Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

 

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Lettera a chi mi ha ferito

Post n°10427 pubblicato il 16 Marzo 2017 da patty1_mah

Quando continuate a provare risentimento nei

confronti di una persona, rimarrete sempre

attaccati a quella persona o a quella situazione

da un vincolo emotivo più forte dell’acciaio.

Perdonare è l’unico modo per sciogliere quel

vincolo e ottenere la libertà.

Catherine Ponder

Ti scrivo questa lettera, anche se non la leggerai mai.

Mi hai fatto male, tanto. In natura non esiste la

giustizia e io continuo a soffrire.

Tuttavia, oggi mi sono reso conto che in

qualche modo devo abbandonare questo

peso che mi porto dentro ed è ciò che farò.

Non voglio portare rancore, perché non è

un buon amico, per questo non lo voglio con me.

Il rancore fa provare paura, ed è precisamente

della paura che ho bisogno di liberarmi.

Non significa che ho paura di te, ho solo

paura di rivivere le mie sofferenze e di

ricadere nello stesso errore.

Per questo motivo, ho deciso che devo

affrontarti, stare faccia a faccia con te e

con tutto ciò che tu significhi; che tu sia

nella mia mente oppure no, devo farmi valere.

Se combatto questa paura, finalmente potrò

combattere anche tutte le altre.

Io ti amavo e mi fidavo di te, sai? In realtà

non volevo niente di straordinario e, se lo

avessi saputo, non ti avrei permesso di ferirmi.

Non dimenticherò mai questo dolore

insopportabile, né tutto quello che mi hai insegnato.

In fondo, posso ringraziarti per qualcosa.

Ho imparato che non possiamo dare a qualcuno

qualcosa che non vuole. Ti sei concesso il lusso

di farmelo capire molto chiaramente; e mi hai

fatto anche capire che è molto importante

sapere quando qualcosa nella tua vita va male e

ti sta consumando.
Ebbene sì, mi sono resa conto che sei stato

dannoso per me, tanto da impedirmi di andare

avanti per molto tempo.

Come disse qualcuno una volta, il vero odio è il disinteresse e l’omicidio perfetto è la

dimenticanza.

Non voglio lanciare una pietra in alto, perché

so che poi cadrà sulla mia testa.

Non mi renderebbe felice, aggiungerebbe

solo miseria alla mia vita senza senso.

Dicono che sanguinare non faccia male,

che è piacevole, come dissolversi nell’aria

o respirare profondamente. Vale lo stesso

con il dolore dell’anima, in qualche modo

ti anestetizza e ti rende incapace di capire

ciò che ti sta succedendo, finché non è troppo tardi.

Forse mentre scrivo queste parole scorrono

sul mio viso lacrime di sangue e di puro dolore,

ma sto riprendendo il comando su me stesso e

sto girando il timone, perché è arrivato il

tempo di andare avanti e superare quello

che mi hai fatto.

Voglio dirti che scrivo questa lettera perché

dietro queste parole coraggiose esiste un’enorme tristezza, un’infinita umiliazione e una lieve illusione. Sento che sto camminando su un vulcano mentre

la mia vita è appesa a un filo.

Sto camminando con addosso il peso di quello

che tu hai fatto alla mia anima.

Ho bisogno di poco per stare bene e per

questo devo liberarmi di tutto questo dolore.

Tutte le esperienze dolorose lasciano dentro

di noi un seme che crescerà e ci farà sentire liberi.

La verità è che oggi mi sono chiesto se potevo

fare qualcosa di importante, e allora ho deciso

di scrivere questa lettera. Questa lettera non è

per te, ma per me, per potermi liberare di te.

Mi sono fermato a pensare che non voglio

niente di negativo nella mia vita e mi sono

reso conto che tu facevi parte delle cose negative,

come il tuo modo di farmi sentire.

Sono giunto alla conclusione che riflettere su

di te è il più grande atto di amor proprio che

posso fare verso me stesso.

Oggi posso finalmente dire che mi hai

fatto un favore, perché ora più che mai

amo me stesso e so che non voglio trasformare

il mio corpo nella tomba della mia anima.

So che posso affrontare tutto ciò che ho dentro.

Non bisogna avere paura di vivere, bisogna

solo imparare di nuovo a farlo.

la mente è meravigliosa


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