piazza alimonda

Ogni scemo ha il suo villaggio


Dicono che io sia un donnaiolo?Sì, lo dicono.Cha dicano..L'EX - La Repubblica29 aprile 1994Dire "Ogni scemo ha il suo villaggio" non è la stessa cosa di dire "Ogni villaggio ha il suo scemo". Nel secondo caso è una cosa più statistica. Cioè, date enne persone che vivono nello stesso posto, prima o poi se ne individua una meno scaltra delle altre che per questo diventa lo scemo. Invece, dire "Ogni scemo ha il suo villaggio" implica una correità del villaggio nell'eleggere (e mai termine fu più esatto) lo scemo in questione.Va da sè che più è grande il villaggio più è grande lo scemo. Al punto che in alcuni casi lo scemo scollina dal concetto di scemo e diventa una coglione. O peggio.Uno tra i peggiori è un omino con una infanzia triste. Quando celebrava Halloween, i suoi amichetti gli dicevano: "Cazzo, Giorgio, dove l'hai trovata questa maschera da scimmione? Ti fa sembrare veramente pirla". E lui si incazzava perché la maschera non ce l'aveva, e quella era davvero la sua faccia. Poi, grandicello, ha fatto fallire un'impresa dopo l'altra, finché il paparino l'ha fatto diventare presidente degli Usa. E lui non si è smentito. Prima si è fatto radere al suolo due torri, poi ha pensato bene di fare guerra a mezzo mondo, con le scuse più assurde. E infine, non sapendo che pesci prendere, si è svegliato una mattina dicendo: "Lo spazio è nostro. Guai a chi lo tocca". Se l'avesse detto un cristiano qualsiasi sarebbe già con la camicia di forza addosso. Ha fatto come quei bambini che, quando si vedono sconfitti, urlano: "Il pallone è mio", se lo infilano sotto il braccio e se ne vanno piagnucolanti, lasciando gli altri sul campo a guaradrsi in faccia attoniti.Ma non è che qui da noi le cose vadano meglio. Come ministro, una volta, è stato messo uno che nei suoi comizi dice cose tipo: "Vogliono che i nostri figli tra cinque anni siano uguali ai figli di quelli che cinque anni prima erano nella jungla a parlare con Tarzan e Cita". Io mi immagino un comizio in qualche paese dell'Africa Nera, dove in un comizio un politico locale dica: "Non andate in Italia, sennò dopo 5 anni siete uguali a quelli che si sposano con rito celtico e passano le loro giornate a ficcare ampolline dei fiumi e a portarsele in processione per mezzo paese".Non contenti di allevare in casa questa gente, qualcuno lo esportiamo anche in Europa. Tipo un europarlamentare obeso che, a chi gli dice: "Sei troppo moderato", risponde: "Verrà il momento che cominceremo a sparare". Tra l'altro è anche un piromane. Niente di che. Aveva solo dato fuoco ai pagliericci di alcuni extracomunitari sotto un ponte.Ovviamente c'è una spiegazione. Il Papa ha parlato del valore della famiglia. Poi ha celebrato Messa. Alla Messa hanno partecipato un omino con i capelli finti sposato, separato, risposato, con figli e che si bulla di intingere a destra e sinistra, e uno con l'aria un po' sfigata che almeno si è sposato una volta è non si più mosso. E orde di fedeli, ancora inbevuti di teorie sulla bontà della famiglia, hanno fischiato il secondo e osannato il primo. E allora di cosa ci si deve stupire, se eleggiamo scemi così grossi?