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La gigantesca linea di faglia attivata dai terremoti di domenica scorsa 20 maggi...o 2012 (stelle gialle) e poi da quelli altrettanto violenti di oggi 29 maggio 2012 (stelle arancioni). La linea viola rappresenta la faglia attivata in profondità mentre la successione dei terremoti dell'ultima settimana (stelle gialle più stelle arancioni) disegna in una sequenza quasi maniacale la corrispondente linea di faglia che si è rotta in superficie. Una linea di faglia lunghissima partita da Ferrara domenica scorsa e arrivata oggi in Lombardia dopo aver percorso da est ad ovest quasi 80 Km. Le linee rosse sono le principali faglie sepolte in profondità sotto la Pianura Padana. I terremoti di domenica avevano rotto un segmento di faglia lungo quasi 50 Km (stelle gialle) mentre i violenti terremoti di oggi hanno rotto un nuovo segmento di faglia lungo per ora una trentina di chilometri. In verde infine i tre terremoti più forti (maggiori di 4,5 richter) dal 1° gennaio 2011 al 19 maggio 2012, terremoti che avevano rotto dei segmenti sempre della stessa struttura di faglie (Pieghe Ferraresi) ma molto più in profondità. Se la faglia dovesse continuare a rompersi progressivamente verso ovest dove potrebbe arrivare? Le Pieghe Ferraresi, le Pieghe Emiliane e le Pieghe del Monferrato rappresentano il limite dell'Appennino che sovrascorre verso nord est sulla zolla adriatica al di sotto della Pianura Padana. Tutta questa struttura appenninica, dopo essere passata a metà tra Modena e Mantova (posizione dell'ultimo terremoto, ultima stella arancione ad ovest), continua a scendere verso ovest - sud ovest raggiungendo Parma e Reggio Emilia dove risale verso nord ovest per rientrare in territorio lombardo e raggiungere il Piacentino e il sud Milanese. Di certo sarebbe un fatto davvero insolito per il nostro paese e soprattutto per quella zona, classificata fino a una settimana fa a bassa sismicità, se la faglia dovesse proseguire ancora il suo viaggio verso ovest con altri forti terremoti. Rotture di faglie a catena così lunghe e anche più lunghe si sono osservate fin'ora solo sulle più grandi faglie tettoniche del pianeta (la faglia di S.Andreas in California, le faglie Giapponesi, quelle di Sumatra ecc..). Resta il fatto che per noi è già eccezionale una rottura così lunga, quasi 80 Km! Michele Boncristiano Fonti consultate: La distribuzione delle faglie è quella di uno studio dell'Istituto Nazionale di Geofisica “Evoluzione tettonica plio-quaternaria dei fronti di accavallamento nord-appenninici (transetto Bologna-Ferrara, Italia): implicazioni sismotettoniche”, 2009, G. Toscani, P. Burrato, D. Di Bucci, S. Seno, G. Valensise http://aldopiombino.blogspot.it/2012/05/scusate-la-mia-lunga-assenza-ma.html http://ingvterremoti.wordpress.com/2012/05/26/terremoto-in-pianura-padana-emiliana-inquadramento-geologico-2/Visualizza altrodi: Michi Boncristiano