piazza alimonda

IAU


Festa di una grande società sportiva. Prendo la mia brava cartellina stampa. Mi danno anche un asciugamano, come gadget, col logo della società succitata. Poi l’addetta alla cartelle stampa mi fa l’interrogatorio del caso. Nome, cognome, testata, telefono, indirizzo e mail… Scandisco quest’ultimo con precisione teutonica: elle come livorno, u come udine, b come bergamo, e come empoli ecc ecc. Poi arrivo allo yahoo finale. Vedo che lei scrive IAU. Mi guarda. Vede il mio sguardo. Intuisce. Prende la penna e fa un’aggiunta trasformando IAU in IAU’. «Così, no?» mi chiede. «Y come yoga» ribadisco. «Ah sì, certo..» e IAU’ diventa YAU’. Poi arriva la sua collega, barra lo YAU’ e lo trasforma in YAHOO. Vabbè. Babbo Natale, se passi da queste parti porta all’addetta quel minimo di conoscenza dell’idioma, perché eviti in futuro certi numeri. Ma portalo dopo che sono passato io, che queste cose mi divertono sempre. E porta la vergogna a quelli che ci governano, perché almeno una volta nella vita possano guardarsi nello specchio e avere la tentazione di sputarsi in faccia. E porta la stessa vergogna a quelli che avrebbero voluto governarci e non ne sono stati capaci, perché capiscano che è il momento di fare altro nella vita. E porta un po’ di luce nel vuoto capo del pastore tedesco e dei suoi accoliti, perché capiscano, per esempio, che se oltre all’uomo ed alla donna c’è altro, anche quell’altro è stato fatto dal loro capo supremo. E porta un po’ di giustizia da queste parti. E porta quello che più vogliono alle persone che conosco, e anche a quelle che conoscerò. E porta un po’ di musica nella vita di tutti, che non fa mai male. E porta il sole dove piove sempre, e la pioggia dove batte sempre il sole. E porta un sorriso un più a chi sorridere vorrebbe ma sorridere non può. E a me porta… vabbè, lo sai tu. Non mi lamento di quello che ho avuto quest’anno. Ho avuto molto, qualcosa ho perso, ma mi ci metterò di buzzo buono per ritrovarlo. E poi, cacchio, mi hai pure fatto cenare con Travaglio, e me lo hai fatto intervistare: voglio dire, mica è poco, no? E porta gli auguri a tutti quelli che passeranno di qui, che tanto io non ce la farò a portarli di persona.