nuvola azzurra...

UNA MATITA HA PIU' POSSIBILITA' DI SOGNARE DI UN CHIODO


 chiedo permesso quando entro.prima di tutto nelle vite. le stanze vengono poi.porto due mani. un naso. un colore che li riassuma un po' tutti.il resto ce lo mettono di solito gli altri. il sorriso non è detto che lo trovi immediatamente lì, sulla soglia.magari viene un po' più in la. verso il comodino. o che ne so, lungo le sponde del letto.non è detto nemmeno che possa nascondersi. tra le lenzuola. o dietro il dolore.passo. due passi. tre passi.delicati, che noi voliamo, da grandi faremo gli angeli custodi."sono triste".due parole. un passo, ora. silenzio."lo sono stato anch'io"."io sono sempre triste"."sempre? puoi forse contare "sempre" sulle dita di una mano?".la domanda è pertinente.chiara mi guarda male.non le piaccio.sono un disturbo. un ronzio tipo moscone d'estate. sono pioggia su grondaia.mi sento metallico. ho paura di suonare stonato."conta", le dico."uno"."uno e basta?"."sette"."andiamo in ordine. uno. uno come il cielo"."due?"."due come gli occhi che guardano il cielo"."tre?""questo dillo te"."...tre, come le volte in cui sono svenuta a casa".non va, non va. che faccio? cinque passi indietro, saluto, ed esco?"hai dei colori?"."si..."."ti piace disegnare?"."...si..."."allora... prendi un colore".attento, dottor cirillo. che già nella vita vai fuori dai contorni. se poi ti metti pure a colorare, rischia che la fantasia che c'hai e che vuoi liberare non si accontenti di un foglio solo. di una vita sola...chiara quel foglio lo prende. estrae una matita colorata dall'astuccio, e con mano ferma e decisa traccia una linea marroncina chiara, che divide il foglio a metà."un cappello? un serpente? una strada?"."la mia vita".quel foglio ora no l'ho qui. tenuto nel quaderno in cui racconto ogni settimana le mie ore passate in ospedale. in corsia. tra una stanza e l'altra. tra un armadio vuoto e una flebo piena. tra un pigiama a pallini e una testa pelata.una linea. dritta. decisa. su un foglio bianco.questa è la vita di chiara. e lei può decidere se stare al di qua o al di là di quella linea.non sopra o sotto. non diamole una dimensione simile a quella di una soffitta o di un cielo.diciamo, al di qua o al di là.