Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi del 05/10/2017

5-10-17 Luna piena

Post n°10926 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, cielo, notte, spazio all'aperto e natura

L'immagine può contenere: notte e cielo

 
 
 

Nonostante le delusioni, credo ancora nelle brave persone

Post n°10924 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da patty1_mah

C’è ancora gente onesta, responsabile, sincera, gentile, capace, affettuosa, sensibile e rispettosa. Esistono ancora persone che si allontanano dall’amarezza, dall’egoismo, dall’ipocrisia e dalla superbia.

Sono persone che consolano, che ci fanno credere che l’umanità non è perduta, che ci aiutano a recuperare la fede nella possibilità di salvare un mondo corrotto dall’interesse, dalla bugia e dalla falsità.

Hanno un aspetto bonaccione, attento ed umile, ma non ne sono coscienti. Non sono coscienti di rappresentare tutto quello che ci fa sorridere, non sono coscienti di quanto possono arrivare ad essere importanti persino con i dettagli più insignificanti.

“Com’è meraviglioso che nessuno abbia bisogno di aspettare un solo attimo prima di iniziare a migliorare il mondo”.
-Anna Frank-
Quello che impariamo dalle brave persone

Le brave persone non solo ci offrono sorrisi, comfort e felicità, ma anche bei ricordi che si trasformano in lezioni di vita attraverso le nostre emozioni.

Incrociandoci con loro, impariamo che valgono più le buone azioni che le intenzioni e che quello che offriamo agli altri ci viene restituito sempre moltiplicato. Impariamo, inoltre, che la migliore ricompensa è quella che si trova dentro di noi.

La vita non è stabilità, ma saper andare con equilibrio, e per poterci riuscire, abbiamo bisogno di stare bene con noi stessi. Perché questo avvenga, l’unica opzione è rifiutare le cattive intenzioni ed imparare dalle emozioni negative.

Educare alle emozioni, educare alla bontà

Il fatto di non avere sempre buone intenzioni e buoni sentimenti non ci trasforma in cattive persone, ma in persone normali. In questo senso c’è molta confusione, poiché siamo soliti etichettare o dare valore alla totalità di una persona partendo da fatti isolati.

Per esempio, provare gelosia, ira, rabbia o invidia è del tutto naturale e non dobbiamo tormentarci per questo. Quello a cui dobbiamo fare particolare attenzione è non agire in conformità a questi sentimenti, a queste emozioni.

Dobbiamo cercare di non esplodere come un vulcano, né lasciare che certe circostanze ci dominino. Ovviamente proveremo invidia quando qualcuno possiede qualcosa a cui aneliamo o, per esempio, quando vediamo che gli altri avanzano nella vita, mentre noi ci sentiamo stagnanti.

 

In nessun caso questo ci toglie il merito di godere di appellativi positivi. Con il semplice fatto di essere cosciente di non poter scappare né dalle emozioni, né dai sentimenti negativi, possiamo riuscire a fare un passo in più nel riconoscere la nostra intelligenza emotiva.

Consigli per superare le emozioni distruttive 

In generale diciamo che sono emotivamente intelligenti le persone giuste, vere, leali, oneste, prudenti e rispettose. Quel che è certo è che questi aspetti di solito definiscono le persone equilibrate.

La bontà è un dono che deve essere tanto goduto quanto guadagnato. Per ottenere quell’equilibrio emotivo che tanto ammiriamo, quindi, dobbiamo imparare a superare le emozioni distruttive.

Come già sappiamo, davvero poche persone riescono a farle sparire e, quando ce la fanno, mai nella loro totalità (perché va contro la nostra natura emotiva). Per superarle, dobbiamo lavorare alcuni aspetti; vediamoli:

1- Dobbiamo capirle

Come già commentato, dobbiamo disfarci dell’idea che le nostre emozioni sono intollerabili e fare un passo avanti al momento di consolidare queste nuove convinzioni. Quando appaiono queste emozioni che consideriamo distruttive, pensate ad esse e a cosa le ha generate.

2-Disfarci della paura

Essere soggetti emotivi non è negativo, vero? A partire da questo stesso ragionamento, quindi, possiamo dire che non lo è nemmeno provare invidia o ira in un determinato momento. In fin dei conti, l’affermazione è la stessa, solo che parlando di invidia, siamo più specifici e più concreti.

Probabilmente ci risulta più tollerabile pensare alla naturalezza con cui un bambino si arrabbia o prova gelosia. Sappiamo che non dobbiamo rimproverarlo per questo, ma aiutarlo a capire come si sente.

Perché non facciamo lo stesso con noi? È esattamente uguale. Capire questo ed interiorizzarlo ci aiuterà a non avere paura della nostra natura e delle nostre emozioni.

3- Dobbiamo privarci delle etichette

Per norma generale, l’essere umano tende a formulare attribuzioni interne, stabili e globali dei comportamenti altrui considerati negativi. Anche se con noi stessi siamo più benevolenti, finiamo per temere che, in nome della stessa regola, gli altri facciano lo stesso nei nostri confronti.

Generalmente non siamo coscienti del fatto che questo succede solo nella nostra mente. 

4- Coltivare l’equilibrio emotivo

Sebbene potremmo considerare le emozioni distruttive come quelle che risultano dannose per noi e per gli altri, in realtà queste si trasformano in distruttive quando turbano il nostro equilibrio mentale.

Il problema non è tanto provare ira, quanto lasciare che questa si prolunghi nel tempo e ci distrugga. Anche se non è facile caricare ogni emozione di buoni sentimenti, si tratta del

cammino che dobbiamo percorrere per raggiungere la serenità mentale tanto desiderata ed ammirata.

Riflettere sulle nostre emozioni e sui nostri valori ci aiuterà a promuovere aspetti relazionati alla bontà, come la compassione, la serenità e la fiducia.

 
 
 

.

Post n°10923 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da patty1_mah

È cattiva la gente che non ha provato il dolore.
Perché quando si prova il dolore, non si può più voler male a nessuno.

Carlo Cassola

 
 
 

Occhi al cielo per la Luna piena del ‘raccolto’: quando vederla e perché si chiama così

Post n°10922 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da patty1_mah

Il plenilunio di ottobre quest’anno prende il nome di “Luna del Raccolto” al posto di quello di “Luna del Cacciatore” più tradizionale. Il cambio è legato alla data dell’equinozio d’autunno. È stato chiamato così dai nativi americani poiché la Luna piena favoriva il raccolto di mais, grano e altri alimenti anche durante la notte. 
Alle 20:41 del 5 ottobre sarà l'ora della "Luna del Raccolto", un plenilunio eccezionale poiché solitamente questo nome, legato al calendario lunare della tribù di nativi americani Algonchini, viene attribuito a quella di settembre. Cos'è successo? Il cambiamento è legato al fatto che l'equinozio d'autunno di quest'anno è caduto il 22 settembre (alle 20:02), e gli ‘indiani' erano erano soliti chiamare “Luna del Raccolto” proprio quella piena più vicina a questo affascinante evento astronomico, che solitamente cade in settembre. Nel 2017, tuttavia, il plenilunio più vicino è proprio quello di questo mese, così la Luna piena di settembre è stata eccezionalmente chiamata “Luna del Grano” e quella del mese in corso ‘conquista' quello del Raccolto, lasciando libero il suo nome tradizionale che è quello di “Luna del Cacciatore”.

Come suggeriscono tutti questi appellativi, essi venivano scelti dalle tribù di nativi americani in base agli eventi naturali – e sociali – che scandivano la loro vita; del resto non sfruttavano un calendario giuliano o gregoriano, ma quello lunare, attorno alle cui fasi veniva suddiviso l'intero anno. La “Luna del Raccolto” si chiama così poiché tra settembre e ottobre giunge il momento di raccogliere i preziosi frutti della Terra – come il mais e il grano – da conservare per il freddo inverno. La brillante luce della Luna piena permetteva agli agricoltori di prolungare il tempo da spendere nei campi per prelevare il raccolto, un evento importante al quale è stato dedicato il nome alla Luna.
Normalmente il plenilunio di ottobre si chiamerebbe “Luna del Cacciatore”, poiché questo mese, caratterizzato dalle foglie rosse e gialle che iniziano a cadere dagli alberi, è anche il più produttivo per andare a caccia. E analogamente al raccolto, la luce della Luna piena favoriva maggiori catture ai cacciatori. Questi nomi sono quelli scelti dalla tribù degli Algonchini, la più numerosa e dunque quella presa come riferimento generale, ma per altre il plenilunio di ottobre prendeva anche l'affascinante nome di “Luna del Viaggio” e di “Luna dell'erba morente”.

Sotto il profilo astronomico la Luna piena di ottobre risulta particolarmente interessante poiché sarà visibile per tutta la notte: si alzerà infatti poco dopo il tramonto e sparirà sotto la linea dell'orizzonte intorno all'alba. La sua luce sarà particolarmente bianca e brillante, un'occasione imperdibile per osservarla sia ad occhio nudo che con strumenti appositi, magari cogliendo l'occasione per qualche scatto indimenticabile.

[Credit: Andrea Centini]

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 59
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

acer.250patty1mah0mare_vent0caldo0o.40Allievo2007sigali43santana1966solitudinesparsaLINEAEMMEarredocarm12ps12Desert.69amorino11carlo_folligabriella.biolipoeta_sempliceMiele.Speziato0
 

ULTIMI COMMENTI

Bisogna sempre accettare la realtà c'è chi prende...
Inviato da: poeta_semplice
il 28/08/2023 alle 17:36
 
cosa ...
Inviato da: patty1mah0
il 28/08/2023 alle 15:51
 
?
Inviato da: saturno.leo
il 14/08/2023 alle 15:29
 
vero
Inviato da: patty1mah0
il 28/07/2023 alle 10:13
 
Ciao... mannaggia non riesco ad entrare con il mio profilo...
Inviato da: patty1mah0
il 28/07/2023 alle 10:13
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ANCORA

 

IL CIELO IN UNA STANZA

 

GRAZIE PERCHÈ

 

STRINGIMI LE MANI

 

E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,

per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e

senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963