Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Dicembre 2020

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Post n°11262 pubblicato il 28 Dicembre 2020 da patty1_mah
Foto di patty1_mah

Uno dei momenti più tristi della nostra vita é quando laporta della casa dei nonni si chiude per sempre.

Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i pomeriggifelici con zii, cugini, nipoti, genitori fratelli e sorelle.

Ve lo ricordate?

Non era necessario andare al ristorante la domenica.

Si andava a casa dei nonni.

A Natale la nonna bucava l'ozono con le sue fritture mentreil nonno si dedicava all'arrosto facendo puntualmente bruciare la cannafumaria.

La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata nellastanza più grande.

Adesso la casa è chiusa ed è rimasta soltanto la polvere.

Un cartello vendesi.

Nessuno la vuole quella casa.

È vecchia.

Va ristrutturata.

Costa troppo.

Cazzo ne sapete di quanto vale la casa dei nonni.

La casa dei nonni non ha un valore.

E così passano gli anni.

Non ci sono più regali da scartare. Frittate da mangiare.Verdure da pulire.

Quando la casa dei nonni si chiude ci ritroviamo adultisenza capire quando abbiamo smesso di essere bambini.

Certo per i nonni saremo sempre piccoli e indifesi.

Sempre.

I nonni avevano sempre il caffè pronto.

La pasta.

Il vino.

Le caramelle.

5 lire.

Poi finisce tutto.

Non ci sono più le canzoni.

Non si fa più la pasta fatta in casa.

La nonna non friggerá più le patatine e io non potrò piùrubarle di nascosto dal forno.

Siete andati via troppo presto porca miseria.

Io volevo fare la salsa ancora una volta.

Il mirto.

Le chiacchiere.

E il liquore all'alloro.

Io volevo ancora accatastare la legna con te nonno, anzigrazie per avermelo insegnato.

E grazie per gli insegnamenti sulla vita.

E sulla campagna.

E sul giardinaggio.

Ora quando passo guardo quella casa e mi viene semprel'abitudine di parcheggiare.

E di buttare giù il campanello.

E di sentire la nonna gridare che porco giuda non sono modiquelli.

Scusa nonna.

Non suoneró più il campanello.

Al massimo quando mi capiterà di pensarvi di nuovo, comeora, canterò una canzone.

Quella preferita dal nonno.

Un amore così grande.

Un nipote.

Antonio Cotardo 

 
 
 

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