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MATCH REVIEW: La Juve è ancora viva


Ricordate la Juve di qualche tempo fa? No, non quella del calcetto, quella vera. La Juve che riusciva a giocare da grande squadra ma con la capacità di soffrire di una provinciale. La Juve di ieri sera, e qui passiamo ovviamente al calcetto, ha ricordato quella sorella ben più grande e importante. Schierata con l'albero di Natale (se non usi questo modulo ora...quando?
) è riuscita a mantenere la solita quadratura tattica supportata però dalla classe e dalle giocate illuminanti di quel grande giocatore che si conferma essere Giuliano Morandini. E' come se la sua presenza infondesse anche ai compagni una maggiore convinzione nei propri mezzi. Ed è forse per questo che Pezzotti riesce a diventare (quasi) un mastino da difesa, Ottoboni un portiere, Borsani un vero e proprio regista arretrato capace per una volta non solo di difendere ma di creare con la giusta continuità. Morandini regala una bella tripletta e sia Godano, sia Sebastiani non vogliono sfigurare e inventano due perle. Fin dall'inizio è la Juve a giocare meglio e a fare la parte della lepre. Sul piano del gioco questa volta non bastano le spiccate individualità nerazzurre e si capisce fin da subito che Aniorte e Yannich troveranno più difficoltà del solito. I bianconeri si portano addirittura sul 3-0 e chiudono una frazione dominata sul punteggio di 4-1. Va detto che nell'Inter non vi era Solbiati che ultimamente fra i pali aveva regalato grandi prestazioni e che c'era un rigore su Aniorte non fischiato tuttavia credo che non sia peccato di superbia quello di definire perfetta la prova degli uomini di Ottoboni nel primo tempo. Nella ripresa le cose cambiano. L'assalto nerazzurro è praticamente costante dal primo all'ultimo minuto ma il fortino juventino, pur vacillando a più riprese, resiste e un bellissimo gol su punizione di Giuliano ristabilisce le distanze nel momento più difficile. I bomber dell'Inter, Franchi e Petrolati, per una sera non vedono la porta così come Aniorte e solo Yannich continua a mantenere la sua media realizzativa. Il fortino resiste anche dopo l'espulsione di Sebastiani. La Juve aveva una missione e l'ha compiuta: restare in corsa. L'Inter non deve drammatizzare la situazione perchè resta decisamente la favorita nella corsa scudetto....anche se difficilmente potrà brindare prima del 18 Gennaio prossimo. I nerazzurri non hanno giocato una brutta partita. I meriti della Juve sono sicuramente maggiori dei demeriti di Fabrizio & Co. Alla fine del match proprio il capitano è parso molto polemico sull'arbitraggio che avrebbe, a suo dire, falsato l'incontro. Ci sembra eccessivo e non rende il giusto merito allo spettacolo dato dalle due squadre; insieme a Juve - Milan 2-1 la partita più bella e combattuta del torneo.