piazza alimonda

Estremismo di centro


Oggi sono stato di sfuggita ad un matrimonio. Mi sono venute in mente delle cose. Poi, però, mi sono dovuto trascinare a sentire l'ex ministro Giovanardi (tutti lo chiamano ministro, come chiamano presidente il nano. Ma perché poi? Allora diciamo che Lippi è l'allenatore della nazionale, e non se ne parla più). Per lavoro, non per diletto. E allora rinvio matrimonio ad auguri alla prossima volta.Sentendo Giovanardi ho capito una cosa. Il Centro non esiste. Non nell'accezione in cui più o meno siamo abituati ad immaginarlo. Il Centro, i moderati. Balle. Gente come Giovanardi sono solo estremisti. Di Centro, ma sempre estremisti. Basta guardare Giovanardi. Come spalanca gli occhi quando parla della sinistra estrema. Dei Comunisti. Del pericolo comunista. Come se il partito comunista italiano, piaccia o non piaccia, viene regolarmente eletto. Il ribrezzo con cui parla di gay e pacs.L'orrore con cui descive la mancanza di valori nella moderna società, e come si illumina quando parla della Democrazia Cristiana. Come se la Diccì non avesse accolto tra le sue fila, oltre a gente che comunque ci credeva, la peggio feccia dell'italico paese. Come se la società di oggi fosse la stessa di trent'anni fa.Il terrore che lascia trasparire dal faccione quando parla degli immigrati.Chi credeva che il centro fosse la patria della moderazione sbaglia di grosso. L'integralismo, quello vero, quello che fa paura, sta lì.