Sottouncielodistelle

lirica albertomattei


-Luna di giorno al di là del Vetro-Chi leviga, chi scava, chi odora le mani di questa donna che ha perduto il conto dei suoi anni erovista nelle intemperie del giornoe si arrovella, scervella, livella in una posa plastica, mai resa agiustizia in un corpo che è sassoe non può piegarsi a raccoglierepiù le margherite di campo ed ifragranti e selvaggi funghi dei boschi.Solo il pensiero mi ha giustificataquando ho buttato in mare i miei vent'anni; ho sofferto figli e dipinto pace e brace e ho sorriso nelle foto. Portato bagagli, strofinato panni e dispensato affanni e disperso profumi nell'aria, incollato petali alle rose digennaio perché i vostri vasi fosserosempre pieni e colorati. Ho rapito la Luna e sono stata spettatrice dei miei parti che allargavano le illusioni dei maschi e scaldavano le brocche da latte per vestire lo stomaco e trasparire la rugiada tutt'intorno, quando d'improvviso mi hai riconosciuta e assomigliata. Ora, qui, seduta sugli spiriti dell'aria perdo il conto di tutto e anche il dolore - che la natura piano spegne - mi pare già risolto. Qualcuno davvero risolverà il vostro? Qualcuno mi somiglierà domani? Mentre mi vesto d'anima avverto il ghiaccio che s'insinua e il dono che si allontana. Tutto intorno adesso tace mesto e lesto e presto il giorno mi soffia sul cuore....varrà ancora, consumare ossigeno alla terra!!albertomatteihttp://www.youtube.com/watch?v=0oaak3m63CY&list=PL7BC7483D2BF58976