Toro Seduto era figlio di Four Horses, un capo di secondo piano nella tribù Hunkpapa'. In gioventù il suo nome era Hakada o Jumping Badger (Tasso che salta), ma quando a soli dieci anni riuscì ad abbattere durante una caccia un giovane bisonte con una freccia e gli fu quindi dato il nome Buffalo Bull Sitting Down, per ricordare l'episodio di caccia. A quattordici anni prese parte a una battaglia contro i Corvi, in cui si distinse come guerriero. In ogni caso non divenne famoso per il suo coraggio in guerra o per atti eroici, ma piuttosto per le sue capacità tattiche e organizzative nell'insurrezione contro gli Americani di cui sarebbe diventato il nemico più accanito e pericoloso. Si conosce abbastanza bene la vita di Toro Seduto perché la illustrò personalmente con la scrittura pittorica. Per farlo utilizzò un libro di ordinanza del 31° Reggimento di fanteria che, più tardi, gli fu rubato e finì nelle mani della guarnigione di Fort Buford. Dalle sue illustrazioni si deduce che fino al 1870 aveva preso parte a sessantatré battaglie contro i nemici storici, in particolare i Corvi, e contro gli invasori bianchi. Più tardi era diventato un allevatore di cavalli di successo e, nel 1861, fu nominato stregone degli Hunkpapa. Veniva interpellato in molte occasioni, anche politiche, tanto che intorno a lui si formò un vero e proprio punto di incontro di tutti i Sioux scontenti. Toro Seduto covava un profondo odio nei confronti degli Americani e si rifiutava di usare la lingua inglese. Aveva invece molta stima dei Franco-Canadesi, pare addirittura che si sia fatto battezzare da Padre de Smet, un gesuita belga. Nel 1863 fece visita ai Santee nella loro riserva inospitale a Crow Creek. Ciò che vide rafforzò la sua posizione di inimicizia senza compromessi per gli agenti americani, gli speculatori e i coloni. Da allora combattè con ogni mezzo con i soldati che, a dispetto di promesse e trattati, sempre più spesso e sempre più numerosi penetravano nel territorio dei Sioux. Le capacità di combattente di Toro Seduto, per primo il coraggio, furono spesso messe in dubbio e vi furono cento comandanti e capi che in questo lo superarono. Si deve però credere che sia stato un combattente leale e che non abbia mai ucciso ne donne, ne bambini. Toro Seduto era un uomo forte, un po' tarchiato, con un viso intenso, pelle piuttosto chiara e capelli castani, una rarità tra gli indiani, che portava legati in due grandi trecce. Il suo viso pieno di cicatrici è certamente una tra i più interessanti volti indiani e certamente il più conosciuto. Rispecchia tutte le qualità tipiche di Toro Seduto: intelligenza, fermezza di carattere, durezza e perspicacia. Era un politico puro sangue nel senso più autentico della parola e aveva il dono di affascinare chi gli stava vicino e di saper trovare gli uomini più adatti per ogni incarico e di raccoglierli attorno a sé, come ad esempio Cavallo Pazzo. Come oratore aveva una grande forza di persuasione che non dipendeva solo dal modo di parlare, ma anche per le sue argomentazioni chiare e convincenti. Qual è il trattato che i bianchi hanno rispettato e gli Indiani hanno rotto? Nessuno. Quale trattato stipulato con noi dall'uomo bianco è mai stato rispettato? Nessuno. Quand'ero ragazzo la terra apparteneva ai Sioux, il sole sorgeva e tramontava nel loro paese, potevano mandare in battaglia diecimila guerrieri a cavallo! Dove sono ora quei guerrieri? Chi li ha uccisi? Dov'è la nostra terra? A chi appartiene ora? Quale bianco può sostenere che io gli abbia mai rubato terra o anche un solo penny che gli appartenessero? Eppure mi accusano di essere un ladro! Ho mai preso una donna prigioniera, ne ho mai molestata una? Mai, eppure sostengono che sono un indiano cattivo...Quale legge ho mai infranto? Non è forse giusto che io difenda il mio diritto alla vita? Forse non è lecito perché ho la pelle rossa, perché sono un Sioux, perché sono nato dove hanno vissuto i miei antenati, perché sarei disposto a sacrificare la mia vita per il mio popolo e per il mio paese?Dopo la firma del trattato del 1868, Nuvola Rossa fu più o meno assente dalla vita politica dei Sioux. Al suo posto erano arrivati Toro Seduto e Cavallo Pazzo; entrambi si erano rifiutati di sottoscrivere quel foglio "zeppo di menzogne", perché fondamentalmente non credevano agli accordi degli Americani. I fatti diedero loro ragione perché, già nel febbraio 1869, il trattato fu violato con un decreto del ministro della guerra con il quale si vietava agli indiani di cacciare fuori dal loro territorio, altrimenti sarebbero stati considerati nemici. Nel 1874, il generale Sheridan mandò una spedizione militare esplorativa con il pretesto di procurarsi precisi chiarimenti sul percorso dei Sioux nei loro spostamenti. Vi presero parte, per occultare il vero scopo, esperti in geologia e mineralogia: si sarebbero cercate risorse del sottosuolo nelle montagne sacre dei Sioux. A capo della spedizione fu messo il luogotenente George Armstrong Custer, il generale della guerra civile noto per la sua famigerata crudeltà e la sua esagerata ambizione, il cui nome è indissolubilmente legato alla più grande sconfitta subita dall'esercito americano nel XIX secolo. II risultato di questo atto che ancora una volta violava il trattato di Fort Laramie, fu riportato in articoli di giornale dal tono entusiastico: "Miniere d'oro nelle Black Hills". Scoppiò subito un'incontenibile febbre dell'oro: avventurieri e cercatori d'oro giunsero a frotte nelle zona delle Black Hill, ma, con grande delusione di tutti, il generale Sheridan proibì l'ingresso nel territorio dei Sioux e fece sequestrare le attrezzature. Mentre Nuvola Rossa e il capo dei Brulé, Coda Maculata, avevano fiducia nel trattato di Fort Laramie e sulle garanzie del presidente, Toro Seduto vedeva la situazione in modo molto più realistico: Le Paha sapa' appartengono ai Sioux, oggi e sempre. Se i bianchi tenteranno di prendercele, combatteremo!Per il momento non fecero ancora nulla anche quando una commissione del governo americano, nel 1875, cercò per mesi risorse minerarie del sottosuolo nelle Black Hills e confermò i risultati della spedizione di Custer. In settembre ebbero luogo i primi colloqui tra la commissione governativa e una delegazione di Sioux, Cheyenne del Nord e Arapaho per l'acquisto delle Black Hills. Visto che le trattative non davano risultato alcuno, il governo americano si tolse la maschera: tolse le truppe dal confine indiano e lasciò entrare migliaia di cercatori d'oro nella regione delle Black Hills. Spuntarono come funghi accampamenti di cercatori d'oro, ma però fu una ulteriore provocazione a far scoppiare l'attesa guerra. Gli indiani, a causa dell'inverno molto rigido, erano costretti ad uscire dal territorio e ad andare a cacciare nella zona del fiume Powder. Il trattato assicurava loro questo diritto, ma il Ministro per gli Interni Chandler, il 5 dicembre 1875, pose un ultimatum agli indiani che si trovavano fuori dalla riserva: entro il 31 dicembre al più tardi avrebbero dovuto rientrare, altrimenti sarebbero stati considerati nemici. Questo ultimatum, assolutamente insensato, non potè, ovviamente, essere comunicato correttamente per cui, il 1 ° febbraio, venne dichiarata guerra agli indiani. A questo punto anche Toro Seduto esortò alla guerra e, col suo linguaggio vigoroso e colorito, seppe spiegare il perché alla sua gente e allo stesso tempo infondere loro coraggio; Guardate, fratelli, è arrivata la primavera! La terra riceve l'abbraccio del sole e presto vedremo i frutti di questo amore. Ogni seme si risveglia e tutti gli animali ricominciano a vivere. Anche la nostra vita viene da questa forza misteriosa e quindi accordiamo ai nostri vicini, persino agli animali dei dintorni, il diritto di vivere nel nostro paese. Ma ora ascoltatemi, gente! Ora abbiamo a che fare con qualcosa di diverso: una gente, tanto fragile e piccola quando i nostri padri la incontrarono per la prima volta, è ora cresciuta e avanza pretese. Hanno particolare disposizione per l'agricoltura e la loro gioia per il possesso è per loro una vera mania. Questa gente si è posta molte leggi che i ricchi possono infrangere e i poveri no. Mettono tasse ai poveri e ai deboli per mantenere i ricchi e il governo. Da noi pretendono nostra madre, la terra, e si definiscono nostri vicini. Solo sette anni fa abbiamo sottoscritto un trattato in cui ci veniva assicurato che il paese dei bufali avrebbe dovuto essere nostro per sempre; ora minacciano di togliercelo. Fratelli dobbiamo arrenderci o dire loro: dovrete uccidermi prima di impossessarvi della mia patria!Toro Seduto si era stabilito in Canada con la sua gente nei pressi delle Wood Mountains. Il governo inglese aveva concesso loro il permesso, purché in ogni caso rispettassero le leggi della regina. In seguito il governo inglese si rivolse più volte a quello americano per spingerlo a riprendersi i Sioux. Nell'autunno 1878 fu istituita una commissione che si riunì a Forte Walsh in Canada. Il governatore Terry, che prese parte alla riunione da parte americana, si mostrò molto disponibile e assicurò ai Sioux un'accoglienza benevola e abbondanti provviste di viveri, se avessero consegnato fucili e cavalli. Toro Seduto, presente con altri venti capi di secondo piano, rifiutò fieramente l'offerta di Terry. Ancora una volta il governo americano aveva dimostrato la propria incapacità nel trattare con gli indiani. In Canada invece gli Inglesi avevano trovato, con il tempo, un modo di comportarsi con gli indiani onesto e corretto, ma certo non avevano l'intenzione e la possibilità di risolvere i problemi indiani degli Stati Uniti. Negli anni seguenti la situazione alimentare dei Sioux in Canada divenne sempre più critica, vi erano sempre meno bisonti, ed erano costretti ad andare a caccia in territori molto vasti per procurarsi la carne necessaria. Sappiamo che i bisonti dall'altra parte del confine sono destinati a sparire. Perché? La terra là è avvelenata dal sangue, un veleno che stermina i bufali o li allontana. Vai nella tua terra! Osserva le migliaia di bufali morti che si decompongono nella prateria e che i vostri giovani hanno ucciso per divertimento! Nel luglio del 1881, Toro Seduto dovette subire la più grande umiliazione della sua vita: lasciò il Canada e si arrese a Fort Buford, nel Missouri. Vi consegno questo mio fucile per mezzo di mio figlio. Spero che almeno lui impari a vivere come i bianchi. Vorrei che si ricordasse che sono stato l'ultimo a consegnare il fucile e l'ho fatto oggi. Se avete qualcosa da dirmi, fatelo ora, poiché non voglio rimanere all'oscuro ancora a lungo. Ho mandato, di tanto in tanto, messaggi, ma non è mai successo nulla di nuovo. Gli altri capi. Re Corvo e Fiele, non volevano che venissi, anche da toro non ho ricevuto buone notizie. Ora spero solo che mi sia concesso di stabilirmi da questa o dall'altra parte della frontiera. Vorrei continuare a fare la mia vecchia vita di cacciatore e vorrei poter commerciare da una parte o dall'altra parte del confine e non vorrei essere costretto a rinunciare. Desidero che il mio popolo possa vivere in una riserva sul Little Missouri. Alcune famiglie rimarranno nella zona delle Wood Mountains e tra le Wood Mountains e Qu'Appelle. Conosco molta gente tra gli Yankton a Poplar Creek e mi piacerebbe che questi e tutti quelli che vivono nella riserva di Standing Rock, venissero nella mia riserva. Il colonnello William Brown, un giovane ufficiale, raccontò poi: Toro Seduto dava la sensazione di essere un uomo malato. Il suo volto era segnato dalla fame e dalle preoccupazioni. Era molto invecchiato. Arrendersi agli odiati bianchi e rinunciare alla sua amata libertà, deve essere stato un duro colpo per il suo orgoglio. Ne soffrì molto. Il 29 luglio una nave trasportò Toro Seduto e la sua gente a Port Yates, all'agenzia di Standing Rock. Dopo essere stato liberato dalla sua prigionia cominciò una lunga faida con il comandante, maggiore McLaughlin, un uomo stupido e vanitoso. Quest'ultimo tentò di sobillare gli altri capi dell'agenzia contro Toro Seduto, ma i suoi intrighi fallirono. Irritato, mandò Toro Seduto fuori dalla riserva ogni volta che se ne presentasse l'occasione. Fu così che Toro Seduto partecipò all'inaugurazione della Northem Pacifìc Railroad, incontrò l'ex presidente Grant e ufficiali dell'esercito americano, contro i quali avevano combattuto fino a poco prima, che però ora gli stringevano amichevolmente la mano e fece l'ultima caccia al bisonte nel 1883. Ma Langhlin aveva ottenuto esattamente il contrario: Toro Seduto non solo non era stato liquidato, ma aveva ottenuto maggiore considerazione e popolarità, tanto da suscitare invidia e gelosia nel capo Fiele, suo compagno di lotta al Little Big Horn. Per evitare i meschini litigi della riserva, Toro Seduto prese parte a viaggi in varie città degli Stati Uniti e del Canada. Tra le altre cose collaborò, nel 1885, allo show di Buffalo Bill sul selvaggio Ovest. Tuttavia la reazione del pubblico americano risentiva ancora della manipolazione dell'opinione pubblica, durata anni, da parte delle autorità e della stampa. Mentre in Canada Toro Seduto veniva festeggiato come l'ideale di generale e di uomo di stato corretto, negli Stati Uniti lo si ingiuriava e oltraggiava spesso come assassino del generale Custer. Toro Seduto che non capiva l'inglese, non ne soffrì molto; impassibile, vendeva autografi per un dollaro e cinquanta e trasformò lo show in un grande successo. Buffalo Bill alla fine della tournée gli regalò un cavallo da circo e un grande cappello bianco, con cui il famoso Sioux si faceva fotografare spesso. Mc Langhlin rimediò un altro insuccesso, mandando per pura cattiveria il famoso capo Sioux nella riserva dei Corvi, i nemici mortali dei Sioux, in Montana. Certo la comparsa di Toro Seduto suscitò all'inizio grande turbamento: Crazy Head, un capo dei Corvi, voleva sfidarlo a duello, ma alla fine i due nemici di sempre si riappacificarono e Crazy Head regalò al suo ospite trenta cavalli di razza. Toro Seduto rimase fedele al suo modo di vivere, nonostante tutti i tentativi destabilizzanti di Mc Langhlin: allevava il bestiame, coltivava i campi, mandava a scuola i suoi figli ed era rimasto il personaggio più rispettato dei Sioux. Nel 1888 riuscì a impedire che si realizzasse il progetto degli Americani di comprare undici milioni di iugeri di terra al prezzo ridicolo di cinquanta cent a iugero. Ma un anno dopo, l'acquisto ebbe comunque luogo. Rassegnato, Toro Seduto concluse: Non vi sono più indiani, sono l'ultimo! Toro Seduto predisse che il Grande Spirito avrebbe abbandonato i Sioux a causa della loro vendita sacrilega. Effettivamente poco dopo i Sioux furono colpiti da carestie e epidemie, tanto che si creò un clima di tale disperazione che favorì la crescita del movimento Ghost-dance Wovokas. Mc Langhlin ne osservò biecamente lo sviluppo, ora infatti aveva un pretesto per arrestare lo scomodo Toro Seduto. Ma, quando si conobbero le sue intenzioni, alcuni poliziotti indiani della riserva presero le distanze: Bill Cody venne in aiuto del suo vecchio amico, persino con un carro pieno di regali, ma fu rimandato indietro da Mc Langhlin con l'espediente di una meschina bugia. Tuttavia queste iniziative ebbero successo, perché Mc Langhlin non avrebbe ora più potuto permettersi di arrestare Toro Seduto. Il 12 dicembre 1890, le macchinazioni di Mc Langhlin portarono ad un ordine di arresto militare; quarantatre poliziotti indiani della riserva si misero in cammino per catturare Toro Seduto ma non riuscirono perché molti Hunkpapa, inviperiti, si schierarono intorno alla casa del loro amato capo.Tre giorni dopo i poliziotti strisciarono fino alla casa di Toro Seduto e tentarono di portarlo subito via, ma arrivarono i suoi amici; ne nacque un tremendo tafferuglio, partirono dei colpi, e Toro Seduto cadde a terra colpito e con lui anche Bull-head, il poliziotto che gli aveva sparato alla schiena. Red Tomahawk colpì ancora il capo ferito. Alla fine delle lotta gli amici più fedeli di Toro Seduto giacevano morti accanto al corpo del loro capo. Suo figlio diciassettenne implorò di essere risparmiato, ma fu ugualmente ucciso, a sangue freddo, dai poliziotti. Non vi è dubbio che l'ordine di arresto nascondesse l'intenzione non dichiarata di uccidere Toro Seduto, in un modo o nell'altro, poiché ritenevano rappresentasse un pericolo costante per la sicurezza. Come molti altri difensori indiani della libertà, anche Toro Seduto cadde per mano di un appartenente al suo stesso popolo. Le spoglie del grande capo Sioux furono sepolte in un angolo del cimitero indiano della riserva di Standing Rock.
Post N° 37
Toro Seduto era figlio di Four Horses, un capo di secondo piano nella tribù Hunkpapa'. In gioventù il suo nome era Hakada o Jumping Badger (Tasso che salta), ma quando a soli dieci anni riuscì ad abbattere durante una caccia un giovane bisonte con una freccia e gli fu quindi dato il nome Buffalo Bull Sitting Down, per ricordare l'episodio di caccia. A quattordici anni prese parte a una battaglia contro i Corvi, in cui si distinse come guerriero. In ogni caso non divenne famoso per il suo coraggio in guerra o per atti eroici, ma piuttosto per le sue capacità tattiche e organizzative nell'insurrezione contro gli Americani di cui sarebbe diventato il nemico più accanito e pericoloso. Si conosce abbastanza bene la vita di Toro Seduto perché la illustrò personalmente con la scrittura pittorica. Per farlo utilizzò un libro di ordinanza del 31° Reggimento di fanteria che, più tardi, gli fu rubato e finì nelle mani della guarnigione di Fort Buford. Dalle sue illustrazioni si deduce che fino al 1870 aveva preso parte a sessantatré battaglie contro i nemici storici, in particolare i Corvi, e contro gli invasori bianchi. Più tardi era diventato un allevatore di cavalli di successo e, nel 1861, fu nominato stregone degli Hunkpapa. Veniva interpellato in molte occasioni, anche politiche, tanto che intorno a lui si formò un vero e proprio punto di incontro di tutti i Sioux scontenti. Toro Seduto covava un profondo odio nei confronti degli Americani e si rifiutava di usare la lingua inglese. Aveva invece molta stima dei Franco-Canadesi, pare addirittura che si sia fatto battezzare da Padre de Smet, un gesuita belga. Nel 1863 fece visita ai Santee nella loro riserva inospitale a Crow Creek. Ciò che vide rafforzò la sua posizione di inimicizia senza compromessi per gli agenti americani, gli speculatori e i coloni. Da allora combattè con ogni mezzo con i soldati che, a dispetto di promesse e trattati, sempre più spesso e sempre più numerosi penetravano nel territorio dei Sioux. Le capacità di combattente di Toro Seduto, per primo il coraggio, furono spesso messe in dubbio e vi furono cento comandanti e capi che in questo lo superarono. Si deve però credere che sia stato un combattente leale e che non abbia mai ucciso ne donne, ne bambini. Toro Seduto era un uomo forte, un po' tarchiato, con un viso intenso, pelle piuttosto chiara e capelli castani, una rarità tra gli indiani, che portava legati in due grandi trecce. Il suo viso pieno di cicatrici è certamente una tra i più interessanti volti indiani e certamente il più conosciuto. Rispecchia tutte le qualità tipiche di Toro Seduto: intelligenza, fermezza di carattere, durezza e perspicacia. Era un politico puro sangue nel senso più autentico della parola e aveva il dono di affascinare chi gli stava vicino e di saper trovare gli uomini più adatti per ogni incarico e di raccoglierli attorno a sé, come ad esempio Cavallo Pazzo. Come oratore aveva una grande forza di persuasione che non dipendeva solo dal modo di parlare, ma anche per le sue argomentazioni chiare e convincenti. Qual è il trattato che i bianchi hanno rispettato e gli Indiani hanno rotto? Nessuno. Quale trattato stipulato con noi dall'uomo bianco è mai stato rispettato? Nessuno. Quand'ero ragazzo la terra apparteneva ai Sioux, il sole sorgeva e tramontava nel loro paese, potevano mandare in battaglia diecimila guerrieri a cavallo! Dove sono ora quei guerrieri? Chi li ha uccisi? Dov'è la nostra terra? A chi appartiene ora? Quale bianco può sostenere che io gli abbia mai rubato terra o anche un solo penny che gli appartenessero? Eppure mi accusano di essere un ladro! Ho mai preso una donna prigioniera, ne ho mai molestata una? Mai, eppure sostengono che sono un indiano cattivo...Quale legge ho mai infranto? Non è forse giusto che io difenda il mio diritto alla vita? Forse non è lecito perché ho la pelle rossa, perché sono un Sioux, perché sono nato dove hanno vissuto i miei antenati, perché sarei disposto a sacrificare la mia vita per il mio popolo e per il mio paese?Dopo la firma del trattato del 1868, Nuvola Rossa fu più o meno assente dalla vita politica dei Sioux. Al suo posto erano arrivati Toro Seduto e Cavallo Pazzo; entrambi si erano rifiutati di sottoscrivere quel foglio "zeppo di menzogne", perché fondamentalmente non credevano agli accordi degli Americani. I fatti diedero loro ragione perché, già nel febbraio 1869, il trattato fu violato con un decreto del ministro della guerra con il quale si vietava agli indiani di cacciare fuori dal loro territorio, altrimenti sarebbero stati considerati nemici. Nel 1874, il generale Sheridan mandò una spedizione militare esplorativa con il pretesto di procurarsi precisi chiarimenti sul percorso dei Sioux nei loro spostamenti. Vi presero parte, per occultare il vero scopo, esperti in geologia e mineralogia: si sarebbero cercate risorse del sottosuolo nelle montagne sacre dei Sioux. A capo della spedizione fu messo il luogotenente George Armstrong Custer, il generale della guerra civile noto per la sua famigerata crudeltà e la sua esagerata ambizione, il cui nome è indissolubilmente legato alla più grande sconfitta subita dall'esercito americano nel XIX secolo. II risultato di questo atto che ancora una volta violava il trattato di Fort Laramie, fu riportato in articoli di giornale dal tono entusiastico: "Miniere d'oro nelle Black Hills". Scoppiò subito un'incontenibile febbre dell'oro: avventurieri e cercatori d'oro giunsero a frotte nelle zona delle Black Hill, ma, con grande delusione di tutti, il generale Sheridan proibì l'ingresso nel territorio dei Sioux e fece sequestrare le attrezzature. Mentre Nuvola Rossa e il capo dei Brulé, Coda Maculata, avevano fiducia nel trattato di Fort Laramie e sulle garanzie del presidente, Toro Seduto vedeva la situazione in modo molto più realistico: Le Paha sapa' appartengono ai Sioux, oggi e sempre. Se i bianchi tenteranno di prendercele, combatteremo!Per il momento non fecero ancora nulla anche quando una commissione del governo americano, nel 1875, cercò per mesi risorse minerarie del sottosuolo nelle Black Hills e confermò i risultati della spedizione di Custer. In settembre ebbero luogo i primi colloqui tra la commissione governativa e una delegazione di Sioux, Cheyenne del Nord e Arapaho per l'acquisto delle Black Hills. Visto che le trattative non davano risultato alcuno, il governo americano si tolse la maschera: tolse le truppe dal confine indiano e lasciò entrare migliaia di cercatori d'oro nella regione delle Black Hills. Spuntarono come funghi accampamenti di cercatori d'oro, ma però fu una ulteriore provocazione a far scoppiare l'attesa guerra. Gli indiani, a causa dell'inverno molto rigido, erano costretti ad uscire dal territorio e ad andare a cacciare nella zona del fiume Powder. Il trattato assicurava loro questo diritto, ma il Ministro per gli Interni Chandler, il 5 dicembre 1875, pose un ultimatum agli indiani che si trovavano fuori dalla riserva: entro il 31 dicembre al più tardi avrebbero dovuto rientrare, altrimenti sarebbero stati considerati nemici. Questo ultimatum, assolutamente insensato, non potè, ovviamente, essere comunicato correttamente per cui, il 1 ° febbraio, venne dichiarata guerra agli indiani. A questo punto anche Toro Seduto esortò alla guerra e, col suo linguaggio vigoroso e colorito, seppe spiegare il perché alla sua gente e allo stesso tempo infondere loro coraggio; Guardate, fratelli, è arrivata la primavera! La terra riceve l'abbraccio del sole e presto vedremo i frutti di questo amore. Ogni seme si risveglia e tutti gli animali ricominciano a vivere. Anche la nostra vita viene da questa forza misteriosa e quindi accordiamo ai nostri vicini, persino agli animali dei dintorni, il diritto di vivere nel nostro paese. Ma ora ascoltatemi, gente! Ora abbiamo a che fare con qualcosa di diverso: una gente, tanto fragile e piccola quando i nostri padri la incontrarono per la prima volta, è ora cresciuta e avanza pretese. Hanno particolare disposizione per l'agricoltura e la loro gioia per il possesso è per loro una vera mania. Questa gente si è posta molte leggi che i ricchi possono infrangere e i poveri no. Mettono tasse ai poveri e ai deboli per mantenere i ricchi e il governo. Da noi pretendono nostra madre, la terra, e si definiscono nostri vicini. Solo sette anni fa abbiamo sottoscritto un trattato in cui ci veniva assicurato che il paese dei bufali avrebbe dovuto essere nostro per sempre; ora minacciano di togliercelo. Fratelli dobbiamo arrenderci o dire loro: dovrete uccidermi prima di impossessarvi della mia patria!Toro Seduto si era stabilito in Canada con la sua gente nei pressi delle Wood Mountains. Il governo inglese aveva concesso loro il permesso, purché in ogni caso rispettassero le leggi della regina. In seguito il governo inglese si rivolse più volte a quello americano per spingerlo a riprendersi i Sioux. Nell'autunno 1878 fu istituita una commissione che si riunì a Forte Walsh in Canada. Il governatore Terry, che prese parte alla riunione da parte americana, si mostrò molto disponibile e assicurò ai Sioux un'accoglienza benevola e abbondanti provviste di viveri, se avessero consegnato fucili e cavalli. Toro Seduto, presente con altri venti capi di secondo piano, rifiutò fieramente l'offerta di Terry. Ancora una volta il governo americano aveva dimostrato la propria incapacità nel trattare con gli indiani. In Canada invece gli Inglesi avevano trovato, con il tempo, un modo di comportarsi con gli indiani onesto e corretto, ma certo non avevano l'intenzione e la possibilità di risolvere i problemi indiani degli Stati Uniti. Negli anni seguenti la situazione alimentare dei Sioux in Canada divenne sempre più critica, vi erano sempre meno bisonti, ed erano costretti ad andare a caccia in territori molto vasti per procurarsi la carne necessaria. Sappiamo che i bisonti dall'altra parte del confine sono destinati a sparire. Perché? La terra là è avvelenata dal sangue, un veleno che stermina i bufali o li allontana. Vai nella tua terra! Osserva le migliaia di bufali morti che si decompongono nella prateria e che i vostri giovani hanno ucciso per divertimento! Nel luglio del 1881, Toro Seduto dovette subire la più grande umiliazione della sua vita: lasciò il Canada e si arrese a Fort Buford, nel Missouri. Vi consegno questo mio fucile per mezzo di mio figlio. Spero che almeno lui impari a vivere come i bianchi. Vorrei che si ricordasse che sono stato l'ultimo a consegnare il fucile e l'ho fatto oggi. Se avete qualcosa da dirmi, fatelo ora, poiché non voglio rimanere all'oscuro ancora a lungo. Ho mandato, di tanto in tanto, messaggi, ma non è mai successo nulla di nuovo. Gli altri capi. Re Corvo e Fiele, non volevano che venissi, anche da toro non ho ricevuto buone notizie. Ora spero solo che mi sia concesso di stabilirmi da questa o dall'altra parte della frontiera. Vorrei continuare a fare la mia vecchia vita di cacciatore e vorrei poter commerciare da una parte o dall'altra parte del confine e non vorrei essere costretto a rinunciare. Desidero che il mio popolo possa vivere in una riserva sul Little Missouri. Alcune famiglie rimarranno nella zona delle Wood Mountains e tra le Wood Mountains e Qu'Appelle. Conosco molta gente tra gli Yankton a Poplar Creek e mi piacerebbe che questi e tutti quelli che vivono nella riserva di Standing Rock, venissero nella mia riserva. Il colonnello William Brown, un giovane ufficiale, raccontò poi: Toro Seduto dava la sensazione di essere un uomo malato. Il suo volto era segnato dalla fame e dalle preoccupazioni. Era molto invecchiato. Arrendersi agli odiati bianchi e rinunciare alla sua amata libertà, deve essere stato un duro colpo per il suo orgoglio. Ne soffrì molto. Il 29 luglio una nave trasportò Toro Seduto e la sua gente a Port Yates, all'agenzia di Standing Rock. Dopo essere stato liberato dalla sua prigionia cominciò una lunga faida con il comandante, maggiore McLaughlin, un uomo stupido e vanitoso. Quest'ultimo tentò di sobillare gli altri capi dell'agenzia contro Toro Seduto, ma i suoi intrighi fallirono. Irritato, mandò Toro Seduto fuori dalla riserva ogni volta che se ne presentasse l'occasione. Fu così che Toro Seduto partecipò all'inaugurazione della Northem Pacifìc Railroad, incontrò l'ex presidente Grant e ufficiali dell'esercito americano, contro i quali avevano combattuto fino a poco prima, che però ora gli stringevano amichevolmente la mano e fece l'ultima caccia al bisonte nel 1883. Ma Langhlin aveva ottenuto esattamente il contrario: Toro Seduto non solo non era stato liquidato, ma aveva ottenuto maggiore considerazione e popolarità, tanto da suscitare invidia e gelosia nel capo Fiele, suo compagno di lotta al Little Big Horn. Per evitare i meschini litigi della riserva, Toro Seduto prese parte a viaggi in varie città degli Stati Uniti e del Canada. Tra le altre cose collaborò, nel 1885, allo show di Buffalo Bill sul selvaggio Ovest. Tuttavia la reazione del pubblico americano risentiva ancora della manipolazione dell'opinione pubblica, durata anni, da parte delle autorità e della stampa. Mentre in Canada Toro Seduto veniva festeggiato come l'ideale di generale e di uomo di stato corretto, negli Stati Uniti lo si ingiuriava e oltraggiava spesso come assassino del generale Custer. Toro Seduto che non capiva l'inglese, non ne soffrì molto; impassibile, vendeva autografi per un dollaro e cinquanta e trasformò lo show in un grande successo. Buffalo Bill alla fine della tournée gli regalò un cavallo da circo e un grande cappello bianco, con cui il famoso Sioux si faceva fotografare spesso. Mc Langhlin rimediò un altro insuccesso, mandando per pura cattiveria il famoso capo Sioux nella riserva dei Corvi, i nemici mortali dei Sioux, in Montana. Certo la comparsa di Toro Seduto suscitò all'inizio grande turbamento: Crazy Head, un capo dei Corvi, voleva sfidarlo a duello, ma alla fine i due nemici di sempre si riappacificarono e Crazy Head regalò al suo ospite trenta cavalli di razza. Toro Seduto rimase fedele al suo modo di vivere, nonostante tutti i tentativi destabilizzanti di Mc Langhlin: allevava il bestiame, coltivava i campi, mandava a scuola i suoi figli ed era rimasto il personaggio più rispettato dei Sioux. Nel 1888 riuscì a impedire che si realizzasse il progetto degli Americani di comprare undici milioni di iugeri di terra al prezzo ridicolo di cinquanta cent a iugero. Ma un anno dopo, l'acquisto ebbe comunque luogo. Rassegnato, Toro Seduto concluse: Non vi sono più indiani, sono l'ultimo! Toro Seduto predisse che il Grande Spirito avrebbe abbandonato i Sioux a causa della loro vendita sacrilega. Effettivamente poco dopo i Sioux furono colpiti da carestie e epidemie, tanto che si creò un clima di tale disperazione che favorì la crescita del movimento Ghost-dance Wovokas. Mc Langhlin ne osservò biecamente lo sviluppo, ora infatti aveva un pretesto per arrestare lo scomodo Toro Seduto. Ma, quando si conobbero le sue intenzioni, alcuni poliziotti indiani della riserva presero le distanze: Bill Cody venne in aiuto del suo vecchio amico, persino con un carro pieno di regali, ma fu rimandato indietro da Mc Langhlin con l'espediente di una meschina bugia. Tuttavia queste iniziative ebbero successo, perché Mc Langhlin non avrebbe ora più potuto permettersi di arrestare Toro Seduto. Il 12 dicembre 1890, le macchinazioni di Mc Langhlin portarono ad un ordine di arresto militare; quarantatre poliziotti indiani della riserva si misero in cammino per catturare Toro Seduto ma non riuscirono perché molti Hunkpapa, inviperiti, si schierarono intorno alla casa del loro amato capo.Tre giorni dopo i poliziotti strisciarono fino alla casa di Toro Seduto e tentarono di portarlo subito via, ma arrivarono i suoi amici; ne nacque un tremendo tafferuglio, partirono dei colpi, e Toro Seduto cadde a terra colpito e con lui anche Bull-head, il poliziotto che gli aveva sparato alla schiena. Red Tomahawk colpì ancora il capo ferito. Alla fine delle lotta gli amici più fedeli di Toro Seduto giacevano morti accanto al corpo del loro capo. Suo figlio diciassettenne implorò di essere risparmiato, ma fu ugualmente ucciso, a sangue freddo, dai poliziotti. Non vi è dubbio che l'ordine di arresto nascondesse l'intenzione non dichiarata di uccidere Toro Seduto, in un modo o nell'altro, poiché ritenevano rappresentasse un pericolo costante per la sicurezza. Come molti altri difensori indiani della libertà, anche Toro Seduto cadde per mano di un appartenente al suo stesso popolo. Le spoglie del grande capo Sioux furono sepolte in un angolo del cimitero indiano della riserva di Standing Rock.