nuvola azzurra...

condivisioni in arretrato :O)


   Condivisione turno del 18 marzo 2012 Reparto: oncologia pediatrica Volontaria: Ciambellina Compagni d’avventura: Scodina e Pricco Pracco! "eravamo insieme, tutto il resto del mondo l ho scordato." Sono stata tutta la settimana con la voglia di scrivere la condivisione del turno perché volevo fotografare tutte le immagini che hanno caratterizzato questo lungo passeggiare fra le corsie di Oncologia. E’ un periodo in cui sono molto stanca e non riesco a fare tutto ciò che vorrei e così sono riuscita a trovare uno spazietto per me e i miei pensieri solamente stasera! Ricordo tante facce dolcissime, ricordo quanto possa fare tenerezza un pigiamino e ricordo come un po di amore e un po di considerazione possano rendere felici le persone! Mi spiace, non ricordo l’ordine con cui abbiamo incontrato i bimbi, erano tanti, faceva molto caldo e ci siamo trattenuti parecchio in ogni stanza. Ricordo il bimbo Spiderman che non vuole mai i claun essere finalmente contento dopo avergli fatto un ragnetto con dei palloncini, ricordo la musica , i balletti e il ritmo che ci ha accompagnati durante tutto il turno, ricordo Stefano, ricordo la sua mamma che ormai mi riconosce, rido ancora pensando ai balletti che ci ha insegnato, alla sua risata sincera, alla sorellina che ci ha portato la torta dalla sala giochi, ricordo il profumo di “famiglia” che si respirava in quella stanza. Ricordo la stanchezza che ci ha travolti dopo il turno, ricordo che ho pensato almeno 3 volte di essere fortunata per aver intrapreso questa strada. Ricordo Michela, seduta sull’uscio della porta..mi ha ricordato una portinaia. Il portinaio è il custode del palazzo ma non abita lì, non ne fa parte. Deve stare lì, partecipare suo mal grado alla vita degli altri. Quante storie che ascolta, quante lettere che vede, quanti sguardi che sfiora. Però quella non è la sua casa..immagino la felicità che un portinaio possa provare nel momento in cui apre il portone del suo palazzo, della sua casa..della sua famiglia! Ricordo la spontaneità di una bimba che ci dice che il palloncino scoppiato assomiglia ad una “menna” e noi imbarazzati a trovare parole strambe per affievolire quel termine così ridicolo ma frutto di una naturalezza che noi adulti abbiamo perso da un po’ di tempo ( vabbè magari noi claun ne abbiamo persa un pochino meno). Ricordo lo sguardo di Pricco quando suona la sua chitarra, sembra essere in un altro pianeta, chissà dove si trova il suo cuore quando suona, chissà dove lo porta la sua anima. Ricordo lo sguardo di Scodina, così pieno di dolcezza, così vicino alle persone, così puro che certe volte sembra che i suoi occhi non siano scuri ma impalpabili e trasparenti come una nuvoletta. Ricordo il guardare netto dei bambini, il guardarmi in faccia senza filtri. Attraversano il camice, attraversano i vestiti colorati, attraversano la mia pelle e arrivano in posti profondi di me..e ogni volta mi ritrovo a capire qualcosa di me che ignoravo. Ogni volta che abbiamo bussato ad una stanza, qualcosa in loro è cambiato , qualcosa in noi è cambiato..in un minuto possiamo cambiare cento volte e questa cosa è incredibile. Mi spiace se non ricordo più le battute, le gag, l’improvvisare ( e ce n’erano di cose belle e buffe da raccontare) però l’essenza è rimasta e mi ha letteralmente “accompagnato” durante tutta questa lunga settimana! Grazie a tutti Tanta granella colorata a tutti Ciambellina  Condivisione turno del 6 maggio 2012 Claun: Ciambellina Compagni d’avventura: Pennino e per la prima volta da vecchierelli anziani: Fustino e Briso Reparto : Oncologia pediatrica “Esiste un solo vero lusso, ed è quello dei rapporti umani.” Antoine de Saint-Exupéry Non so bene cosa scrivere in questa condivisione perché molto è stato detto dai miei compagni d’avventura! Ho dimenticato i nomi dei bambini, ho dimenticato l’ordine in cui gli abbiamo salutati ma non ho dimenticato nulla di ciò che mi hanno fatto provare e sentire. Alcune volte provo ad immaginare la mia vita prima del 2007 (quando è nata Ciambellina) ma non riesco a ricordarla..cioè fa così tanto parte di me che non so come non possa essere già esistita dal 1985! Vabbè una piccola regressione! Tornando al turno vorrei dire che ero arrivata un pochino “persa nei miei pensieri” però vedere Pennino ( che era lì dalle 14.00-grazie,grazie,grazie)mi ha molto rallegrato! Non capitava un turno insieme da questa estate e mi mancava! Salto molte parti però vorrei condividere con voi l’entrata di tutti e 4 in una stanza salutando stile regina Elisabetta e tutta la cerimonia che abbiamo fatto per far sposare Briso o Fustino con  la principessa! I parenti ci facevano i filmati, le foto…madòòòò come eravamo diventati famosi. Mi è piaciuta l’infermiera di turno perché era curiosa di capire cosa facevamo , era disponibile e ci sorrideva sempre. Mi è piaciuta la bimba che vedeva la tv e sembrava non ci calcolasse proprio. E invece ci siamo sorpresi quando ci distribuiva caccole e pastina a profusione..e noi eravamo felici, felici di ricevere caccole. Ecco.. “ricevere caccole”…mi piace questa cosa perché è la metafora di quello che facciamo quando andiamo in reparto: ci prendiamo tutte le cose negative e brutte che i bambini ci vogliono dare, le mangiamo, le mastichiamo un po e poi le restituiamo! Certe volte riusciamo a trasformare le caccole in caramelle multicolor, certe volte invece restono caccole ..però almeno uno scambio c’è stato, un movimento l’abbiamo creato! Mi ricordo della bambina e mamma macedone..che macedonia di gesti,suoni e magie abbiamo fatto per comunicare! Alla fine ha riso ma quanto è difficile comunicare? Lo è quando si parla la stessa lingua, lo è quando la lingua è diversa, lo è quando chi parla non viene ascoltato o quando chi ascolta non può parlare mai! Mi ricordo l’orchestra umana fatta per augurare buon compleanno ad una ragazza! La mamma si divertiva più della bambina e voleva a tutti i costi che ripetessi il mio strumento venuto dai monti lontaniiiiiiiii.. a gola! Ricordo anche la mia felicità mista ad un pizzico di delusione per non aver trovato il tenerissimo Stefano, ricordo quanto mi sono sentita triste nel vedere solo la nuca di un bambino che mangiava mentre noi cercavamo di fare qualcosa per lui. Ricordo le parole difficili che facevano tanto ridere di Pennino e Fustino, ricordo le ricette al calzino di Briso ( che diventano sempre più buone!) . Scusate non posso scrivere ancora c’è nebbia a  casa mia ihihihih scherzo ho la congiuntivite e non vedo niente ma sono dettagli! Claunini io vi voglio bene! Grazie Pennino, per fare sempre del bene in silenzio, senza mostrarlo o ostentarlo a nessuno!Chi ti osserva però si accorge quanta passione ci metti! Grazie Fustino, camminarti accanto è facile e bellissimo sia in corsia come nella vita! Grazie Briso, ogni volta che “camminiamo insieme”in tutte le varie circostanze è come se facessi un perenne gioco di fiducia: chiudo gli occhi e mi butto indietro, sono serena e mi abbandono..e tu ci sei e non mi fai mai cadere! Ciambellina