piazza alimonda

Piove, governo ladro


Piove. Governo ladro. E come disse una volta il subcomandante Guerrino, il governo non è ladro perché piove ma perché ruba. Piove da giorni. I ponti o sono chiusi o sono presidiati. Il telefono è qui, sorvegliato a vista. Prima o poi suona. E si corre. Dell’ultima alluvione mi ricordo due cose, in particolare. Legate allo Stura. Che, per i non indigeni, è un corsicello d’acqua dove normalmente non riuscirebbe ad annegare neppure un nano in ginocchio. Allora non si sarebbero salvati neppure due giocatori di pallacanestro uno sopra l’altro. Mi ricordo una casa, a Borgaro. Nel pomeriggio aveva qualcosa come qualche metro di terra davanti. Fare la foto non era stato problematico. Verso sera, forse anche per le bare, strappate ad un cimitero qualche chilometro prima, i metri di terra non c’erano più, e la casa basculava nel vuoto. E poi, lentamente, era crollata. Finita nell’acqua. Spariva nel giro di pochi minuti. Cancellata. E fare le foto era stato mooooolto più problematico. Poco dopo mi ero bagnatamente trascinato a Caselle. Fin dove si poteva arrivare. Era buio. Buissimo. Lampioni, luci delle case, tutto saltato. E li si sentiva il rumore dell’acqua che correva. Il rumore dell’acqua fa paura Ps. Oggi arriva bertolaso in piemonte... no, dico, di rogna non ne abbiamo già abbastanza?