piazza alimonda

Il silenzio dei colpevoli


Giornali e tv in questi giorni hanno riportato una notizia che ha dello sconvolgente. Che potrebbe condizionare il futuro di tutti noi. Non riguarda i pastoni che l'Iran fa con l'acqua pesante. Non interessa la carneficina in Libano (anche perché adesso sono arrivati buoni, gli italiani. Vabbè, hanno cannato lo sbarco causa mare mosso, ma vuoi mettere lo spettacolo se tutto riusciva? Altro che sbarcare in un porto, come fanno tutti...). Non ha a che vedere con i bambini che scompaiono ai quattro angoli del mondo e non si sa che fine fanno. E' una cosa molto più grave. Da un mese sua Emminenza, il nano pelato, l'ex presidente Silvio Berlusconi non fa sentire la sua melodiosa voce. E in giro c'è legittima preoccupazione. Oddio, per me se continuasse a tacere fino alla fine dei suoi giorni non sarebbe un problema. Anzi...Però questa cosa è curiosa. A me sono venute in mente quattro possibili spiegazioni, tutte ugualmente valide.1) Tace perché sta pensando a come venire fuori dalla legge sul conflitto di interessi che il centrosinistra pare voglia fare. E in questo mi ha divertito molto l'esternazione del fido Fedele Confalonieri. Che dice che è solo una mossa per imbavagliare Berlusconi. Che ha pensarci bene è un'ammissione di colpa. Il suo ragionamento è: siccome il mio amico e sodale usa le sue televiosioni ed i suoi giornali per fare la sua propaganda, fare una legge in questo campo vuol dire impedirgli di comiziare come ha fatto in questi anni. E bravo Fedele. Avevamo bisogno di uno, non comunista, che dicesse le cose come stanno.2) Tace perché sta prendendo la "rincorsa". Che sia uno sparatore di empietà e nefandezze senza limiti è cosa nota (basta vedere la faccia dei suoi alleati in alcuni filmati dove fa delle rivelazioni a sorpresa): ma ora, magari, sta studiando per sparare la madre di tutte le cazzate, la perla dei pirla, la troiata dopo la quale non si torna più indietro. Chessò, una cosa tipo: "Sono la reincarnazione di Gesù Cristo", oppure "Abbiamo scritturato Dio per lo show del sabato sera".3) Il ragazzo scarnocrinito ha capito che, politicamente, è finito. Lo ha capito non dal fatto che ha perso le ultime elezioni: calcisticamente è come aver perso uno a zero. Sempre sconfitta è, ma sai che puoi rifarti. Ha capito di aver perso perché tutto quello che aveva promesso di fare o non è stato fatto o è stato fatto male. Perché non c'è stata elezione (dalle regionali alle provinciali alle amministrative) dove la sua linea sia riuscita ad imporsi. Perché i suoi alleati stanno prendendo le distanze. Finalmente4) Sta zitto perché così prevede il copione. Perché forse anche la vita politica è solo un reality show. Tutto è già scritto, gli autori stanno scrivendo i nuovi capitoli per aumentare l'audience. Del resto sono stati realizzati quelli che cantano e che cucinano. Quelli che giocano a pallone. Gli sconosciuti della casa del grande fratello e gli ex o futuri conosciuti dell'Isola dei famosi e della talpa. E ancora, quelli della fattoria. E tra poco arriveranno quelli del circo, e quelli del west, oltre a quelli che devono stabilire a chi regalare un milione e mezzo di euro. Ormai è tutto reale, e tutto vero. Dicono. E anche la politica magari è così. Magari c'è un conduttore che decide cosa deve succedere, chi deve essere eliminato (che fina ha fatto Elio Vito? estromesso dal televoto?), cosa deve succedere, chi deve dire cosa. Tanto la maggior parte dei nostri vicini di casa sono assuefatti da reality e soap, da trasmissione inguardabili e pietose. E non capiscono più qual è la vita vera da quella finta. Meglio i destri, allora. Sono su posizioni diverse dalle nostre, ma sono vivi e credono in qualcosa. Meglio un avversario sveglio che una torma di potenziali alleati intorpiditi.