Sottouncielodistelle

Alberto Matteiha pubblicato qualcosa suFoglie d' erba


E' meglio covare un rancore che fingere un inverosimile abbraccio, se questo influenza la commedia fino ad improvvisarti venditore del perdono, e farti lavare l'innocenza sulle sporche macerie domestiche mai gratificanti. E' bene - quindi - annientare chi ti ha calpestato, perché sapeva per cosa si esaltava quando ti stava maltrattando. Si deve essere, senza mai guardare al passato con nostalgia, siccome non sarà mai stato affatto migliore del nostro presente. E così spendere ogni giorno della propria vita a cercarsi negli occhi degli altri, trovando quelli che sono nudi a noi, che specchiarsi a forza in tutti. E' meglio avere erba da calpestare e affondarci il piede mentre si cerca la via nascosta sotto il cielo trionfante, che fingersi malati per farsi trasportare. E' meglio avere il volto aperto che a stento contiene il sorriso e crea specchi d'anima pura e chiassosa, che sorridere lontani chilometri ma con compostezza e riservati, anche se in gola ti si chiude un delirio frenetico che distrae la tua vera natura. E' meglio uccidere il tempo anziché uccidere se stessi e - con uno scatto imprevedibile che trasale il gelo - spiazzare lo smarrimento per sommergerlo sotto un cumulo di foglie ingiallite una mattina monocroma d'inverno. Ora che la primavera è arrivata mi tocco la punta del naso, acumino le mie frecce invisibili per colpire il tempo che procede infinito e guido il rumore del mio convoglio ad est. Ho davvero trovato una traccia di eternità stanotte: un bambino invisibile la cui ombra entra nella casa e si lava le mani per il desco. albertomatteiRichard Wagner - Cavalcata delle Valchirie