piazza alimonda

Dubbi e certezze


Me ne torno dalle vacanze con molti dubbi e qualche certezza in valigia. Parto dal dubbio più grande, quello che proprio non mi lascia vivere. Ho visto, sbirciando di straforo in tv, delle iniziative editoriali molto interessanti, e non so quale scegliere. L’enciclopedia che ti insegna a costruire un sottomarino (vuoi mettere come mi diverto poi nella vasca da bagno? Sempre che le eliche non mi affettino gli zebedei…)? Quella che ti insegna a giocare a poker (vengono regalate anche le fiches. Peccato che non venga aggiungo anche un avversario con cui giocare. E allora che caspita te ne fai? Come comprare un corso di tiro alla fune… poi te la tiri da solo)? Quello, imperdibile, sui richiami per uccelli (chi non ha mai voluto fare il verso del pavone innamorato, nel fringuello con le coliche al fegato o del merlo sotto stress?)? Quella, ed è la mia preferita, sul barbecue, e che ad ogni fascicolo regala un utilissimo oggetto per le grigliate (e mi chiedo, tolto il forchettone e poche altre cose, quali saranno mai gli utilissimi oggetti? E poi, al fascicolo 24 dell’enciclopedia del barbecue, che cazzo ti raccontano? Genesi della carbonella? Come far stare una balena su un barbecue da campeggio?)? Ho visto qualcosa delle Olimpiadi. E dopo essermi innamorato di badminton e beach volley, mi sono chiesto quando sarà disciplina olimpica anche chi sputa più lontano, o chi dice la cazzata più grossa? (con la formazione Calderoli – Alemanno – Bossi abbiamo il podio assicurato) Quando la destra ha vinto, si prospettava sicurezza ad ogni piè sospinto. Poi però i barconi di clandestini continuano ad arrivare, i malefici romeni continuano a fare malefatte, gli extracomunitari in genere continuano a fare nefandezze di ogni sorta…. E allora dove sta tutta questa rutilante sicurezza? Il governatore del Veneto lo capirà a breve di aver detto delle stronzate, o prima di questa rilevazione arriverà anche a dire che i veneti sono molto più bravi della Costa d’Avorio nella canoa, che il Sudan ci fa una pippa a nuoto, che il Malawi a pallanuoto lo si straccia come nulla fosse, che l’Etiopia nello sci di fondo è una chiavica e che i pigmei a pallacanestro non sono delle cime? Qualcuno lo dirà a Brunetta che dovrebbe rendersi conto che le aule di Camera e Senato sono sempre semi vuote? Visite fiscali no, eh? Perché quando Putin era amico del diversamente alto, improvvisamente non era più comunista e il fatto che fosse stato a capo del Kgb era garanzia di democrazia, ed ora è tornato ad essere un figlio di mignotta comunista? Questo governo ci porta verso il futuro. Verso le innovazioni. Vedi la riforma della scuola. Ne ho sentito parlare un po’ al tiggì: le novità, ma proprio cose all’avanguardia, fantascientifiche, sono queste: si torna al voto (ma dai? Li avevo anche io i voti, negli anni ’70. Non è che vivevo nel futuro e non lo sapevo?) e al maestro unico (ma dai? L’avevo anche io il maestro unico negli anni ’70. Non è che vivevo nel futuro e non lo sapevo? E poi, per curiosità, i maestri in eccesso, che fine fanno? Li mandano a pattugliare i monumenti insieme ai militari?). E poi si insegna la Costituzione a scuola. Bello. Una lezione tipo: «Allora, l’articolo tre dice che siamo tutti uguali davanti alla legge». Il bimbo impara. Studia. Si fa interrogare e bel bello se ne esce dicendo: «Siamo tutti uguali davanti alla legge». E il maestro (unico): «Asino. Beccati un 5 (ci sono i voti) e torna a posto. Ci sono quattro persone che in Italia non sono uguali agli altri davanti alla legge». E chi riuscirà ad impedire che un bimbo che subisce questi traumi finisca al Grande Fratello? Alitalia: praticamente tra esuberi, tagli e ridimensionamenti, a saperlo prima potevo comprarla anche io. Ma tutti quelli che risultano essere in eccesso, che fine fanno? A pattugliare i monumenti, assieme ai militari e ai maestri doppi e tripli? Le certezze: Salvini, quando c’era l’inno nazionale, alle premiazioni delle olimpiadi, toglieva l’audio. So, finalmente di non essere l’unico a fare cose simili. Quando parla lui io levo l’audio, e mentre boccheggia in tv spiego all’erede che quello è un esemplare di pesce coglione. Neppure troppo raro, in effetti…. Grazie alla Marcuzzi, ora so che se vedo una in giro con il poncho vuol dire che non va di corpo. Altra certezza. Non sono l’unico ad essere affascinato dalle televendite delle reti private (grazie Dario). Al di là dell’insuperabile Sergio Baracco, che vende i gioielli di Valenza Po, chi non si è mai invaghito di quel cuoco francese che presenta una macchinetta che, girando una manovella, riduce frutta e verdura come stelle filanti? Insuperabile. E anche se nessuno la compra sta macchinetta, lui non si preoccupa. Ha già un altro lavoro. A pattugliare i monumenti, assieme ai militari, ai maestri doppi e tripli, alle hostess e ai piloti.