piazza alimonda

Infarto


Ieri l'altro, come tutti i pomeriggi, sono andato a recuperare Chiara dai nonni. La carico in macchina e parto. Quando imbocchiamo la nostra via, scorgo la mamma di un suo compagno di asilo in bicicletta, intenta a pedalare accanto al marito, ognuno con un bimbetto infilato nel cestino e un terzo con la sua biciclettina con le rotelle. Ovviamente non capisco dei tre qual è il compagno di Chiara, e quindi mi esibisco in un generico: «Hai visto chi c'è?», confidando in una delle tre seguenti risposte: a) no b) un mio amico c) un mio compagni di asilo. Lei, invece, dall'alto dei suoi tre anni e mezzo mi dice: «E' il mio fidanzato». In rapida successione penso a tre cose: 1) meno male che ho parcheggiato, così se mi viene un infarto in questo momento non vado a provocare incidenti 2) Erode non era antipatico 3) se spezzo la falange ad un bimbo di quattro anni, quanti ci vuole perché si rimetta? E se le spezzo tutte e dieci una per volta?