Stasera passavo davanti alla sede della Lega del mio natìo borgo selvaggio. Hanno una bacheca, nella quale mettono le pagine della Padania più significative. Oddio, significative non è la parola giusta, altrimenti quella bacheca dovrebbe essere sempre vuota. Comunque mettono delle pagine della Padania, ecco. Quando passo lì davanti butto un occhio. Tre, quattro secondi, non di più. Oggi ne avrò dedicati almeno otto. C'era un titolo enorme: "Traditori". E poi le foto di un tot di senatori, eletti in Padania (ovviamente), e rei di aver tradito il popolo padano votando non so quale provvedimento (in otto secondi non si riesce a cogliere proprio tutto). In quattro degli otto secondi do una rapida occhiata alle foto. Tra queste c'è quella di Sabina Rossa, eletta in Liguria con l'Ulivo. Magari ai più il nome di Sabina Rossa non dirà troppo. Non appare in tivù, non fa casino, non fa sceneggiate.... Per chi non lo sa, posso dire che Sabina Rossa aveva un papà (quasi tutti ce l'hanno) che si chiamava Guido. Lavorava all'Ansaldo di Genova. Era iscritto al Partito Comunista e alla Cgil. L'uso dell'imperfetto non è casuale. E' morto. Quando Sabina aveva otto o nove anni, giù di lì. Ammazzato dalle Brigate Rosse mentre andava a lavorare. La sua colpa era stata quella di aver denunciato un "postino" delle bierre che lasciava volantini in fabbrica. Di aver fatto quello che partito e sindacato chiedevano. Era stato giustiziato come "spia", come "traditore". E traditore continuarono a chiamarlo per molto tempo attraverso le scritte sui muri.Non so, ma a me questa cosa di aver chiamato la figlia così come veniva chiamato il padre ammazzato a colpi di pistola, "traditore", di sembra un po' una figura di sterco. Non so, forse quando qualcuno dei prodi giornalisti e redattori della Padania avrà studiato un minimo di storia, magari si rendera conto della figura meschina che si sono fatti. Non so, magari qualcuno proverà a chiedere scusa. Anche se su questo ho qualche dubbio. Un partito che ha fatto del priapismo una programma elettorale, che difende la famiglia sposandosi con rito celtico, che disinfetta i sedili dove si siede una persona di colore, riuscirà a capire di aver fatto una minchiata? Non dico capirle tutte, che sarebbe invero impresa improba, ma almeno questa ce la faranno a capirla? Posto che tutto il sangue, invece di defluire nella scatola cranica, non sia già impegnato a mantenere alto il programma elettorale.
Traditori
Stasera passavo davanti alla sede della Lega del mio natìo borgo selvaggio. Hanno una bacheca, nella quale mettono le pagine della Padania più significative. Oddio, significative non è la parola giusta, altrimenti quella bacheca dovrebbe essere sempre vuota. Comunque mettono delle pagine della Padania, ecco. Quando passo lì davanti butto un occhio. Tre, quattro secondi, non di più. Oggi ne avrò dedicati almeno otto. C'era un titolo enorme: "Traditori". E poi le foto di un tot di senatori, eletti in Padania (ovviamente), e rei di aver tradito il popolo padano votando non so quale provvedimento (in otto secondi non si riesce a cogliere proprio tutto). In quattro degli otto secondi do una rapida occhiata alle foto. Tra queste c'è quella di Sabina Rossa, eletta in Liguria con l'Ulivo. Magari ai più il nome di Sabina Rossa non dirà troppo. Non appare in tivù, non fa casino, non fa sceneggiate.... Per chi non lo sa, posso dire che Sabina Rossa aveva un papà (quasi tutti ce l'hanno) che si chiamava Guido. Lavorava all'Ansaldo di Genova. Era iscritto al Partito Comunista e alla Cgil. L'uso dell'imperfetto non è casuale. E' morto. Quando Sabina aveva otto o nove anni, giù di lì. Ammazzato dalle Brigate Rosse mentre andava a lavorare. La sua colpa era stata quella di aver denunciato un "postino" delle bierre che lasciava volantini in fabbrica. Di aver fatto quello che partito e sindacato chiedevano. Era stato giustiziato come "spia", come "traditore". E traditore continuarono a chiamarlo per molto tempo attraverso le scritte sui muri.Non so, ma a me questa cosa di aver chiamato la figlia così come veniva chiamato il padre ammazzato a colpi di pistola, "traditore", di sembra un po' una figura di sterco. Non so, forse quando qualcuno dei prodi giornalisti e redattori della Padania avrà studiato un minimo di storia, magari si rendera conto della figura meschina che si sono fatti. Non so, magari qualcuno proverà a chiedere scusa. Anche se su questo ho qualche dubbio. Un partito che ha fatto del priapismo una programma elettorale, che difende la famiglia sposandosi con rito celtico, che disinfetta i sedili dove si siede una persona di colore, riuscirà a capire di aver fatto una minchiata? Non dico capirle tutte, che sarebbe invero impresa improba, ma almeno questa ce la faranno a capirla? Posto che tutto il sangue, invece di defluire nella scatola cranica, non sia già impegnato a mantenere alto il programma elettorale.