLIQueste le parole di coach Milicic al termine della gara con Tortona:" Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Siamo stati solidi in difesa. Abbiamo rimontato con entusiasmo, spinti dall'energia del nostro pubblico. Era da un po' che ci mancava il sorriso e rendere felici i tifosi e tutta la famiglia del Napoli Basket.Sono emozionato per essere riuscito a tornare al successo,nell'ultima gara dell'anno solare.Sapevamo che sarebbe stato necessario combattere per ogni centimetro del campo, e per tutti i 40 minuti. Questa sera avevamo a dirigere la gara un arbitro di Eurolega, ed altri due arbitri che tutto avrebbero voluto fare, tranne rimediare una brutta figura, essendoci inoltre anche Luigi Lamonica ad osservarli. Forse, per eliminare qualche dubbio di interpretazione, avremmo bisogno di poter richiedere qualche challenge in più. Durante la gara ho cercato di restare calmo, di non prendere falli tecnici, pensando che gli arbitri possono sbagliare come noi."QUI SCAFATICoach Matteo Boniciolli, al termine del match con Trento: «Nella mia vita di allenatore ho imparato che non c’è collante più solido della consapevolezza di fare fatica insieme. E’ stato questo il primo valore su cui è stata costruita questa vittoria di grandissimo livello. La solidarietà e la consapevolezza che la mia fatica non è quella di un singolo, ma di un gruppo e che pertanto va rispettata, non tradita con tiri forzati, palle perse o atteggiamenti difensivi molli. Quando sono arrivato a Scafati tutti mi avevano detto che questa è una squadra costruita per attaccare e fare un canestro più degli altri, non per difendere. Tenendo i giochi offensivi di Sacripanti, abbiamo iniziato a lavorare sodo sulla organizzazione difensiva, perché servono regole chiare e certezze soprattutto quando sai di non disporre di una squadra che ha istinti difensivi. In questa squadra, a differenza di altre, se uno viene battuto, interviene un secondo in aiuto e, all’occorrenza, anche un terzo. Trento arrivava a questa partita con un attacco da 86 punti di media e, nonostante l’emergenza in cui siamo scesi in campo, senza ala forte e centro titolari, ne abbiamo preso 62: questa è la base di qualsiasi vittoria, perché quando tieni una squadra come Trento a 62 punti, puoi permetterti di sbagliare anche un tiro facile. Abbiamo visto Mouaha difendere come un assassino. Abbiamo visto quattro uomini fare cambio sistematico senza averlo mai provato, grazie alla loro cultura cestistica, facile da far venire fuori quando sei dentro al sistema. Abbiamo visto Logan giocare 31’ e negare gli hand off, sebbene non sia notoriamente un gran difensore. Questo è stato il modo migliore di finire l’anno, facendo contenti i nostri tifosi. Dopo due giorni liberi prepareremo la partita di Tortona. Siamo ad una partita dalle Final Eight, a cui ho partecipato cinque volte, tre in A2, disputando due finali ed una semifinale, e due in A, disputando due finali. Quando si arriva a giocare quella competizione, tutto è possibile e questa società, i suoi tifosi e la presidenza, meritano le Final Eight, che dovremo conquistare contro una squadra che gioca in Europa ed ha un nuovo allenatore molto esperto».