Sottouncielodistelle

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*Due amici inseparabili.* [Voglio raccontarvi una storia, capitata per caso sulla mia pelle, così potete regolarvi di conseguenza! Il piccolo Giovanni (detto Giò lo zoppo) e Tommaso erano arrivati all'istituto per bambini senza famiglia lo stesso giorno, pochi mesi dopo la nascita. Le volontarie erano molto buone con loro, un po' meno i bambini della scuola pubblica che frequentavano. Erano crudeli spesso con il timido Giovanni, ma Tommaso sapeva metterli a posto, perché era un bambino robusto e intelligente: il più bravo a scuola e il più svelto in cortile. Era Tommaso che aiutava Giovanni, gli stava sempre vicino. Lo consolava quando aveva paura, lo aspettava durante le passeggiate, giocava con lui perché non sentisse la malinconia del suo handicap, lo faceva ridere raccontandogli le storie buffe. All'istituto venivano spesso le coppie che facevano conoscenza con i bambini e li portavano fuori a mangiare in vista di una possibile adozione. Nes...suno, però, si interessava a Giovanni e Tommaso e tutti inventavano sempre una scusa. Lo aveva fatto solo due volte il dottor Arturo e sua moglie Anna. Una domenica, il dottor Arturo chiamò Tommaso e lo guardò negli occhi: "Sei un bambino veramente in gamba! Ti piacerebbe venire a vivere con noi? Saresti in affidamento per un po', ma noi ti vorremmo adottare. Come un vero figlio. Che ne dici?". Tommaso rimase senza parole. Avere una mamma e un papà, come tutti! "Oh, oh s-s-sì, signore!", mormorò. Improvvisamente la gioia svanì dai suoi occhi. Se Tommaso se ne andava, chi si sarebbe preso cura del piccolo e zoppo Giovanni? " lo... vi ringrazio tanto, signore" disse. "Ma non posso venire, signore!". E prima che il dottore scorgesse le sue lacrime, corse via. Poco dopo, il dottore lo venne a cercare con una delle volontarie. Tommaso stava aiutando Giovanni a infilarsi la scarpa speciale. Il dottore lanciò uno sguardo penetrante a Tommaso: "È per lui che non hai voluto venire a stare con noi, figliolo?". "Beh, si..." disse sottovoce Tommaso, "io... io sono tutto quello che lui ha..." rispose il bambino.] (dal Web. Autore non conosciuto) by Tommaso