Sottouncielodistelle

(da"Passaggio per il Nuovo Mondo" di albertomattei)


Quarto. C’è un momento di non tempo tra la notte che finisce ed il giorno che arriva. Un momento di stasi in cui tutto è fermo; come se il tempo fosse spettatore: e sta lì, guarda, in attesa; è come se la diapositiva del proiettore stesse cambiando: e cambia. Arriva il giorno. Forse è solo un attimo e quelli che dormono non lo possono avvertire, mentre quelli che sono svegli, o hanno fatto da nottambuli forse, per la troppa stanchezza accumulata, sono troppo distratti. L'uomo stava in quel momento, ma riuscì ad avvertirlo. Sentì come una scossa che gli percorse tutto il corpo, un fremito che non dava segno di volersi attenuare in tempi brevi. Ci si sente veramente scoperti, senza difese, senza protezioni. L'unica protezione è stare ad aspettare. Stare a guardare. Respirare profondamente. E’ ciò che l'uomo fece. Rimase allo scoperto a guardare in un estasi profonda che non gli dava né pace, né timore. Con la schiena appoggiata alla spalliera del letto, il petto nudo, vedeva i propri peli in controluce, quella luce che stava arrivando, dapprima timida, per poi invadere, senza timore, tutto il intorno. Non c'erano pensieri nella sua mente. Il suo corpo - quello che aveva condizionato i sensi, le sue reazioni - era pago, quella notte d'amore lo aveva scaricato di alcune tensioni: lavato? Credo proprio di sì. In un certo senso purificato. Fare l'amore è, a volte, una pratica indispensabile, anche se lo si fa per solo sesso. Sentì il bisogno di andare al bagno, ma non voleva alzarsi, voleva far durare più a lungo quella sensazione; stette lì a guardare Margherita che, mentre dormiva, con la mano appoggiata sul pube di lui, emetteva dei profondi respiri, muoveva i muscoli facciali, per poi distenderli. Era bella, bella, e gli piacque pensare che, quella donna, sarebbe potuta diventare la sua donna, la sua compagna. Ma chissà, forse solo un sogno. Ecco. Puntuale, subito dopo il momento magico, arrivava la negazione. L'impossibilita` di avere, di avere per poter essere; essere un uomo normale come tanti. Desiderava tanto essere un " normale". E in barba a Carlo Marx, assertore del "più si ha e più si aliena la propria vita", aveva voglia di avere. Avere, avere un amore: l'amore di una donna e forse anche di lei. Di lei con la quale era stato tutto cosi` naturale, spontaneo. Una donna con un'esperienza alle spalle, che magari sapesse ciò che va evitato perché non ci siano screzi; gli stava piacendo l'idea. Forse un po’ troppo, per questo era felice. Meglio aspettare che tutto fosse venuto da sé, senza forzare la mano. Aspettare. In questi pensieri pacati, tenui, rassicuranti, trovò la via di un nuovo sonno, e gli occhi parvero capire chiudendosi lentamente. Non sapeva che ore fossero, il sole era già alto e, come sempre prepotente, era entrato, senza bussare, dalla finestra della sua stanza. Girato su di un fianco come era avvertì, dietro sé, la freddezza di un vuoto, si girò di scatto, sgranò gli occhi e....., il letto era vuoto, ancora una volta lei se ne era andata. Ma perché, perché. Perché proprio ora? Cazzo. Allora era un vizio quello e per la seconda volta lui ci era cascato, altro che progetti, si meritava un pugno in faccia. Gli era capitato due volte in tutta la sua vita di sentirsi usato dalle donne, ma erano più grandi di lui, allora era solo un ragazzo inesperto, poteva succedere, ma ora no! No, ora proprio non lo digeriva. Madonna che rabbia. Che senso ha comportarsi così, se non voleva coinvolgimenti avrebbe potuto dirlo, ne avrebbero parlato tranquillamente e tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi. No! Invece lei aveva scelto la via della fuga, dell'approssimazione e, magari, se si fossero ritrovati, avrebbe fatto nello stesso modo. No, non glielo avrebbe permesso. .....mm.......Ma chi se ne frega, una doccia e poi scendiamo. (da"Passaggio per il Nuovo Mondo" di albertomattei)Antonio Onorato - Voglio star con te