Creato da LaPrincipessaElisa il 27/01/2009

la felicitat

Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....

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Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.

 

 

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la
vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

 

 

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Favola

Post n°10 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa


C'è un posto lassù, nel cielo, in mezzo alle nuvole dove vivono gli angeli. Essi vivono la loro vita come tutte le persone terrene, crescono, si innamorano, si sposano e intanto aspettano che sia il momento per cadere sulla terra, dimenticare il passato e cominciare a vivere da creature umane. Tin e Ma vivevano felici, svolazzando fra le nuvole e facendo anche qualche dispetto ai poveri uccelli migratori che a volte si smarrivano. Erano due inseparabili angeli innamorati e spesso passavano le ore accoccolati sulle nuvole a guardarsi semplicemente negli occhi. Un giorno uno dei Serafini comunicò che un angelo avrebbe lasciato il cielo per allietare con la sua esistenza il mondo dei mortali. Tin e Ma non avevano mai pensato al momento in cui si sarebbero divisi e neanche Dio aveva intenzione di separarli, era troppo bello vederli insieme.
Purtroppo un assistente distratto combinò un pasticcio e Tin all'improvviso fu catapultata sulla terra mentre le sue ali pian piano svanivano e il suo Ma invano cercava di farla tornare. Il tempo passò... che fortuna non ricordare niente. Tin costruì la sua vita, sembrava che niente era rimasto dei tempi in cui svolazzava felice nell'infinito. Intanto Ma piangeva notte e giorno pensando al suo angelo perduto, la disperazione gli spaccava il cuore e da quella sua nuvoletta cadevano sulla terra lacrime indicibili. Gli scienziati non riuscivano a spiegare il perché di tutte quelle piogge. Dio soffriva vedendo il prediletto così abbattuto e decise di mandarlo sulla terra, in modo tale che Ma varcando la porta del cielo non ricordasse più niente. Così Ma cominciò la sua vita, divenne un ragazzo sveglio, amato e rispettato da tutti. Un giorno mentre era tra la folla però accadde l'inspiegabile, sentì qualcosa che lo attraeva e cominciò a cercare tra la gente, senza sapere cosa e perché. All'improvviso, incontrò lo sguardo di una donna e ricordò e riconobbe in lei quell'amore che era sopravvissuto alla barriera dell'universo. Tin era una bella donna, ma aveva il doppio dell'età di Ma perché sulla terra il tempo era implacabile, quelle che per Ma nel cielo erano state ore per Tin sulla terra erano giorni.
Ma come potevano riperdersi due angeli che avevano varcato le soglie del paradiso per ritrovarsi?
Eppure sulla terra gli uomini non erano ancora in grado di accettare certe differenze e così cominciarono a schernirli, umiliarli e deriderli. Dio non potè sopportare tutto questo, Tin e Ma avevano dimostrato che il loro era un amore divino ed esplose in un boato improvviso, fu così che tutti gli uomini si inchinarono ad ascoltare la parola di Dio.
Ancora oggi Lui dice: - Nessuno osi separare coloro che Io ho unito.


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