piazza alimonda

Frontiere


Veramente come titolo avrei dovuto metterci «Confini». Però «Frontiere» mi piace di più. Anche se non ha nessun riferimento con le righe che seguono. Per cui «Frontiere» sia. Dopo quelli europei sono caduti anche i confini della politica. La linea Maginot tra destra e sinistra si è frantumata. E’ un casino capirci qualcosa anche per chi ne mastica, figurarsi gli altri. Tre esempi bastano per chiarire la situazione. Il lunedì (o martedì…boh, giù di lì) dopo la raccolta firme beffa e l’annuncio della nascita del «partito della gente popolare della liberà e dei reggicalze della brambillona tutta bella e tutta bona», o come accidenti si chiamerà, mi sono soffermato a guardare porta a porta. Ospiti fini e franceschini. Faccio una parentesi sulla raccolta firme. Dopo tutto sto ambaradan i forzitaliuti, vista l’aria che tira, hanno pensato bene di far vedere al padrone quanto erano stati bravi (caso mai avesse bisogno di qualcuno per il nuovo partito, che non si sa come si chiamerà, non si sa che idee avrà, non si sa cosa vorrà fare… ma qualcuno è già pronto ad entrarci dentro). Per cui in un amen hanno organizzato conferenza stampa per dire: «Qui abbiamo raccolto 400 firme ed è un record perché l’amministrazione è di centrosinistra», «Qui ne abbiamo raccolte 1000 e anche se forzaitalia ha 5000 voti è comunque un record». «Siamo orgogliosi di comunicare che abbiamo raccolto 300 firme: un vero e proprio record….». Al termine di una di queste mi fermo un attimo a parlare con questa gente. E un giovanotto, poco avvezzo alle sottili arti della politica, ed entusiasta per il record di firme raggiunto nel suo comune, in preda ad un orgasmo di esaltazione forzitaliana e anticomunista, si lancia in un: «La gente non ne può più di questa sinistra al governo. Pensa che al nostro gazebo è venuto a firmare uno di pinerolo con la moglie. Mi ha detto che avevano già firmato a casa loro, poi si erano fermati a firmare anche a torino e, visto che sono passati davanti al gazebo si sono fermati a firmare anche da noi. Capito a che stato di insofferenza è la gente?». Io qualcosa l’ho capita. Il giovane invece non aveva capito perché, al termine del suo dire, i suoi sodali lo guardavano con odio…. Torno a porta a porta. Fini e franceschini. Li ascolto per un po’. I due, almeno nella prima parte del programma, erano in sintonia su tutto. E mi sono detto: «Guarda te…fini che dice cose di sinistra». Dopo un po’ mi sono ricreduto, e mi sono detto: «Eh no, cazzarola. E’ franceschini che dice cose di destra». In realtà ho poi concluso che entrambi dicevano cosa che non si capiva da che parte stavano. Secondo esempio. Ho tirato giù da Youtube questo intervento: «Non credo che le guerre si facciano per buoni sentimenti o per aiutare la gente, specie se si va a migliaia e migliaia di chilometri da casa propria. Ci sono dittature brutali primitive che generalmente godono scarsa salute, altre più sofisticate, meno dolorose ma più forti, più durature e pericolose, se si vogliono estendere addirittura a tutto il pianeta. Se il problema in iraq era un dittatore che si chiamava Saddam Hussein bastava eliminare lui. Prima c’era una crisi in medio oriente, ora ne abbiamo quattro. Non si capisce perché è necessario ammazzare migliaia di iracheni e migliaia di afgani per eliminare un dittatore. Il terrorismo è brutta cosa: è usare il terrore per fini politici. Hiroshima è stato terrorismo». Domanda: chi può aver detto una cosa simile? Un pacifista falso e ipocrita che sfila con la bandiera della pace e poi devasta una città? Un comunista che non ha a cuore la sorte della sua patria ma preferisce quei quattro senza dio di islamici? Sbagliato. Un senatore di An. E non un senatore qualunque. Tal marcello de angelis: una condanna sulle spalle di cinque anni per banda armata come partecipante di spicco del gruppo neofascista «Terza Posizione». E a star zitti s’è detto tutto. Terzo esempio. Il diversamente alto dice che la casa delle libertà si era ridotto ad un ectoplasma: io lo dico da una vita. Per cesa il diversamente alto ha pensato troppo ai suoi interessi: lo so bene…l’ho scritto un centinai di volte. Bossi dice che fa troppa demagogia: ho sempre detto anche questo. Cicchitto va al convegno di An e lo fischiano: ma dai… io lo fischierei anche se lo vedessi camminare per strada. Ora, visto che la pensiamo allo stesso modo, la domanda è: stan diventando di sinistra loro, o sto diventando di destra io? Nella seconda ipotesi, qualcuno mi abbatta prima delle votazioni Ancora una cosa. C’è stato un casino d’inferno in Bangladesh. Volevo fare una cosa su una colonna, ma il mac mi fa girare le scatole, per cui rinuncio. Invito, però, chi passasse di qui ad andare a vedere il blog Carpe Diem, tra i blog amici. Ci sono le dritte per dare una mano a chi, in questo momento, se la passa molto male.