Sottouncielodistelle

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Questa e' da leggere bellissima.... Me ne vado. Mi lascio e vado via. Non voglio più trovare quello che sono ancora e squarterò ogni pensiero che mi riporterà dove sto. Lascio tutto così com'è: ogni piatto in cucina, quadri, foto e ricordi muti che il tempo ha reso invisibili, plasmati e ormai indifferenti su di me. Lascio le strade sulle quali srotolavo parole silenziose, affogate piangenti sull'asfalto della Sera. A destra svoltavo per tornare a casa, dritto avanzavo per cercarmi meglio. Lascio lo sgomento, i sospetti, i dubbi e le speranze che giravano tra le ruote e si confondevano con il rumore del motore, della radio una canzone, e prendevano sempre più rincorsa verso le incomprensibili ostinazioni. Lascio la noia, le sterili attese, le fermate e il tempo in segreta solitudine per rispondere alle menzogne più veritiere. Lascio il mio dolore, che sgusciava ansimante e di sudore tremante, quando da me scappavo, osare volevo e uno stop puntualmente mi frenava. Lascio la fiducia che bruciava tra le braci del camino, e volava disperdendosi, leggera, trasformata in coriandoli spezzati. Lascio le illusioni che coloravano di pena ogni mio giorno, e mi rubavano ore, anni e sorrisi che ormai per sempre ho perduto. Lascio la paura e l'incomprensione, che rendevano affannoso il mio respiro, rallentavano i miei passi e tra la folla diventavo un puntino. Lascio la tristezza che non mi svegliava più ogni mattina, ma dentro i miei occhi si infilava, fissa il nulla guardava, e nel silenzio, col vuoto mi paralizzava. Lascio il mare e i suoi racconti, che sempre in nuove onde mi mostrava e quando ero triste, più a me si avvicinava, per rubare le mie spine e portarle via con sé. Lascio il cielo blu cobalto, delle ore 19:00, lo guardavo e chiudendo gli occhi lo abbracciavo, forse solo in esso mi ritrovavo. Lascio me, non so più chi sono. Ed essere così non voglio più. (#luxsxs)