Società e cultura
Globalizzazione e meticciamento! L'universo in pillole« L'aquila e il gabbiano | Il paradosso del nostro tempo » |
Le lacrime sono parole che non nacquero,
sentimenti che ammutolirono,
sono sorrisi che non attecchirono,
la fede che fu contraddetta dalla disperazione.
La lacrima è la voce dei rassegnati.
È frutto della pace rubata al cuore ancora giovane,
che si è perso senza essere assaggiato.
Acqua che tracima dal suo letto senza direzione.
La lacrima è il grido che non può essere udito.
Sono reticenze collocate nel finale di chi non ha potuto continuare.
È il momento di dare il nodo in gola,
è l'angoscia espulsa per castigare l'anima di chi non ha potuto amare,
è la tristezza che si è stancata di restare accantonata,
è il canto che non ha motivi,
è il motivo di chi si rassegnò e si arrese.
Dio fece la lacrima per esternare quello che la paura rivela
o che l'allegria non supera.
La verità che non può essere detta,
il dolore che non può essere sentito,
il destino che non può essere mutato,
solamente vissuto...
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Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 03:13
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 22:40
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 22:05
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 18:12
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 17:04