Sottouncielodistelle

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Frammenti di storia lastrigiana: La piccola Laura e l’orco…..”mi avevano detto che gli orchi erano i tedeschi, ma il mio orco invece si nascondeva fra quelli dove io avevo riposto la mia fiducia”….Oggi vi racconto la mia storia.E’ orrenda vi avverto, prima di continuare a leggere valutate se riuscirete a reggere lo sdegno. Ero riuscita a sopravvivere ai tedeschi, quelli che tutti, i miei genitori, i miei amichetti, mi dicevano “sono cattivi”, “uccidono tutti”… e finalmente quegli uomini cattivi erano andati via.Mai, ma davvero mai, avrei pensato che l’orco che mi ha strappato la mia giovane vita, si nascondesse fra quelli che tutti gli adulti, i miei genitori, i miei amichetti, festeggiavano mentre entravano a Lastra a Signa.Entravano sorridenti, invece i tedeschi erano impauriti, impazziti, tesi, cattivi e urlavano sempre.Entravano senza combattere, con le armi in spalla, invece i tedeschi avevano sempre un’arma in mano e una di riserva in spalla, bombe infilate nelle cinture e negli stivali, e si guardavano sempre intorno, come chi sa che sta per morire.Entravano puliti, invece i tedeschi erano sporchi, sudati e fangosi, si nascondevano come topi tra le macerie dei bombardamenti e sull’argine dell’Arno fangoso, tentando di non finire sotto una bomba degli aerei.Profumavano di lavanda, mentre i tedeschi puzzavano di rancore, rabbia cieca e paura.Regalavano sigarette ai grandi e cioccolata a noi bambini, i tedeschi invece non ricevevano più nulla dalle loro retrovie e quindi come lupi affamati raziavano a noi tutto quello che gli serviva.E un’altra cosa…baciavano…abbracciavano e baciavano le donne e le ragazze, mentre i tedeschi non baciavano nessuno, forse perché sentivano addosso la nera signora ed avevano paura di baciare per sbaglio quella.Io non ero ne donna ne ragazza, io ero una bambina, e la sola idea di baciarti una guancia, orco schifoso, mi repelleva.Ero solo una bambina.Orco maledetto, tientelo il tuo cioccolatino se il prezzo è questo.Ma tu, verme schifoso, davanti alla mia Dignità, al Coraggio di una bambina a fronte della tua nullità, non hai saputo fare altro che uccidermi, ho preferito la lama del tuo coltello con cui mi minacciavi al petto piuttosto che le tue luride mani addosso!Poi sono stata riuccisa tante altre volte, da chi ancora meno mi aspettavo, da chi ha annotato sul registro “morta per tragica fatalità”…si la fatalità di trovare un orco, uccisa da chi ha costretto i miei genitori a non scrivere niente sulla mia lapide per non mettere davanti alle loro colpe i “liberatori”, uccisa da chi ha da sempre cercato di oscurare la mia storia, uccisa nuovamente da chi al “campino” dove giocavo sempre e dove l’orco mi ha accoltellata, poi ha costruito un monumento, dedicato a tutti i caduti di guerra, e quindi non a me che sono stata assassinata da un orco, non dalla guerra.Non un cippo, non una lapide, non una iscrizione per me, piccola lastrigiana che ha preferito la lama alle angherie: da quassù ancora il mio coraggio non lo vedo a tanti di voi italiani!Mi hanno detto che adesso c’è una giornata dedicata alla violenza sulle donne ed al femminicidio…ebbene voi lastrigiani, in quella giornata, ricordate anche me: sarei diventata una donna anche io, non esponete oggetti rossi, ma la mia foto se avete un briciolo del mio Coraggio che ho dimostrato io nel difendermi!Io adesso sono qui, la foto della mia lapide vi guarda tutti negli occhi…sto con una mano in tasca come chi aspetta giustizia ed aspetta di vedere se ancora dopo 74 anni avete ancora paura di parlare di quello che mi è successo e di chi è la colpa.Dove non arriverà la giustizia umana, arriverà quella Divina.In Memoria ed Onore di una piccola coraggiosa lastrigiana.