piazza alimonda

Una battaglia di civiltà: liberiamo il cono Algida


Si sta combattendo, nell'indifferenza generale, presi come siamo a correre dietro a piccolezze come preti pedofili - stravolgimenti del clima - gente che crepa di fame - lavoro che non c'è - guerre ecc ecc, una battaglia di grande civiltà, che mi sento di sostenere fino in fondo.Il merito di questa nobile lotta va a due fulgidi esempi dell'italica classe politica:Rocco Buttiglione e ALbertina Soliani. Dell'Udc il primo, dell'Ulivo la seconda.Di seguito le immagini dei due eroi contemporanei:
Lo sguardo profondo, ardito, fermo; il volto intelligente dei nostri lasciano intuire che la loro sarà una battaglia combattuta fino all'ultima stilla di sangue.Il senso della loro pugna (non pugnetta...pugna nel senso di battaglia!!!) è questo: per migliorare "le condizioni di vita" (così si legge sulla lettera che hanno firmato) di una classe indigente e bistrattata come quella dei senatori, si evidenzia il fatto che "la buvette è priva di gelati", e si invita chi di dovere a provvedere.Ma dico, come si fa a negare un gelatino a questa brava gente. Gente che ogni giorno deve combattere con avversità di ogni tipo. Faccio un esempio: la loro mensilità è di soli 5486,58 euro. Ben al di sotto di quanto guadagna ogni lavoratore interinale. A questa cifra si aggiunge, legittimamente, una diaria di 4003.11 euro mensili che, però, ingiustamente, viene decurtata di 258,23 euro per ogni giorno di assenza dal Senato. E' vero che per essere considerati presenti basta partecipare al 30 per cento delle votazioni della giornata, e che grazie all'aiuto di qualche "pianista" qualcosa si riesce a racimolare, però la situazione di questi poveracci è questa. E se non fosse per quei 4678,36 euro che vengono assegnati come rimborso spese per l'effettuazione del proprio mandato, e per quella miseria di 13.293,6 euro annui che vengono dati procapite per tornare a casa a coloro che abitano a più di 100 chilometri da Roma (oltre alle tessere per viaggiare gratuitamente in autostrada - treno - nave - aereo su tutto il territorio nazionale), e per quei 3100 euro annui per viaggi internazionali e di aggiornamento, sarebbero costretti, la sera, a mettersi per le strade di Roma a chiedere l'elemosina. Inoltre, quei 4150 euro annui per le spese telefoniche servono a malapena a portare un po' di calore umano a quelle persone così isolate dal resto del mondo. E se a tutto ciò aggiungiamo le trattenute per l'assegno di solidarietà di fine mandato, e per il vitalizio, si capisce come la situazione sia disperata. Come non appoggiare, quindi, la richiesta? Del resto vogliono solo un gelatino per avere un po' di sollievo nelle afose giornate romane.La situazione non è semplice. Pare che Giovanardi abbia fatto un'interpellanza urgente per evitare che in Senato entri il Calippo, mentre i senatori a vita hanno ritenuta offensiva l'eventuale futura presenza della Coppa del Nonno.Io, lo premetto, darò il mio contributo a questa causa. Come pure alle altre che saranno combattute nei prossimi mesi, e che vi anticipo:- dotazione di formaggini Mio da schiacciare nella minestrina- congrua dotazione, vista l'età media, di pannoloni- distribuzione giornaliera di due flauti del Mulino Bianco pro capite (uno al latte, l'altro al cioccolato)- abbonamenti gratuiti a "Soldino e Nonna Abelarda"- forniture di zucchero filato (anche alla fragola)- erogazione di una somma forfettaria annua per le spese di manicure - pedicure.Ora, per quando mi riguarda ho provveduto ad andare sul sito del Senato, e ad inviare una mail ai due eroi del cono dicendo: "Vi lascio il mio indirizzo. Quando avete voglia del gelato scrivetemi, specificando marca e gusto (se confezionato) o quantità di palline (se sfuso). Sarà mia cura correre a Roma e farvi pervenire il gelato con tanto di tovaglioli. So che lavorate, quasi gratuitamente, per me. Voglio fare qualcosa per voi. Viva il Maxi Bon!!!".Se qualcuno vuole a sua volta dare la propria disponibilità si faccia avanti. Questa povera gente ha bisogno del nostro aiuto.