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Regalare una tessera di partito come se fosse l'abbonamento al digitale terrestre?


E' da un pò che non ho in tasca una tessera di partito. Quando l'ho fatta per la prima volta però mi fu insegnato il senso profondo di quel gesto. Un senso di appartenenza, di riconoscimento, di consapevolezza. Un gesto del tutto personale e impossibile da delegare....figuriamoci da "regalare". Ecco perchè rimango basito davanti all'invito del nostro Premier a regalarsi e regalare agli amici la tessera del suo partito. Per l'ennesima volta ha dato prova di voler distorcere il senso profondo di un gesto importante quale il tesseramento. Non è il club degli scacchi ne l'abbonamento al digitale terrestre. Per non parlare del fatto che ricoprendo una carica istituzionale forse non era il caso di lanciare una "campagna" di tesseramento in prima persona (e se non in prima persona, in quale altro modo?). Formalismi? No. Segnali. Che permettono di identificare ancora un grande uomo politico e averne rispetto anche se lo si ritiene un avversario. Quel rispetto che Fini, ad esempio, si è guadagnato con dichiarazioni e atteggiamenti da vero Presidente della Camera impersonando al meglio quello che il ruolo gli richiede. Paradossalmente ha detto e fatto più cose "di sinstra" lui che l'intero PD o quel che resta della sinistra che ora chiamano "antagonista" ( più adatto "invisibile" come termine).