La Juve ha compiuto la missione. Era importante vincere per arrivare al big match scudetto con la reale possibilità di portare questo campionato allo spareggio contro ogni pronostico fatto nella prima metà del campionato quando pareva esserci un vero abisso fra nerazzurri e bianconeri. Il Milan ha fatto quello che ha potuto con motivazioni sicuramente minori ma determinato a non vedere concretizzare sulla propria pelle il primo verdetto della stagione. Verdetto che purtroppo per i rossoneri è arrivato: matematicamente ultimi con 3 giornate d'anticipo. Resterà (forse) il fascino di essere arbitri della corsa scudetto se la Juve batterà l'Inter visto che poi i rossoneri dovranno incontrare le due avversarie nei recuperi. Ma veniamo alla partita. La Juve si è schierata con la stessa formazione vittoriosa contro l'Inter prima di Natale. Cucchi al posto di Ottoboni fra i pali e Oliva per l'assente Morandini a centrocampo. Milan con l'inattesa assenza di Corizzato ma con la sorpresa Cacciapaglia che non è ancora partito per l'Irlanda. Lorenzin tra i pali (ancora rimandato il rientro di Latrecchiana), Pasotti, Mohamed, Musazzi, Cucchi Paolo e Bonetti a completare lo schieramento. Buon Milan nella prima frazione. Reagisce al gol del vantaggio bianconero e, pur subendo altre due segnature, non rende per nulla tranquilla la vita alla difesa juventina con attacchi ben costruiti sull'asse Pasotti-Mohamed ben supportati da Bonetti. Purtroppo Musazzi, che ogni tanto inventa qualcosa di veramente interessante, è troppo spesso impreciso e perde nettamente il confronto con il suo marcatore (Borsani). Nella ripresa (solito) tracollo rossonero. La Juve inizia a soffrire sempre meno e ad aumentare il distacco dagli avversari. Quando Bone segna il secondo gol rossonero (in un batti e ribatti da gollonzo di Mai dire Gol) gli juventini ne hanno già fatti 6. Alla fine saranno 10. Sebastiani con il poker di ieri sera raggiunge Filippo Petrolati in testa alla classifica cannonieri. E adesso...largo alla partitissima.
MATCH REVIEW: Buon Milan per un solo tempo...poi solo Juve
La Juve ha compiuto la missione. Era importante vincere per arrivare al big match scudetto con la reale possibilità di portare questo campionato allo spareggio contro ogni pronostico fatto nella prima metà del campionato quando pareva esserci un vero abisso fra nerazzurri e bianconeri. Il Milan ha fatto quello che ha potuto con motivazioni sicuramente minori ma determinato a non vedere concretizzare sulla propria pelle il primo verdetto della stagione. Verdetto che purtroppo per i rossoneri è arrivato: matematicamente ultimi con 3 giornate d'anticipo. Resterà (forse) il fascino di essere arbitri della corsa scudetto se la Juve batterà l'Inter visto che poi i rossoneri dovranno incontrare le due avversarie nei recuperi. Ma veniamo alla partita. La Juve si è schierata con la stessa formazione vittoriosa contro l'Inter prima di Natale. Cucchi al posto di Ottoboni fra i pali e Oliva per l'assente Morandini a centrocampo. Milan con l'inattesa assenza di Corizzato ma con la sorpresa Cacciapaglia che non è ancora partito per l'Irlanda. Lorenzin tra i pali (ancora rimandato il rientro di Latrecchiana), Pasotti, Mohamed, Musazzi, Cucchi Paolo e Bonetti a completare lo schieramento. Buon Milan nella prima frazione. Reagisce al gol del vantaggio bianconero e, pur subendo altre due segnature, non rende per nulla tranquilla la vita alla difesa juventina con attacchi ben costruiti sull'asse Pasotti-Mohamed ben supportati da Bonetti. Purtroppo Musazzi, che ogni tanto inventa qualcosa di veramente interessante, è troppo spesso impreciso e perde nettamente il confronto con il suo marcatore (Borsani). Nella ripresa (solito) tracollo rossonero. La Juve inizia a soffrire sempre meno e ad aumentare il distacco dagli avversari. Quando Bone segna il secondo gol rossonero (in un batti e ribatti da gollonzo di Mai dire Gol) gli juventini ne hanno già fatti 6. Alla fine saranno 10. Sebastiani con il poker di ieri sera raggiunge Filippo Petrolati in testa alla classifica cannonieri. E adesso...largo alla partitissima.