piazza alimonda

Ci sono Condannati e condannati


Come vedete sono d'acciaio.Ho vinto in un giorno la guerrasferratami con armi batteriologiche.L'intestino è a posto.Adesso vediamo le altre guerre.L'EX - 21 febbraio 1998Premetto che ritengo Saddam Hussein indegno di calpestare questa terra.Ma ritengo anche che ucciderlo non sia una soluzione. Non tanto perché se ne farebbe un martire, o perché la cosa darebbe la stura ad una nuova carneficina. Ma perché non credo che ammazzare sia mai una soluzione.Detto questo mi sento veramente schifato dal fatto che il presidente (Bush) di uno stato teoricamente democratico (Usa) esprima la sua soddisfazione per la condanna a morte communata ad un suo ex amico (Saddam).Che il baffone dell'Iraq sia un criminale, non ci piove. Basta fare due conti sugli innocenti morti per mano sua. Ma se due conti li si fa anche sugli innocenti morti per mano di Bush?Mi consola parzialmente il fatto che l'Europa abbia preso una posizione netta contro il verdetto del processo in Iraq. Tutta l'Europa meno Calderoli (e dagli). Il quale, nel vuoto capo, ha una grande confusione: a volte difende la vita, a volte difende la morte. Vallo a capire.Anche il Vaticano prende posizione. Per evitare un futuro bagno di sangue. Giusto. Ma quello che c'è stato adesso cos'è stato? Una passeggiata? E nessuno se n'è mai accorto? E se una vita è una vita a prescindere da cosa rappresenta, perché nessuno ha mai mosso un dito per i tant John Smith che vengono ammazzati negli Stati Uniti dopo essere invecchiati in un qualche braccio della morte? E non si parla di gente che ha fatto stragi. Al massimo hanno accoppato un cristiano o due. Dilettanti, in confronto a Saddam. O a Bush.Quindi, ricapitolando. C'è gente che vuole morire perché vive come un vegetale, e deve vivere. C'è gente che vuole vivere, pur essendo un criminale, e deve morire. E c'è gente nelle carceri americane che muore senza che nessuno dica niente. Ci sono condannati di serie A e condannati di serie B.Ci sono Condannati e condannati, appunto.