piazza alimonda

Tra cuore e storia


Da Rai Tre all'Economistc'è una capacità mistificatricedella sinistra che ha messo in piedi una vera e propriaoperazione falsità. Una speciedi complotto, di congiuradell'opposizioneL'EX - 25 novembre 2005Ho guardato il Tg 2. Ieri. Hanno detto una cosa bellissima. Capita che un barcone di disperati arrivi sulla spiaggia di non so quale isola spagnola. Capita che i disperati, più morti che vivi, si buttino sulla spiaggia affamati, assetati, scottati, febbricitanti. E capita che i bagnanti, senza parlarsi, senza mettersi d'accordo, senza guardarsi, lasciano le sdraio e corrono ai aiutare quei poveretti. Li dissetano, li sfamano, li coprono. Li accarezzano. Forse, da qualche parte, questo mondo ha ancora un po' di cuore. Mi è restato simpatico anche il Tg 2. Poi, oggi ho ricominciato a detestarlo. Perché hanno dato la notizia di Fidel Castro e dell'operazione. E poi giù una tirata di quanto sia cattivo, del male che abbia fatto al mondo, di come la povera chiesa si tormentata, in Cina, dai comunisti brutti e cattivi. Mavaffanculo!Alle 10.25 del 2 agosto 1980 scoppia una bomba alla stazione di Bologna. I morti sono 87, i feriti più di 170. Come sempre, in Italia, iniziano i depistaggi. Come spesso, in Italia, la giustizia non arriva. Alla fine ingabbiano Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, dei Nar. E forse manco loro c'entrano.C'entrano sì i fascisti. Perchè in quegli anni i fascisti erano fascisti davvero. Non si rasavano i capelli, non si riempivano le maniche di croci celtiche, non facevano folclore. Speravano ad ammazzavano. E si facevano ammazzare. E mettevano la bombe.Sono passati 26 anni. E' cambiato tutto.Oggi non ci sono più donne, bambini, uomini innocenti che muoioni dilaniatida una bombaOggi non ci sono più i servizi segreti che fanno cose skifoseOggi non c'è più gente che entra in galera e ne esce poco dopoperché la giustizia non ha nè capo nè codaOggi non ci sono più domande senza rispostaOggi non c'è più il segreto di stato che copre quel che non è bene far sapereal mondoCome sono cambiate le cose in questi 26 anni