Sottouncielodistelle

quello che non ho avuto e che non ho dato... pianto


Conosco una persona che ha accompagnato suo padre fino ai suoi ultimi istanti. In ospedale, l’infermiera stava spostando l’anziano dal letto alla poltrona per cambiare le lenzuola, quando il mio conoscente ha detto «Lascia che ti aiuti». Si è fatto forza e, per la prima volta, ha preso in braccio suo padre. Ha fatto poggiare il viso del genitore contro il suo petto e l’ha sollevato; quel padre consumato dal cancro, piccolo, rugoso, fragile e tremante. Rimase ad abbracciarlo per un bel po’, un tempo equivalente alla sua infanzia, alla sua adolescenza, un tempo interminabile. Coccolandolo. Accarezzandolo e calmandolo. E gli diceva a bassa voce «Sono qui, sono qui, papà» . Alla fine della sua vita, quello che un padre vuole è che suo figlio gli dica che è lì con e per lui.”