Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Gennaio 2018

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Post n°11196 pubblicato il 29 Gennaio 2018 da patty1_mah

"Resta 
con chi 
continua
a cercarti
anche se
ti ha già
trovato..."
Alejandro Jodorowsky

 
 
 

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Post n°11195 pubblicato il 28 Gennaio 2018 da patty1_mah

Per non dimenticare
Storia delle foibe - La strage dimenticata
Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. È in quelle voragini dell'istria che fra il 1943 e il 1947 sono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani.
La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell'armistizio dell?8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano 'nemici del popolo?. Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l'istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Lo racconta Graziano Udovisi, l'unica vittima del terrore titino che riuscì ad uscire da una foiba. È una carneficina che testimonia l'odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l'italia e la Jugoslavia. Ma il dramma degli istriani e dei dalmati non finisce.
Nel febbraio del 1947 l'italia ratifica il trattato di pace che pone fine alla Seconda guerra mondiale: l'istria e la Dalmazia vengono cedute alla Jugoslavia. Trecentocinquantamila persone si trasformano in esuli. Scappano dal terrore, non hanno nulla, sono bocche da sfamare che non trovano in Italia una grande accoglienza. La sinistra italiana li ignora: non suscita solidarietà chi sta fuggendo dalla Jugoslavia, da un paese comunista alleato dell'uRSS, in cui si è realizzato il sogno del socialismo reale. La vicinanza ideologica con Tito è, del resto, la ragione per cui il PCI non affronta il dramma, appena concluso, degli infoibati. Ma non è solo il PCI a lasciar cadere l'argomento nel disinteresse. Come ricorda lo storico Giovanni Sabbatucci, la stessa classe dirigente democristiana considera i profughi dalmati 'cittadini di serie B?, e non approfondisce la tragedia delle foibe. I neofascisti, d'altra parte, non si mostrano particolarmente propensi a raccontare cosa avvenne alla fine della seconda guerra mondiale nei territori istriani. Fra il 1943 e il 1945 quelle terre sono state sotto l'occupazione nazista, in pratica sono state annesse al Reich tedesco.
Per quasi cinquant'anni il silenzio della storiografia e della classe politica avvolge la vicenda degli italiani uccisi nelle foibe istriane. È una ferita ancora aperta 'perché, ricorda ancora Sabbatucci, è stata ignorata per molto tempo?. Il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano ha dedicato la giornata del ricordo ai morti nelle foibe. Inizia oggi l'elaborazione di una delle pagine più angoscianti della nostra storia.

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, persone che camminano, albero e spazio all'aperto

 
 
 

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Post n°11194 pubblicato il 28 Gennaio 2018 da patty1_mah

Non voglio spogliarti dei vestiti,
quelli li toglierai tra un brivido e un sussurro,
voglio spogliarti l'anima,
per sentirne il profumo.
Stefano Ariel Dainelli
L'immagine può contenere: una o più persone

 
 
 

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Post n°11193 pubblicato il 26 Gennaio 2018 da patty1_mah

Sapevo che saresti stata troppo orgogliosa per tornare, 
così ho deciso di venire a prenderti.
Gabriel Garcìa Màrquez
L'immagine può contenere: una o più persone e persone in piedi

 
 
 

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Post n°11192 pubblicato il 25 Gennaio 2018 da patty1_mah

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Frammenti di storia lastrigiana: La piccola Laura e l’orco

…..”mi avevano detto che gli orchi erano i tedeschi, ma il mio orco invece si nascondeva fra quelli dove io avevo riposto la mia fiducia”….

Oggi vi racconto la mia storia.
E’ orrenda vi avverto, prima di continuare a leggere valutate se riuscirete a reggere lo sdegno. 
Ero riuscita a sopravvivere ai tedeschi, quelli che tutti, i miei genitori, i miei amichetti, mi dicevano “sono cattivi”, “uccidono tutti”… e finalmente quegli uomini cattivi erano andati via.
Mai, ma davvero mai, avrei pensato che l’orco che mi ha strappato la mia giovane vita, si nascondesse fra quelli che tutti gli adulti, i miei genitori, i miei amichetti, festeggiavano mentre entravano a Lastra a Signa.
Entravano sorridenti, invece i tedeschi erano impauriti, impazziti, tesi, cattivi e urlavano sempre.
Entravano senza combattere, con le armi in spalla, invece i tedeschi avevano sempre un’arma in mano e una di riserva in spalla, bombe infilate nelle cinture e negli stivali, e si guardavano sempre intorno, come chi sa che sta per morire.
Entravano puliti, invece i tedeschi erano sporchi, sudati e fangosi, si nascondevano come topi tra le macerie dei bombardamenti e sull’argine dell’Arno fangoso, tentando di non finire sotto una bomba degli aerei.
Profumavano di lavanda, mentre i tedeschi puzzavano di rancore, rabbia cieca e paura.
Regalavano sigarette ai grandi e cioccolata a noi bambini, i tedeschi invece non ricevevano più nulla dalle loro retrovie e quindi come lupi affamati raziavano a noi tutto quello che gli serviva.
E un’altra cosa…baciavano…abbracciavano e baciavano le donne e le ragazze, mentre i tedeschi non baciavano nessuno, forse perché sentivano addosso la nera signora ed avevano paura di baciare per sbaglio quella.
Io non ero ne donna ne ragazza, io ero una bambina, e la sola idea di baciarti una guancia, orco schifoso, mi repelleva.
Ero solo una bambina.
Orco maledetto, tientelo il tuo cioccolatino se il prezzo è questo.
Ma tu, verme schifoso, davanti alla mia Dignità, al Coraggio di una bambina a fronte della tua nullità, non hai saputo fare altro che uccidermi, ho preferito la lama del tuo coltello con cui mi minacciavi al petto piuttosto che le tue luride mani addosso!
Poi sono stata riuccisa tante altre volte, da chi ancora meno mi aspettavo, da chi ha annotato sul registro “morta per tragica fatalità”…si la fatalità di trovare un orco, uccisa da chi ha costretto i miei genitori a non scrivere niente sulla mia lapide per non mettere davanti alle loro colpe i “liberatori”, uccisa da chi ha da sempre cercato di oscurare la mia storia, uccisa nuovamente da chi al “campino” dove giocavo sempre e dove l’orco mi ha accoltellata, poi ha costruito un monumento, dedicato a tutti i caduti di guerra, e quindi non a me che sono stata assassinata da un orco, non dalla guerra.
Non un cippo, non una lapide, non una iscrizione per me, piccola lastrigiana che ha preferito la lama alle angherie: da quassù ancora il mio coraggio non lo vedo a tanti di voi italiani!
Mi hanno detto che adesso c’è una giornata dedicata alla violenza sulle donne ed al femminicidio…ebbene voi lastrigiani, in quella giornata, ricordate anche me: sarei diventata una donna anche io, non esponete oggetti rossi, ma la mia foto se avete un briciolo del mio Coraggio che ho dimostrato io nel difendermi!
Io adesso sono qui, la foto della mia lapide vi guarda tutti negli occhi…sto con una mano in tasca come chi aspetta giustizia ed aspetta di vedere se ancora dopo 74 anni avete ancora paura di parlare di quello che mi è successo e di chi è la colpa.
Dove non arriverà la giustizia umana, arriverà quella Divina.
In Memoria ed Onore di una piccola coraggiosa lastrigiana.

 
 
 

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Post n°11191 pubblicato il 25 Gennaio 2018 da patty1_mah

…l’hai amata male. Tu l’ami come se aveste tutta la vita davanti. Non è così che si deve amare.
[Chi ti ama torna sempre indietro - Guillaume Musso]

 
 
 

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Post n°11190 pubblicato il 23 Gennaio 2018 da patty1_mah

“Caro diario, ho superato questa giornata. Credo di aver detto “Sto bene, grazie” almeno 37 volte, e non era vero neanche una volta, ma non se ne è accorto nessuno. Quando qualcuno ti chiede “Come stai?” non vuole una vera risposta.”
The Vampire Diaries

 
 
 

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Post n°11189 pubblicato il 21 Gennaio 2018 da patty1_mah

Bellissima, da leggere!

L'altro giorno, una ragazza giovane mi ha chiesto: 
"Cosa provi nell'essere vecchia"?
Mi ha sorpreso molto la domanda, dato che non mi sono mai ritenuta vecchia. 
Quando la ragazza ha visto la mia reazione, immediatamente si è dispiaciuta, ma le ho spiegato che era una domanda interessante. 
E poi ho riflettuto, ho pensato che invecchiare è un regalo.
A volte mi sorprende la persona che vedo nel mio specchio. 
Ma non mi preoccupo di lei da molto tempo. Io non cambierei nulla di quello che ho per qualche ruga in meno ed un ventre piatto. 
Non mi rimprovero più perché non mi piace riassettare il letto, o perché non mangio alcune "cose". Mi sento finalmente nel mio diritto di essere disordinata, stravagante e trascorrere le mie ore contemplando i fiori.
Ho visto alcuni cari amici andarsene da questo mondo, prima di aver goduto della libertà che viene con l'invecchiare.
A chi interessa se scelgo di leggere o giocare sul computer fino alle 4 del mattino e poi dormire fino a chi sa che ora?
A chi interessa se ballo da sola ascoltando la musica anni 50?
E se dopo voglio piangere per un amore perduto?
E se cammino sulla spiaggia in costume da bagno, portando a spasso il mio corpo paffuto e mi tuffo fra le onde lasciandomi da esse cullare, nonostante gli sguardi di quelle che indossano ancora il bikini, saranno vecchie anche loro se avranno fortuna. 
È vero che attraverso gli anni il mio cuore ha sofferto per la perdita di una persona cara, ma è la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere. 
Un cuore che non si è rotto, è sterile e non saprà mai della felicità di essere imperfetto. 
Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza per far ingrigire i miei capelli e per conservare il sorriso della mia giovinezza, di quando ancora non c'erano solchi profondi sul mio viso.
Orbene, per rispondere alla domanda con sincerità, posso dire: mi piace essere vecchia, perché la vecchiaia mi rende più saggia, più libera!
So che non vivrò per sempre, ma mentre sono qui, voglio vivere secondo le mie leggi, quelle del mio cuore. Non voglio lamentarmi per ciò che non è stato, né preoccuparmi di quello che sarà. Nel tempo che rimane, semplicemente amerò la vita come ho fatto fino ad oggi.

 
 
 

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Post n°11188 pubblicato il 18 Gennaio 2018 da patty1_mah

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Post n°11187 pubblicato il 17 Gennaio 2018 da patty1_mah

Ecco, se c'è una cosa meschina, è quando qualcuno conosce le tue debolezze 
in un momento di fiducia.
E le usa.
Roberto Pellico

 
 
 

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Post n°11186 pubblicato il 17 Gennaio 2018 da patty1_mah

Non fidarti mai di nessuno, chi ti ferisce una volta, di solito nella seconda occasione spinge più a fondo la lama.

 
 
 

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Post n°11185 pubblicato il 17 Gennaio 2018 da patty1_mah

L'immagine può contenere: sMS

 
 
 

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Post n°11184 pubblicato il 15 Gennaio 2018 da patty1_mah

L'immagine può contenere: 1 persona, spazio all'aperto

Mi mancava come manca l'estate nel giorno più freddo dell'inverno, quando fuori piove.
 Non la dimentichi una persona così, la torni sempre a cercare.

 
 
 

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Post n°11183 pubblicato il 15 Gennaio 2018 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°11182 pubblicato il 15 Gennaio 2018 da patty1_mah

Io ti aspetto ancora un po’ , 
Inutile rimanere stretti al dolore ...
cercherò un sorriso tutto mio , 
Si tutto mio . 
Ti lascio andare . 
Poi 
Un bacio 
Una carezza 
da qui a chi ci sarà .

Luciano Chiappini

 
 
 

Ascoltare la risata delle persone amate è meraviglioso

Post n°11181 pubblicato il 15 Gennaio 2018 da patty1_mah

Ascoltare la risata di qualcuno che amiamo è una sensazione meravigliosa che ci riempie di piacere, di allegria e di soddisfazione. Chi di voi non conosce questa sensazione, quella che si prova di fronte alla felicità delle persone amate??
Chi non ha mai pensato: “aveva bisogno di vivere un momento di piena allegria!”. Ci sono segni che si creano sul nostro viso per conservare il mistero della bellezza del passare del tempo e l’allegria provata negli anni.
I sorrisi e i bei momenti che fanno sollevare le labbra e socchiudere gli occhi ci illuminano lo sguardo e ci danno una sensazione di profondo benessere e serenità. Lì dove riposano i nostri sorrisi si nasconde la capacità illimitata di sentire, di accettare e di godere delle nostre emozioni.
Se devono comparire le rughe, che sia per i tanti sorrisi
Quando valorizziamo il presente, dobbiamo tenere conto del fatto che si fonda sui semi che abbiamo piantato in passato. Per questo, e dato che non possiamo riavvolgere il calendario, è importante trasformare il momento presente in una buona base per il futuro.
Visto che non possiamo vivere appieno senza prenderci cura di noi stessi e godere di ogni momento, abbiamo la responsabilità di affrontare ogni battaglia che si presenti e di anteporre i sentimenti e le emozioni positive che ci consentano di gestire i momenti difficili.
In questo senso, di solito si dice che l’importante non è aggiungere anni alla vita, ma la vita agli anni. Sentire la felicità delle persone che amiamo è bello proprio per questo, perché implica riempire il nostro bagaglio emotivo di conforto, di bei momenti e di liberazione.
Gli anni che passano fanno invecchiare la pelle, ma solo la perdita dell’entusiasmo fa invecchiare l’anima. Il peso, il dubbio, la diffidenza, la paura della disperazione, sono gli anni che piegano il cuore e portano lo spirito nell’ombra.
Che si abbiano sedici o sessant’anni, in ogni cuore umano esiste sempre l’impulso alla meraviglia, il dolce stupore di fronte ad un cielo stellato, la sfida verso ogni prova, la fame infantile per la vita.
Anonimo
Quando qualcuno sorride, il cuore smette di piegarsi
Dopo un momento negativo dal punto di vista emotivo, una buona risata blocca il malessere e consente di raggiungere la prosperità. Questa sensazione di serenità mentale per la felicità altrui dipende dalle endorfine, potenti catalizzatori dei sentimenti positivi.
In questo senso, possiamo dire che il nostro senso dell’umorismo e le nostre risate sono le armi migliori che l’evoluzione ci ha messo a disposizione per crescere psicologicamente.
Ridere e sentire che anche gli altri possono farlo sono davvero una fonte di ossigeno psicologico per il nostro  cervello. Perché la vita dopo una risata assume un altro colore, riusciamo a vederla più chiaramente e senza blocchi psicologici.
Lo stress scompare per qualche momento e i dolori sono meno intensi quando riempiamo di allegria la nostra vita. Riusciamo a combattere l’effetto dell’ormone dello stress, il cortisolo, e a ridurre i sentimenti e i pensieri negativi inutili che ci impediscono di andare avanti.
La mente è meravigliosa

 
 
 

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Post n°11180 pubblicato il 15 Gennaio 2018 da patty1_mah

Ci sono persone che fanno una fatica immensa ad amare. Non sanno da dove iniziare e se si imbattono in qualcosa di grande, difficilmente lo sanno gestire. Quando le incontri, non illuderti mai di poterle cambiare. Con te conosceranno forse il senso più profondo dell’amore, ma non saranno mai abbastanza coraggiose da restare..
Serena Santorelli

 
 
 

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Post n°11179 pubblicato il 12 Gennaio 2018 da patty1_mah

“Un amore così bello non doveva far male.”
– Alda Merini

 
 
 

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Post n°11178 pubblicato il 12 Gennaio 2018 da patty1_mah

La parte difficile non è dimenticare il passato. 
La parte difficile è dimenticare il futuro che avevi immaginato.
(C. Simple)

 
 
 

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Post n°11177 pubblicato il 12 Gennaio 2018 da patty1_mah

Non la dimentichi una come lei, 
amico mio.
Non la dimentichi una che ti sa entrare 
nella testa, nel cuore, sotto la pelle,
 che ti è entrata dappertutto. 
E so che ti ho detto che avevo chiuso, 
che non sarei tornato indietro. 
Eppure, solo l'idea di essere ancora 
tra le sue braccia nude, ma vestite d'amore, 
mi fa sperare ancora in lei.
P.F.
L'immagine può contenere: una o più persone, persone sedute, persone che dormono e spazio al chiuso

 
 
 

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E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,

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E sto abbracciato a te
senza guardare e

senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

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