nuvola azzurra...

that i would be good


Condivisione del 5 febbraio 2012 Reparto: Oncologia pediatrica Cluan : Ciambellina Compagni d’avventura: Scodina- Otella-Allegretta “that I would be good if I got and stayed sick,that I would be good if I lost my hair and my youth” “Che sarei stata buona  se mi fossi ammalata e lo fossi rimasta,Che sarei stata buona anche se avessi perso i miei capelli e la mia giovinezza” Sono arrivata in anticipo in ospedale e sono rimasta un po in macchina a pensare. Sapevo che il reparto E fosse chiuso e che quindi saremmo potute andare a trovare solo i bimbi del reparto O. Via via sono arrivate le mie compagne di avventura, caffè, foto , chiacchiere , colori, pettinature e poi Allegretta ci ha detto che era il giorno nazionale della vita! Quale segnale più forte di questo prima di iniziare un turno? Poi Otella e Allegretta mi hanno detto che era il loro primo turno ad Oncologia ed io sono stata contenta perché mi è capitato spesso di accompagnare per le prime volte i claunini ad Oncologia e questa cosa mi piace proprio tanto ed è sempre molto emozionante. Appena siamo entrate abbiamo trovato un’ala del corridoio completamente spenta abbiamo chiesto alle mamme e ci hanno detto che i bimbi in quelle stanze stavano ancora facendo la nanna e così abbiamo chiesto dove dovessimo andare e ci hanno mandato in via quel paese o in via boo! Il problema è che nessuna delle 4 sapeva leggere e così dopo mille peripezie siamo giunte in via Boo dove c’era il fantasticassimo Stefano! Che colpo al cuore vederlo senza capelli e tanto tanto ingrassato ma che carezza al cuore che ho ricevuto quando mi ha sorriso e la mamma mi ha detto che mi aveva riconosciuto! Presento un po Stefano alle mie compagne claune e subito comincia lo show di Stefano intento a mangiare la carne! Ci ha insegnato un balletto eccezionale! Lui comunica tanto con i gesti e avendo capito che ogni gesto che faceva veniva immitato da noi 4 ha cominciato a farne tantissimi e a ridere con i suoi bellissimi occhietti vispi! Poi è arrivato il suo papà e tutti abbiamo battuto le mani! Era bellissimo stare con lui; ci ha anche inviato un sacco di baci volanti che io di nascosto ho conservato nella tasca del mio camice così ogni volta che durante il turno ne avevo bisogno, ne prendevo uno e mi infondeva coraggio. Siamo stati parecchio tempo con lui e l’abbiamo salutato mentre lui continuava a ballare con i suoi fantastici gesti. Dopo siamo entrati nella stanza di Simona e di un altro bambino che non ci ha voluto dire il suo nome! Che fatica è stata cercare di interagire con loro..all’inizio erano due duri muri che piano piano si sono trasformati in muri di marshmellow e quindi un po più morbidi per noi! All’inizio il bimbo ci diceva: via, via..via andate via però abbiamo capito che quel via significava invece “restate” e infatti mentre ci mandava via ha cominciato a ridere sotto i baffi e poi sempre di più…ci spiava dal suo letto e ascoltava le nostre cretinate. Si è distratto dal suo dolore e anche se l’ha fatto mandandoci via, va benissimo così! Nel frattempo Simona ci ha chiesto un palloncino a forma di pizza perché ne aveva molta voglia! Noi l’abbiamo preparata ma era bollentissima e così abbiamo cercato di raffreddarla in tutti i modi! Poi finalmente l’altra ala aveva acceso la luce! Siamo arrivati da Fabio Vito e sorpresaaaaaaa..era il suo compleanno! Noi allora abbiamo cantato la canzoncina di auguri e abbiamo chiesto la torta ma…era troppo tardi l’avevano mangiata tutta! Uffyyyyyy! Io lì ho uscito un bacino di Stefano che avevo messo in tasca per scacciare via il pensiero che un bambino stava festeggiando i suoi 2 anni in una stanza di Oncologia e che la sua mamma invece di preparare una bella festa per il suo bambino, era lì a risvezzarlo nuovamente! Ho pensato allo sfarzo e alle feste con animatori, cibo, palloncini, torte e molto altro che hanno gli altri bambini che non sono in ospedale e tutto questo mi sembrava una grande ingiustizia! Per fortuna che le mie compagne stavano già cucinando delle cose deliziose e così mi hanno strappato via dalla città di “tristi pensieri” , catapultandomi nella città di cucinolandia dove abbiamo cucinato insieme alla mamma di Fabio tantissimi piatti deliziosi! Sapete come si fa l’uovo strapazzato? Semplice: prendete un uovo e mettetelo in lavatrice! E l’uovo in camicia lo sapete fare? Noooo…ma come? Prendete un uovo e rompetelo dentro una camicia da uomo, mi raccomando la camicia deve essere rosa! E dopo infilate tutto nel forno! E la lasagna sapete farla?? Elementare: mettete uno strato di cacca, due perette belle fresche e soprattutto non dimenticatevi dello strato di neve! Poi mettete tutto in frigo! Beh, poi non dite che nella mailing list non vi diamo nemmeno i consigli per il pranzo e la cena! Durante questo corso di alta cucina sono arrivate le tipe dell’associazione della biblioteca in ospedale che avevano un carrello pienissimo di libri che noi claune, prese dalla fame, abbiamo scambiato per cibo! Per fortuna le ragazze che c’erano sono state al gioco! Poi abbiamo confessato che noi andiamo a scuola solo un giorno alla settimana ovvero solo il Lunedì e la mamma di Fabio sosteneva che fosse troppo poco! Bah, eppure noi ci stanchiamo a scuola! :O) Poi abbiamo salutato Bimbo e mamma perché rischiavamo di affollare troppo la stanza fra noi e le altre volontarie..volevamo entrare nella stanza di Federico Spiderman ma era troppo impegnato a colorare e non ci ha volute :O( e così siamo giunte dalla dolcissima Michela che stava mangiando la salsiccia e che aveva così fame da leccarsi anche il piatto! Era troppo simpatica e divertente, nonostante la pappa , ha molto interagito con noi! Dopo voleva anche la ricotta e ha cominciato a scecherarla tutta per aprirla e così, visto che stava sprocando tutto, l’ho aiutata e l’ho appoggiata vicino la finestra dicendo che la fatina del vento della finestra avrebbe asciugato la ricotta così dopo sarebbe stata pronta per essere mangiata! Poi è arrivato il suo papà con una letterina per lei e capendo il momento delicato e intimo siamo andate via! Forse ho saltato una stanza ma purtroppo le emozioni sono così tante che offuscano i miei pensieri e i miei ricordi… ma per questo ci saranno le condivisioni delle altre claunine a colmare eventuali lacune! Mentre scrivo rifletto sul fatto che ho raccontato il turno usando sempre il “noi” non ho quasi mai detto: Scodina ha detto..o Allegretta ha fatto oppure Otella o Io abbiamo fatto questa cosa…e questo perché comunque siamo sempre state compatte, in 4, non ci siamo mai separate e abbiamo collaboarato integrando e valorizzando le idee delle altre. Se posso fare un piccolo appunto, in alcuni tratti ci siamo un pochino accavallate con le voci e le azioni quindi la prossima volta cerchiamo di fare più attenzione a questo aspetto! Tuttavia è stato un turno per me molto positivo anche se gestire il fatto che molti bambini si ricordano di me ( ho fatto 3 turni ad Oncologia in poco più di un mese) è una cosa strana ma anche molto bella! :O) Grazie a Scodina per la sua sensibilità! Hai un modo davvero profondo di sentire e capire emotivamente le cose! Grazie ad Allegretta per la sua esuberanza e per il suo impegno durante tutto il turno! Grazie ad Otella per la sua tranquillità, la sua dolcezza e il suo dire le cose giusto al momento giusto! Grazie per aver fatto il primo vostro turno ad Oncologia insieme a me, ne sono onorata :O)   Tanta granella soleggiata e calda per tutti Ciambellina