piazza alimonda

La valanga


Lo aspettavo da anni questo momento. Da quando il telegiornale aveva annunciato che al G8 di Genova era morto un ragazzo basco. Che poi basco non era. Avevo letto molto di quel che era stato scritto. Tante cose non mi quadravano. E ho letto ancora. Ho cercato, guardato foto, scavato in internet. Che poi, diciamolo, non c'era neanche troppo da scavare. Bastava avere un paio d'occhi funzionanti collegati ad un cervello mediamente capace per capire che quello che era successo non era quello che era stato scritto. Eppure pochi guardavano e capivano. In parte, vabbè, perché per una certa parte politica le forze dell'ordine non si toccano e hanno sempre ragione (a meno che non li fermino perché filano troppo forte in macchina, e allora le forze dell'ordine diventano dei cialtroni): lo dimostra il fatto che tra vertici di esercito e polizia - P2 - destra più o meno estrema c'è sempre stato grande feeling. Ma pure tanti altri sembravano non capire. Poi, un giorno, salta fuori un infermiere, tal Marco Poggi, che era a Bolzaneto. Che ha visto. Che ne è stato disgustato e ha scritto un libro che si intitola "Io, l'infame di Bolzaneto". Ovviamente se ne è parlato poco, perché andava a imbrattare un po' quell'ameno quadretto che era stato dipinto. Ma c'è. Poi capita che condannano l'allora Ministro degli interni per le violenze della polizia su un manifestante. Poi, ora, salta fuori un vice questore, Michelangelo Fournier, che ammette. Ammette le violenze alla scuola Diaz. E di quelle violenze si vergogna. E' iniziata la valanga. Adesso quelli che hanno sempre mentito, a dispetto delle immagini e dei filmati, forse dovranno cambiare un po' la versione. Forse, ora, qualche pezzo di verità verrà a galla. Forse, ora, qualche politico amante dell'ordine e della disciplina qualche preoccupazione ce l'avrà. Forse, ora, qualche risposta la si dovrà dare. Magari qualcuno spiegherà perché, a dieci metri dal cadavere di Carlo Giuliani, un poliziotto e un carabiniere se le danno di santa ragione (mica è un segreto di stato che sia successo...basta avere gli occhi). E qualcuno spiegherà quel filmato poco noto nel quale un black block va dai carabinieri schierati, parla con loro e loro fanno dietrofront e se ne vanno. E qualcuno spiegherà perché esistano gli audio dei poliziotti (o carabinieri, non mi ricordo) che quando parte l'attacco che porta a piazza Alimonda iniziano ad urlare tra loro dicendosi che lì il corteo era autorizzato e non si doveva caricare. E qualcuno dovrà spiegare perché si è sempre detto che il defender in piazza Alimonda è solo, circondato dai manifestanti, mentre i poliziotti sono a dieci metri e guardano cosa succede senza intervenire. E qualcuno magari dovrà spiegare lo strano movimento di una pietra accanto al cadavere di Carlo Giuliani (quella che gli apre uno squarcio in fronte), prima lontana un paio di metri e in foto successive a pochi centimetri. I punti interrogativi sono tanti. Ma non ho fretta. Aspetto. La valanga quando parte, parte davvero. Basta stare lì ad aspettare. Io ho pazienza.